L’Associazione Amanteani nel mondo ha dato il via alla raccolta di firme per salvare il castello di Amantea.
La raccolta delle firme può avvenire presso i banchetti organizzati dalla associazione , presso il Bar Sicoli (Corso Umberto). Il Lido Azzurro (Lungomare), l’Eco Store (Corso Vittorio Emanuele), il Salone dello Sport (Piazza Commercio)
Per chi non abbia possibilità di recarvisi suggeriamo di aggiungere a piè del foglietto della petizione
i propri dati e la propria firma inviando poi il tutto ad uno dei punti di raccolta.
Ecco la petizione
“Per tutti gli Amanteani, due sono i luoghi simbolo della città: gli scogli dell’Isca e il Castello.
Essi sono le ultime immagini che ciascuno scolpisce nella mente e nel cuore ogni volta che si allontana da Amantea e che saluta, quasi con affetto, quando vi fa ritorno.
Gli scogli conducono, da secoli, la loro battaglia contro i marosi, i ruderi dell’antica fortezza lottano contro il degrado del tempo , l’incuria degli uomini, l’apatia delle varie Amministrazioni succedutesi nei secoli.
Ad onor del vero, alcune volte è stata tentata l’acquisizione del sito e discusso del recupero delle gloriose vestigia. Sempre, però, è mancata la determinazione nell’affrontare e portare a soluzione il problema.
Ormai resta ben poco dell’antico maniero e della torre di avvistamento, quel poco va salvaguardato e salvato perché diventi patrimonio dei cittadini, nel rispetto dei giusti diritti della famiglia Folino che ne detiene la proprietà.
Nonostante la crisi economica che attanaglia l’Italia e la nostra Regione, esistono sempre fondi e finanziamenti Europei ai quali attingere per finanziare un progetto di acquisizione e di recupero di questo storico e glorioso simbolo che testimonia una delle pagine eroiche, non solo della nostra gente, ma anche del comprensorio e dell’intera Calabria.
Ecco perché l’Associazione degli Amanteani nel Mondo a partire da sabato 25 maggio 2013 promuoverà una grande sottoscrizione popolare per sollecitare e sostenere l’Amministrazione Comunale nel compiere tutti gli atti Amministrativi per avviare, concretamente, la realizzazione di un sogno condiviso da tutta la popolazione.
Invitiamo tutte le Associazioni, le Scuole, gli Operatori turistici e del commercio, ma anche ogni singolo cittadino, a sottoscrivere la nostra petizione e ad attivarsi per manifestare un consenso plebiscitario di fronte al quale, qualora ce ne fosse bisogno, saranno sconfitte eventuali resistenze ed evitati dannosi e deleteri rinvii .
Nulla è precluso quando si ha la volontà di fare, nulla è impossibile quando l’Amministrazione intende operare in sinergia col popolo, operando al di sopra di differenze ideologiche per il superiore interesse della collettività.
FIRMATE LA NOSTRA PETIZIONE
Realizziamo ancora una volta un sogno comune
L’Associazione degli Amanteani nel Mondo
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Grazie
La antica torre sulla piana del castello osserva le vicende della sua antica città. Non sente i colpi di mazza che battono sulle teste dei pali che vengono infissi nella sabbia per creare la base su palafitte della gran parte degli stabilimenti balneari amanteani, né i colpi di martello sui fogli di compensato marino che costituiranno l’impiantito sul quale ragazzi e ragazze mostreranno i loro corpi prima bianchi e poi sempre più scuri.
Troppo lontana per vedere le persone. Lei, la torre ormai riesce a malapena a vedere i pochi audaci che salgono fin lassù per ammirare un panorama che a dispetto dell’uomo conserva ancora un po’ di bellezza ( ehi, per favore non guardate la piana ora urbanizzata ; evitate il rischio di buttarvi giù) e poi costretti a sentire il grido straziato di dolore di una parte della nostra comune storia che cade a pezzi senza che alcuno se ne preoccupi.
Al massimo lei, la torre, sente i lamenti di un popolo pecora che è sempre stato dominato, ieri come oggi, dall’ultimo potere dominante; sia esso il greco, il romano, il cartaginese, l’arabo, l’angioino, il normanno,e via, via fino al gruppo politico di turno; tutti eguali nel pretendere rispetto, tutti simili nel rubare il futuro di questa città
Gli unici a lavorare sono i proprietari dei lidi che ancora sperano di vedere i turisti di un tempo riempire i loro stabilimenti, prendere il sole, a sciacquarsi nelle acque eccellenti del nostro azzurro mare, a bere le granite artigianali, a parlare della pasta con le alici prese proprio la sera prima dalle lampare dei pescatori locali, a telefonare ai propri amici” scendi, scendi, c’è mare che è un incanto”. Forse mi sono lasciato prendere dal sogno o dalla fantasia, forse.
Ma i lidi sono veri!
Il famoso Lido Azzurro Perna che negli anni 60 fece conoscere Amantea alla intera Calabria ed a gran parte dell’Italia sembra riprendere vita. La musica della fisarmonica intona le arie più celebri di tanghi, valzer e ballabili.
Nel grande spazio aperto, tanti pensionati( ma anche giovani con i genitori) che parlano, brindano e ballano.
Turuccio si da un gran daffare. In fondo è la “sua” festa, quella fortemente voluta. Un omaggio ai pensionati.
Le locandine-invito hanno riempito la città ed il pubblico-ospite è arrivato.
Come promesso si sta insieme, si socializza, si balla e si brinda.
E Turuccio si spende con i suoi amici stappando tante bottiglie di fresco spumante con le quali riempie i calici sui tavoli.
Vicini come sempre gli amici della CGIL, tra cui il segretario Massimiliano IANNI, e tutti gli amici del CAF di Amantea
Numerosi come sempre gli amici dell’Auser di Roberto Aloe
Non manca nessuno. Turuccio Amendola ha intorno tutti i suoi amici. E come promesso si ride, si sorride, si brinda, si cena.
Il che in tempi di grama e di difficoltà forse è la cosa migliore che può succedere.
In fondo essere anziani è proprio questo ; un pomeriggio sereno tra un valzer ed uno spumantino fresco, vicino al mare, a ricordare la gioventù degli anni sessanta quando gli anni erano molto meno e la serenità era totalizzante.
Oggi Turuccio deve reinventarla e di questo gliene siamo grati.