Giovedì 11 aprile, anche presso il porto di Vibo Marina,è stata celebrata la “Giornata Nazionale del Mare”, istituita con il Decreto Legislativo n. 229/2017.
Questa giornata ha lo scopo di sensibilizzare i giovani, attraverso attività e momenti di confronto organizzati, al fine di sviluppare il concetto di "cittadinanza del mare" e rendere gli studenti cittadini "attivi" del mare.
Numerosi gli studenti accorsi, tra cui quelli dell’Istituto comprensivo statale “Amerigo Vespucci” di Vibo Marina, l’Istituto Alberghiero di Vibo Valentia e l’Istituto Nautico di Pizzo.
Nello specifico sono stati allestiti vari stand presso la banchina Fiume, ove gli studenti accorsihanno avuto modo di interloquire con il personale della Capitaneria di porto,della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco e della Pro Loco di Vibo Marina.
In occasione della Giornata del Mare, il Prefetto di Vibo Valentia ha consegnato tredici encomi solenni a personale della Guardia Costiera e della Guardia Finanza che si sono particolarmente distinti nelle attività operative.
Nello specifico,i militari della Guardia Costiera, all’epoca dei fatti imbarcati sulla M/V CP 265, sono stati ricompensati per il servizio svolto durante l’ultima missione di pattugliamento per il controllo dei flussi migratori che interessano il Mar Mediterraneo centrale.
Al riguardo, di recente è stato definito l’iter di radiazione della M/V CP 265, unità militare che ha fornito il proprio rilevante contributo, nel corso degli anni,non solo in numerose attività di controllo dei flussi migratori nell’ambito delle operazioni dell’Agenzia Europea “FRONTEX”, ma anche nelle missioni poste a tutela della vita umana in mare, dell’ambiente marino e della filiera ittica.
A seguire, nello specchio acqueo antistante la banchina Fiume, sono state svolte due esercitazioni a mare con l’impiego di mezzi navali della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco e del rimorchiatore portuale “Lieni”, oltrechécon la fattiva collaborazione delle unità cinofile della Scuola Italiana Cani Salvataggio – Calabria.
Al termine è stata data la possibilità agli studenti di visitare la sede della Capitaneria di Porto e del Reparto Aeronavale della Guardia di Finanza, nonché le unità navali militari ormeggiate presso la banchina Fiume e Pola.
" Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
chesuccedenonermonno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili." Trilussa
Il Meridione, in generale, la Calabria, in particolare, non può farcela ad uscire da questa ormai atavica condizione, con un’imprenditoria che non ama e non fa cultura, che non apre alla società gli spazi dell’aggregazione civile e professionale: quanti fisici, matematici, chimici, ingegneri, architetti, informatici, designers, intellettuali, artisti e letterati, ecc. ecc., sono costretti ad emigrare se vogliono fare il loro mestiere ad un buon o massimo livello, ma finanche ad un livello decente?
Dalla consapevolezza che questa Regione, priva com’è di personaggi culturalmente, moralmente e politicamente irreprensibili; scaturisce il bisogno, forse , di cominciare a trarre delle conclusioni di progettazione e lotta per il prossimo futuro.
Rimanendo, così, nel mondo illusorio della propria indipendenza e autonomia, nella religiosa “speranza” che qualcosa cambierà. La sconfitta della “avidità” capitalista che, ovunque, subordina i più elementari diritti umani al profitto di pochi, deve essere colpita a morte:
“Poiché, se mai a’ giorni, a’ mesi, agli anni,
c’ho speso nel dolor, i’ son rivolto,
veggio esser nato per mia cruda sorte
solo a fiamme, sospir, lagrime e morte.” G. Vico
Quanto mai attuale oggi: un momento storico in cui il dilagare apparentemente senza limiti della speculazione finanziaria arriva a mettere in discussione la stessa sopravvivenza della specie umana sul pianeta Terra. Cosa necessitano giovani meridionali oggi, per comprendere la loro realtà, per trasformarla?
Innanzitutto, forse, sviluppare un’attività arbitraria di conflitto sociale senza riproporre l’irrigidimento di vecchie formule cristallizzate. Una lucida capacità non solo teorica in grado di affrontare non solo tutte le contraddizioni sociali, ma superare la mummificata concezione del “partito” che la classe lavoratrice si vedeva e si vede ancora costretta a difendere per feticismo statutario o per puro attaccamento inconscio alla vecchia bandiera.
Durante gli anni della mia gioventù il conflitto di classe, il contrasto tra interessi particolari e individuali (di classe) avveniva costantemente, sia esso tra datore di lavoro e lavoratore, tra ricco e povero, tra produttore e consumatore, tra venditore e compratore, dove ognuna delle due parti cercava di massimizzare il vantaggio proprio riducendo, di conseguenza, il vantaggio dell’altro.
Non bisogna confondere più il termine contrasto o conflitto con l’idea della violenza perché essa è solo un mezzo che può venire usato. Chi va per le strade a strombazzare che la lotta di classe va superata, dovrebbe anche spiegare con cosa vorrebbe vederla sostituita e soprattutto come poter giungere ad una società equa e sostenibile senza ricorrere al conflitto tra interessi contrastanti perché è ormai evidente che da quando la classe sfruttata – la classe che oggi tira avanti la società e a cui vengono sottratti i frutti del proprio lavoro e negati i diritti più elementari – ha smesso di lottare per se stessa, perdendo di fatto la coscienza e la solidarietà di classe, la classe dei dominanti è avanzata nei soprusi quotidiani e nell’accumulazione di capitale e potere.
“ E’ vero, la rivoluzione è violentissima, sanguinosa, come il parto, ma necessaria.” Norman Bethune.
Gigino A Pellegrini & G el Tarik
Si comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
COSENZA 18 marzo 2024 – I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Scalea hanno posto sotto sequestro una opera edilizia in località “Vannefora” nel Comune di S.Nicola Arcella. Il sequestro è avvenuto a seguito di un controllo in un cantiere dove era stato realizzato un manufatto, con relativo sbancamento, in difformità del permesso di costruire come accertato dai rilievi effettuati sul posto. Inoltre la struttura era stata realizzata in zona sottoposta a vincolo idrogeologico e sismico in violazione ed in assenza della prescritta autorizzazione antisismica, Pertanto si è proceduto, in relazione ai reati contestati, al sequestro penale del manufatto e al deferimento del committente dei lavori, della ditta esecutrice dei lavori e del suo tecnico/progettista. Sempre il Nucleo di Scalea nei giorni scorsi ha deferito un uomo di Santa Maria del Cedro per abbandono e combustione illecita di rifiuti. I militari attirati dal fumo intenso proveniente da un terreno privato in località “Rispaldo” del comune di Santa Maria del Cedro (cs) accertavano la presenza del proprietario intento ad immettere rifiuti quale materiale plastico e polistirolo su un cumulo già preesistente che bruciava. Si è prontamente contestato l’operato dell’uomo intimando allo stesso di spegnere le fiamme. Da una verifica del terreno di sua proprietà sono stati rinvenuti abbandonati su suolo nudo anche diversi cumuli di rifiuti, quali piastrelle, materiale plastico, calcinacci, elementi in ferro e alluminio.