Può sembrarvi strano, ma ad Amantea abbiamo avuto ospite Diogene il Cinico ad Amantea.
Forse c’era da tempo, confuso tra le decine di migliaia di villeggianti (ma che dico decine..) che ogni estate arrichiscono la nostra cittadina.
Eh, si. L’estate è una stagione ricca di presenze, durante la quale puoi fare straordinari incontri , anzi sorprendenti incontri, ma per la estrema confusione può sfuggirtene qualcuno.
Tra l’altro con tutte le strade chiuse non è possibile nemmeno camminare in auto e con l isole pedonali nemmeno in bicicletta e questo rende difficile scoprire chi arricchisce la nostra estate , la nostra città.
D’altro canto non era facile riconoscere Diogene, confuso nella impressionante umanità che ogni estate arricchisce le nostre spiagge, i nostri negozi, i ristoranti, gli alberghi e le nostre strade.
E per vero, con tutti gli incontri che si fanno, un vecchietto, pure malvestito, con la barba, può sfuggire di fronte agli altri (bei e belle) figuranti dell’estate amanteana.
Ma ora che l’estate è finita, ora che pure le rondini sono andate via , è più facile vederlo.
Gira spesso , si poggia ad un bastone ed ha in mano una lampada.
Oh, non che gli serva per vedere. No! Gli serve per farsi vedere.
Non vuole ( e non vogliamo noi) essere urtato dalle biciclette che vanno contro senso o messo sotto dalle auto dei disattenti automobilisti che se lo trovano in mezzo alla strada solo perché i marciapiedi sono occupati.
E poi per Diogene la lampada è un tutt’uno.
Senza la lampada stenteremmo a riconoscerlo.
Di lui ci hanno raccontato che mentre prendeva il sole sopra una panchina , quasi abbandonato , sarebbe stato avvicinato da uno degli addetti alla promozione del turismo , che, parlandogli in greco , si sarebbe discretamente informato se stesse bene, se avesse qualche problema, se avesse qualche desiderio e che l’addetto non avrebbe compreso la sua richiesta “"Scostati un poco dal sole" e si sarebbe allontanato prendendolo per un clochard.
Il fatto si sarebbe risaputo nella città e sarebbe giunto alle orecchie dei governatori che ne avrebbero parlato tra di loro e, sospettando potesse trattarsi di un emissario dei paesi del mediterraneo, avrebbero indetto un bando rapidissimo per trovare un amanteano ( andava bene anche un turista) conoscitore del greco antico.
Trovatolo lo hanno incaricato di capire chi fosse, da dove venisse e cosa cercasse ad Amantea.
Sembra, ma non è sicuro, che questo sia stato il dialogo:
D. Chi sei?
R Sono Diogene il Sinope , detto il Cinico o Socrate il pazzo. Nato a Sinope molti anni fa.
D Da dove vieni?
R. Sono cittadino del mondo.
D. Dove vivi?
R. In una Botte.
D. Qui , ad Amantea, che cosa cerchi?
R. La Biblioteca.
A questo punto l’incaricato dell’amministrazione avrebbe capito che era una provocazione.
Un conto è cercare l’uomo ( forse lo avrebbe trovato), ma la biblioteca………