La Sicilia abolisce le province: la proposta è venuta dal PD, dall’ UDC e dalla Lista Crocetta. Ma hanno dato il proprio voto anche i “grillini”
53 voti a favore, 28 i contrari e un solo astenuto.
Decisivo, alla luce dell'esito, il sostegno dei “grillini” alla maggioranza.
Ben al di là delle affermazioni di certe TV e di certa stampa il risultato positivo è stato deciso dai 15 voti dei deputati del M5S. Se al consiglio regionale fossero mancati i 15 voti la proposta ne avrebbe avuto solo 38, ma se i grillini avessero votato per la conservazione delle province i voti contrari sarebbero stati 43 e quindi la legge non sarebbe passata.
Ma i grillini coerentemente al loro programma hanno votato per la abolizione delle provincie e quindi per una economica al bilancio siciliano di centinaia di milioni di euro all’anno.
Ed infatti il capogruppo dei grillini all’Ars, Giancarlo Cancelleri, ha detto: «L’abolizione delle Province era un punto del nostro programma, abbiamo rispettato l’impegno preso con i cittadini»
Non solo ma la deputato grillina, Giannina Ciancio afferma che «Il Pdl ha bloccato l’aula per quattro ore, i deputati sono intervenuti con un atteggiamento ostile, eppure proprio questo partito nel suo programma nazionale ha l’abolizione delle Province».
Sembra quindi che anche al parlamento i grillini potranno votare per quelle proposte di legge che rientrino nel loro programma.
E se sarà così avremo una nuova Italia
Cominciamo dai dati
Il Senato ha 315 senatori eletti.
Inoltre ci sono i quattro attuali senatori a vita :Ciampi quale ex Capo dello Stato, Giulio Andreotti, (nominato da Francesco Cossiga il 1 giugno 1991), di Emilio Colombo, (nominato sempre da Ciampi il 14 gennaio 2003), Mario Monti,(nominato da Giorgio Napolitano il 9 novembre del 2011).
I votanti sono stati 313 ( ne mancavano quindi 6)
I voti sono stati 313.
7 sono stati i voti nulli
52 le schede bianche
117 voti sono andati a Schifani
137 voti sono andati a Grasso
Vediamo di capire chi ha votato chi!
Sembra certo che il centro destra abbia compattamente votato se stesso. Il PDL ha infatti 99 senatori, la Lega ne ha 17 e siamo a 116. Resta da stabilire chi è stato il 117mo voto( probabile il grande sud) od il Movimento associativo Italiani
Il PD ha 109 senatori ed il Sel ne ha 7 per un totale di 116. Tra i voti del centro sinistra sembra facile includere il PD SVP ( 1 seggio), il seggio della lista Il Megafono di Crocetta, i 3 seggi della SVP-PATT-PD-UPT, 1 seggio della lista Vallèe d’Aoste, 1 seggio del SVP Per un totale di 123 voti.
Ma ne ha ottenuto 137. Quindi occorre cercare 13 voti non del centro sinistra
Dove cercarli?
Sicuramente tra i 54 seggi di Grillo ed i 19 di Monti. Il totale fa 73 seggi .
A questi 73 voti occorre togliere sicuramente le 52 schede bianche e probabilmente le 7 schede nulle.
Senza dimenticare che non si sa chi fossero i 6 mancanti. I presenti erano infatti313 contro319 in totale
La Stampa dice che 12 grillini avrebbero votato Grasso
Il fatto Quotidiano ne fa perfino i nomi (i 6 siciliani -Giarrusso, Campanella, Santangelo, Catalfo, Bocchino e Bertorotta-, il napoletano Bartolomeo Pepe, il calabrese Maurizio Molinari, il pugliese Maurizio Buccarella, forse anche Luis Alberto Orellana) anche se Vincenzo Maurizio Santangelo e l’on.le Bertorotta smentiscono e diffidano.
Il senatore Giuseppe Vacciano dice: "Ho votato Grasso, e sono pronto a dimettermi". E’ l’unico a parlare. Ora rischia di passare per eroe!
Ed ecco dai due capigruppo alla camera ed al senato:
Senato: Crimi riconosce che votare per Grasso a presidente del Senato "e' sicuramente una violazione del regolamento del nostro gruppo parlamentare". Conferma "in ogni parola quanto scritto da Beppe Grillo nel suo minipost", e dunque "chi viola il regolamento del gruppo automaticamente si puo' ritenerne escluso". Ma Vito Crimi, che il gruppo dei grillini al Senato lo guida, anche se la formalizzazione arrivera' a meta' settimana, come per tutti gli altri gruppi parlamentari, confessa che "non me la sento, in questo caso specifico, di crocifiggere o mettere alla gogna chi ha fatto questa scelta, sia perche' e' stato il primo vero appuntamento con questa realta', sia perche' ho vissuto in prima persona come e' maturata in alcune persone questa scelta". Riconosce, Crimi che "siamo caduti in una trappola, e' inutile nasconderlo, dei vecchi volponi della politica. Avremmo dovuto capirlo subito, ma noi siamo cosi', ingenui, entusiasti". E allora, "spero che tutti quelli che hanno chiesto la testa di queste persone si rendano conto della pressione che stiamo subendo, della situazione fuori dall'ordinario in cui ci si trova, catapultati in un mondo in cui siamo come degli alieni, le famiglie lontane, mille pensieri per la testa".
Camera: Mentre il loro capogruppo, Vito Crimi, chiede comprensione e invita ad evitare crocifissioni mediatiche e politiche, interviene, sempre da Facebook, anche la capogruppo designata M5S alla Camera. E la posizione di Roberta Lombardi sul caso del voto al Senato e' molto piu' asciutta: "Come cittadina e come portavoce del Movimento 5 Stelle - scrive infatti - mi piacerebbe che i miei colleghi senatori che hanno votato Grasso dichiarassero in trasparenza il loro voto e le loro motivazioni per permettere a tutti - sottolinea - di giudicare il loro operato con serenita'".
I nostri lettori ricorderanno che abbiamo già scritto segnalando la storia della strana moria di delfini nel Tirreno.
Oggi dobbiamo evidenziare che questa moria continua e che ad oggi sono almeno 85 le carcasse rinvenute sulle coste.
L’ultima di oggi a Vibo Valentia
Secondo la Banca Dati Spiaggiamenti dell'Università di Pavia, dal 1° gennaio all'8 marzo si sono spiaggiati in tutto 79 cetacei, di cui ben 64 delfini della specie stenella striata (Stenella coeruleoalba), la specie più comune nel Mediterraneo.
Quasi tutti i ritrovamenti sono avvenuti lungo le coste del Tirreno, la maggior parte in Lazio, Toscana, Calabria, e Sicilia. Nove dei 79 cetacei ritrovati erano avanzato stato di putrefazione e non è stato possibile identificarli, ma si sospetta che almeno alcuni di questi siano altre stenelle.
Ma sono numeri parziali considerato che occorrerebbe sapere anche quanti sono gli individui morti ma non ritrovati o non segnalati.
Rispetto alla media di 3-4 individui al mese spiaggiati negli altri anni siamo quindi a valore quasi decupli.
Giornali e web hanno parlato di due cause : una connessa ad una malattia infettiva il Morbillivirus, l’altra ad un batterio Photobacterium damselae.
Tra gli ambientalisti non manca chi riconduce queste atipiche morìe di cetacei a possibili esperimenti militari o a ricerche condotte dalle compagnie petrolifere. A parte il pericolo di sversamenti d’idrocarburi, secondo alcuni attivisti sarebbero sparate vere e proprie bombe sott’acqua che darebbero origine a propagazioni di onde acustiche, le quali, rimbalzando nel sottosuolo, segnalerebbero potenziali giacimenti.
Ma, c’è chi osserva che se fossero queste le cause non avrebbero la peggio solo delfini, ma anche altri cetacei, come balene o capodogli.
C’è, inoltre, chi, come Michela Podestà del Museo di Storia Naturale di Milano,ricorda che "In passato abbiamo avuto morie anche molto più elevate nei numeri, dovute al Morbillivirus. Erano state nel 1991-1992 e nel 2008".
Ed infine c’è chi , come Sandro Mazzariol, coordinatore dell'Unità di Pronto Intervento (CERT) che interviene in caso di spiaggiamenti anomali e Cristina Casalone, coordinatore dei laboratori zooprofilattici che effettuano le diagnosi su cetacei spiaggiati, sostengono che "Sulla base degli esiti di laboratorio attualmente disponibili non è possibile al momento concludere che infezioni batteriche e virali, riscontrate in alcuni soggetti, siano da sole la causa dell'anomalo fenomeno degli spiaggiamenti. Solo in alcuni soggetti sono quindi stati ritrovati Morbillivirus e agenti batterici, ma tutti gli animali presentavano grandi infestazioni parassitarie. Tali condizioni ed alcune osservazioni microscopiche fanno sospettare una depressione del sistema immunitario di questi animali".
Non sarebbe quindi una epidemia , come avvenuto in Perù lo scorso anno quando sono morti almeno 900 delfini, ma una condizione pregressa che ha diminuito la capacità dei delfini di reagire alle infezioni.
Ma che cosa avrebbe determinato questo stato di immunodeficienza?
Ecco, gli esemplari spiaggiati risultano pesantemente contaminati da inquinanti ambientali come PCB e DDT, che provocano un abbassamento delle difese del sistema immunitario.
Allora è il caso di aspettare il convegno che si terrà a Palermo, dal 25 al 27 marzo, dove i diversi gruppi di studio si confronteranno sui dati raccolti.