
La vicenda del PD nell’ambito della drammatica situazione italiana ricorda lo splendido film di Luchino Visconti “ La caduta degli dei”.
Ma noi ci riferiamo al “dio “ minore, a Bersani, che tenta di conquistare il seggio di Presidente del Consiglio per salvare la famiglia Essenbeck , il sistema industriale dal quale dipenderà la forza del Terzo Reich, l’esito della guerra e le fortune del barone Joachim.
Ed ecco, infatti, Matteo Renzi che annuncia : «Sono leale a Bersani, ma se il suo tentativo fallisce sono pronto a candidarmi», cioè , non attende impaziente la caduta di Bersani, ma neanche tifa per la sua riuscita.
Ma sono in molti quelli che si stanno allontanando da Bersani.
Sembra impossibile che giunga ad esito favorevole il tentativo di fare un governo con i grillini, ci si mette contro anche Monti.
Ed è folle riandare alle elezioni con Bersani candidato premier.
Lo dice Michele Salvati, uno dei massimi ispiratori della nascita del Pd, che sul Mulino di cui è direttore scrive: «Renzi è l’ultima occasione che ha il Pd, non sprecatela».
E poi sembra che in molti intendano spostarsi verso Renzi : ex popolari, franceschiniani, veltroniani, lettiani.
Caserta. L'onorevole Nicola Cosentino dovrebbe costituirsi in carcere venerdì, quando saranno terminate le procedure di insediamento del nuovo Parlamento : lo apprende l'Ansa dall'avvocato Stefano Montone, difensore del deputato Pdl.
Montone, che difende Cosentino insieme all'avvocato Agostino De Caro, ha precisato che al momento non si sa a quale struttura Cosentino dovrebbe presentarsi. Tra le ipotesi, oltre a una delle case di reclusione campane (in particolare, quelle di Napoli), vi è anche quella di un penitenziario fuori regione, per esempio Rebibbia, a Roma. «La decisione definitiva sulla struttura in cui verranno scontati gli arresti - ha concluso Montone - spetta all'autorità giudiziaria e sotto il profilo amministrativo al Dap».
Le richieste d'arresto. Nei riguardi di Cosentino, parlamentare uscente non ricandidato, ci sono due ordinanze di custodia cautelare in carcere per le quali la Camera ha rifiutato l'autorizzazione all'arresto, ma che sono state confermate nei giorni scorsi dal Tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere. Le ordinanze sono state emesse nell'ambito di procedimenti nei quali Cosentino è accusato di corruzione, in uno, e di concorso esterno in associazione camorristica, in un altro.
Sono venti giorni che non sappiamo più dov’è Fini, uno dei perdenti le recenti elezioni politiche. Qualcuno, non sappiamo se scherzando o meno, vuole interessare “ Chi l’ha visto?”
La sua ultima dichiarazione politica ( 26 febbraio ore 14,53) è stata “Se amare l’Italia ha un costo ma ne vale comunque la pena, non rientrare in Parlamento non é certo un motivo sufficiente per desistere dal tentativo di rappresentare da destra un’Italia mille miglia lontana dal berlusconismo e dal grillismo”.
E poi ha aggiunto“Nei prossimi giorni con le amiche e con gli amici di Futuro e Libertà, che ringrazio comunque per il loro lavoro, valuteremo come dar vita ad una nuova stagione di impegno culturale e politico per consentire ad una generazione più giovane di continuare in prima persona a lavorare per una Italia migliore”
Intanto Gabriele Polizzi ( di http://www.italiachiamaitalia.it/) dice che il FLI è indebitato e senza soldi. Anzi sospetta che Fini ed i suoi( Granata compreso) debbano trovarsi un lavoro.
Addirittura Polizzi sostiene che “Italo Bocchino, vicepresidente di Futuro e Libertà, ha sulle spalle un milione di euro di debiti, denaro chiesto per finanziare le iniziative targate Fli. Denaro che però ora non si trova. Gianfry ha chiesto ai vari parlamentari - ops - ex parlamentari futuristi di mettere a disposizione 50mila euro ciascuno per pagare il debito. Ma soldi non ne hanno, i finiani tagliati fuori dal Palazzo, e la situazione dunque e' davvero difficile. Forse anche per questo il telefono di Aldo Di Biagio, finiano eletto in Senato nella ripartizione estera Europa, non smette di suonare. E c'è da scommettere che anche Mario Caruso, finiano eletto alla Camera nella stessa ripartizione, dovrà dare un contributo.
Per ultimo ricorda la frase di Francesco Storace che al congresso nazionale de La Destra: dopo aver dato del "maiale" a Fini, gli disse "devi capire cosa vuol dire lavorare".
Ma forse non è così.
Forse l’Italia riandrà alle elezioni ancora una volta. E statene certi che il FLI si ricandiderà, magari non con Monti: