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porticciolo camporaIl porto di Amantea rappresenta una struttura strategica per il mercato ittico e turistico, dell’intero comprensorio e di tutta la fascia tirrenica cosentina.

Purtroppo, l’annosa questione dell’insabbiamento che si ripresenta puntuale, ne limita le potenzialità e la fruizione a diportisti e pescatori.

Il problema nei giorni scorsi è stato affrontato con la necessaria tempestività dal responsabile del settore del comune di Amantea, che con la determina N. 259 del 24 Aprile 2020 ha provveduto ad affidare l’intervento per le operazioni di dragaggio per la pulizia del canale di accesso e dell’imboccatura del porto di Amantea, in favore dell’impresa Ne.Co che però ad oggi non ha ancora iniziato i lavori.

Le operazioni di dragaggio dei sedimenti e degli accumuli di sabbia, causati da carenza di corrente e/o da mancanza di accortezze progettuali o amministrative, non sono certamente facili.

Per tali ragioni non si possono ignorare i vincoli derivanti dalla tutela sia dell’ambiente marino.

L’iter burocratico trova, però, delle semplificazioni qualora i sedimenti siano omogenei e si possano temporaneamente depositare. Il D.lgs 152/06 (T.U. Ambiente) all’ art 184 lett. bb definisce, appunto, il deposito temporaneo dei sedimenti prelevati dall'imboccatura, nel luogo in cui gli stessi siano prodotti, in attesa della caratterizzazione.

Questa è la norma che indicammo come soluzione, poi attuata con successo dall’allora Commissione prefettizia insediata presso il Comune di Amantea nel 2017, per avviare le attività di disocclusione dell’ingresso del porto.

Per questa motivo, chiedo alla commissione straordinaria di rivolgere un’attenzione maggiore a questa problematica, che al momento non c’è!!

Il porto di Amantea in queste condizioni, rischia addirittura di non essere operativo per la prossima stagione estiva, se non verranno attuate le urgenti e necessarie azioni di manutenzione della darsena.

Ora più che mai è necessario, per contribuire a rilanciare le ambizioni di sviluppo del nostro comune, l’avvio immediato dei lavori per la pulizia del canale di accesso, e la riapertura a stretto giro dell’importante infrastruttura.

Pertanto non bisogna perdere più tempo, è necessario dare delle risposte ai diportisti e pescatori ormai al limite della sopportazione e dell’esasperazione

Anche sul finanziamento della Regione Calabria, per un investimento di 3,7 milioni di euro per la riqualificazione del Porto di Amantea, ci aspettiamo che, subito dopo la stagione estiva, venga cantierata l’opera così che gli amanteani e soprattutto i pescatori e quanti gravitano attorno alla struttura portuale, possano fruire di un’opera pubblica nata proprio per ridisegnare le prospettive di una terra che ha tante potenzialità ancora inespresse.

                                                                                                                                    Vincenzo Lazzaroli

Pubblicato in Campora San Giovanni

mascheracoroLa protezione Civile della Regione Calabria, ha predisposto una prima distribuzione su tutto il territorio regionale, di dispositivi di protezione individuale (DPI) sulla base del numero di abitanti per ogni comune Calabrese.

Al comune di Amantea sono state assegnate un primo quantitativo di 2550 mascherine chirurgiche altrettante di tipo monovelo.

La prima di una lunga serie di dispositivi di protezione individuale, che certamente l’Amministrazione comunale di Amantea potrà donare alla cittadinanza, come segno tangibile dell’estremo bisogno di non abbassare la guardia proprio ora che inizia la fase 2.

Con tutta probabilità, come ho suggerito, la distribuzione delle mascherine verrà agganciata ai prossimi buoni spesa, in modo da andare incontro alla popolazione più in difficoltà.

Ora più che mai, è importante continuare con le buone pratiche di distanziamento sociale e responsabilità verso la comunità.

La nostra comunità si è espressa in maniera egregia dimostrando grande attaccamento al proprio comune, alla propria gente e al rilancio sociale ed economico di Amantea.

Se vogliamo sperare in un prossimo ritorno alla normalità dobbiamo continuare ad essere vigili, per questo l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza e delle mascherine saranno fondamentali.

Pubblicato in Primo Piano

laz2020Vittorio Feltri - ospite della trasmissione di Rete 4 Fuori dal Coro condotta da Mario Giordano - ha detto: "Io non credo ai complessi di inferiorità, io credo che i meridionali in molti casi siano inferiori".

Francamente non mi meravigliano più di tanto le discriminazioni di Feltri, abituato a sparare odio con le sue solite uscite da fenomeno mediatico.

La gravità però la riscontro nell’atteggiamento accomodante del conduttore Mario Giordano, che con un sorrisetto da “ebetino” e senza minimamente dissentire, lascia campo libero a Vittorio Feltri e alle sue gravi e vergognose affermazioni lanciate nei confronti del Sud.

Feltri andrebbe immediatamente radiato dall’ordine dei giornalisti e bandito da tutte le TV; me lo auguro con tutto il profondo del cuore, da orgoglioso Calabrese e da italiano convinto.

Non ci sono scuse che tengano, gli italiani devono essere un popolo unito, maggiormente ora che stiamo combattendo tutti con responsabilità un nemico invisibile, che non fa certamente discriminazioni sociali.

Il meridione e tutti i calabresi NON si sentono certamente inferiori a nessuno, piuttosto, noi meridionali, ci siamo sempre prestati con grandi sacrifici a portare ricchezza e professionalità al Nord. 

Probabilmente da noi meridionali si potrebbe imparare il significato della solidarietà e dell’accoglienza, che anche in questo periodo drammatico abbiamo offerto,senza se e senza ma, al Nord.

Dalla Calabria sono andati in soccorso al Nord tanti medici e molti infermieri, e senza esitazione hanno prestato il loro servizio per salvare tante vite umane proprio al Nord.

Il Sud e in particolare la Calabria, ha accolto alcuni pazienti provenienti dal Nord in gravissime condizioni, e con grandissima professionalità li ha curati strappandoli dalla morte.

Ecco perché caro Feltri, il tuo atteggiamento è riprovevole, dovresti portare grande rispetto a quelli che chiami meridionali, anche perché tu non avrai mai l’onore di essere un uomo del Sud, per nostra fortuna!!

L’Italia non ha bisogno di gente come Vittorio Feltri, ora più che mai stiamo uniti

Pubblicato in Italia

vincenzo2020Il C.O.C di Amantea, in questi giorni, sta lavorando incessantemente per la gestione dell’emergenza COVID-19 su tutti i fronti.

Con ordinanza della protezione civile N.658 del 29 marzo 2020, al comune di Amantea è stata assegnata la somma di euro 123.906,92 per il riconoscimento di buoni spesa a favore dei più bisognosi.

 Il C.O.C di Amantea, in questi giorni, sta cercando di redigere rapidamente un elenco di esercizi commerciali disponibili per l’accettazione di buoni spesa per le famiglie in difficoltà.

Contemporaneamente si sta lavorando per stilare una prima lista degli aventi diritto, per fronteggiare i bisogni dei nuclei familiari in difficoltà.

Con l’approssimarsi della Pasqua, è importante trasmettere un messaggio di speranza a chi in questo periodo difficile, sta soffrendo maggiormente per la mancanza di un reddito certo. 

Ed è per questo motivo che lancio il mio invito affinché vengano concessi i buoni spesa entro questo fine settimana, per consentire alle famiglie più bisognose di trascorrere questa festa di tradizione, con la speranza nel cuore che le cose migliorino presto.

Per questo sono fiducioso che la delegata incaricata -Dott.ssa Zagordo- essendo persona sensibile, accoglierà il mio appello, e farà certamente il necessario affinché ciò si realizzi in tempo utile.

Sarebbe un segno molto concreto di vicinanza e di solidarietà, una ventata di ottimismo, che riempirebbe di un significato ancora più denso, quella che è una ricorrenza già molto sentita e partecipata dalla nostra comunità.

In merito allo sforzo messo in campo dal C.O.C. sento di dover ringraziare sentitamente l’intero coordinamento che si sta occupando egregiamente della gestione, la Commissione Straordinaria, la Protezione Civile e tuti i delegati per l’assistenza alla popolazione.

Infine, un sentimento di gratitudine va indirizzato anche alla nostra comunità, per il grande senso di responsabilità che sta dimostrando restando a casa e rispettando le regole di comportamento dettate dalle nostre Istituzioni.

Amantea, insieme a tutta Italia, ce la farà!!

Pubblicato in Politica

laz2020Le misure di contenimento per il contrasto al Covid 19 impongono, soprattutto nelle fasce più a rischio, il necessario sostegno di generosità sociale per affrontare le difficoltà che stiamo vivendo.
Per l’emergenza serve una rete di solidarietà capillare per supportare alcune tipologie di servizi come la consegna dei farmaci e della spesa a domicilio, aiuto al sistema sanitario impegnato in un immenso sforzo, e ai tanti uffici pubblici aperti per garantire i servizi essenziali.
Il Reddito di cittadinanza, introdotto dal D.L. 4/2019 e con le successive modifiche, impone ai percettori di prestare la propria disponibilità anche a progetti di titolarità dei Comuni, utili alla collettività, in ambito sociale e di tutela dei beni comuni, presso il Comune di residenza.
Per tale ragione, in un’emergenza nazionale come questa dove molto personale è ingaggiato per svolgere il proprio dovere senza avere un minuto di riposo, perché impegnati a salvare la vita ai malati, non ho sentito un solo progetto o una sola persona beneficiaria del reddito, offrire la propria collaborazione per aiutare l’Italia.
Sono tante le associazioni di volontariato che avrebbero bisogno di aiuto, eppure non mi è sembrata che ci sia stata una presa di responsabilità verso il volontariato, da parte di quell’ampia popolazione di persone che percepisce il reddito.
Anche ad Amantea, c’è tanto bisogno di solidarietà sociale, abbiamo la #ProLocoAmantea che si è attivata per prestare aiuto alle persone in difficoltà, ma il territorio è vasto, per questo necessitano certamente più persone per riuscire a soddisfare tutto il territorio, rimbocchiamoci le maniche tutti!!
In tutto questo, per la verità, sto riscoprendo un nuovo volto del nostro paese, evidentemente unico, che ha tirato fuori con tanta determinazione, un’azione collettiva da parte di tutti, silenziosa ma di grande spessore morale.
Anche Amantea sta pagando un prezzo altissimo, un sacrificio enorme soprattutto i settori del commercio e del turismo per il perdurare del blocco.
Per questo, NON dimentichiamoci di loro, subito dopo questo brutto momento, premiamo Amantea e L’Italia, aiutiamo la nostra economia e non lasciamoli soli!!
Ricordiamoci sempre che anche noi, stando a casa e rispettando le disposizioni, stiamo dando un nostro grande contributo a salvare vite umane, resistiamo!!
W Amantea- W L’Italia

Pubblicato in Politica

vincenzo2020Il centro operativo comunale (COC) istituito ad Amantea dalla commissione straordinaria per la gestione dell’emergenza epidemiologica del momento, ha lanciato una manifestazione d’interesse rivolta a tutte le attività di vendita di generi alimentari di prima necessità, per fornire la spesa a domicilio.
Hanno già aderito due attività che da subito, sono operative per offrire il servizio a domicilio.
I recapiti da contattare per la cosegna a domicilio sono quelli indicati nell’avviso.
Per tutte le attività che volessero prestare questo utilissimo servizio alla città, ricordo possono fornire i propri dati con il contatto telefonico, inviando una mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Fate girare per favore, soprattutto tra le persone più anziane bisognose di assistenza.

Pubblicato in Cronaca

ondaPer il signore, che rilascia interviste sul "Quotidiano" di oggi, ad eleggere nel 2017 la Giunta di Amantea con 3650 voti su 7000 votanti sono stati degli alieni provenienti da una galassia milioni di anni luce distante dalla Terra e non dai suoi diseredati e maltrattati concittadini. Questo sempliciotto amanteano si definisce un "politico" pronto a capitanare, fra 18 mesi, gli sciagurati trogloditi, alla guida della cittadina. Ulisse pianse nel sentire cantare le gesta sue e degli altri Greci, a Troia. Ma non voleva farsi scoprire. Col lembo del mantello, si coprì il volto e asciugò le lacrime. Solo Alcino, re dei Feaci, se ne accorse ma non disse nulla. Io, che non ho nessun mantello, andrò in riva al mare a versare qualche lacrima, dicendo al mio fraterno amico Beribà che si tratta di semplici gocce salate spinte dal Libeccio.

Come scriveva Khalil Gibran: “Il sale deve avere qualcosa di sacro infatti si trova nel mare e nelle lacrime”. E sogno di trovarmi con la mia piccola barchetta sull’oceano a sfidare le onde e le tempeste, a sentirmi piccolo e sperduto in mezzo al mare gonfio e quasi sconosciuto, senza un approdo e senza una rotta. Mi sento così, prima di essere sommerso dagli amati marosi.
Gigino A Pellegrini
G el Tarik

Pubblicato in Politica

foto per comunicatoI nostri cari antenati latini usavano dire: ”Repetita iuvant”. Certamente, l’atto del ripetere ha quasi sempre un’accezione positiva, contribuisce al raggiungimento di una maggiore comprensione, al consolidamento delle conoscenze teoriche e di quelle pratiche.          Epperò, quello che si è ripetuto ad Amantea nei giorni scorsi non ha nulla di positivo.

Se il Consiglio dei Ministri, ha deliberato lo scioglimento, per diciotto mesi, del consiglio comunale di Amantea e il contestuale affidamento dell'amministrazione dell'ente a una commissione straordinaria, non ha alcun senso positivo per la città ed è, semmai, gravissimo che si tratti di un evento che si è già verificato in passato.

Un fatto di una pesantezza morale enorme, che colpisce al cuore la città, già duramente provata dal dissesto finanziario in cui versa l'Ente comunale.

Inutile nascondersi che ora ci aspettano tempi difficili cari concittadini di Amantea, perché è sempre un dolore abdicare dalla partecipazione popolare e affidare la gestione del futuro di una Comunità a dei commissari esterni, che avranno il compito, non facile, di rimettere in sesto la macchina comunale, senza una approfondita conoscenza delle peculiarità del territorio e di tutte le sue problematiche.

Con la tristezza nel cuore, comunque, mi sembra necessario e doveroso ribadire un concetto di fondamentale importanza.

Amantea non è una comunità di mafiosi; i cittadini non possono pagare colpe che, evidentemente, dovrebbero essere di poche specifiche persone che negli ultimi anni hanno gestito la cosa pubblica. Guai a generalizzare e colpevolizzare un intero popolo, fatto di gente onesta che, con tanti sacrifici, porta avanti l’intera città. Personalmente, mi batterò per contrastare chi avrà la presunzione di etichettare la mia comunità come mafiosa, magari cercando odiose strumentalizzazioni.

Se ci saranno delle responsabilità verranno individuate, gli organi giudiziari preposti faranno certamente luce sulla vicenda. Perché questo ora merita Amantea, verità, trasparenza e molta presa di responsabilità.

Purtroppo il danno prodotto dai soliti faccendieri, che hanno governano la città da oltre un ventennio, è anche un danno morale oggettivo, che mina quella voglia di partecipazione dei cittadini alla vita politica.

Altrimenti non si spiegherebbe il fatto che i cittadini di Amantea, evidentemente stanchi e rassegnati, sembrano aver sottovalutato la portata di questo scioglimento.

Non vi è stata una reazione d'orgoglio da parte della città dopo questa brutta vicenda, una levata di scudi ed un moto di indignazione che, pure, si potevano immaginare.

A livello nazionale Amantea è stata etichettata, nuovamente, come paese di Mafia, e, per una realtà   che vive di turismo e di commercio, il ritorno potrebbe essere devastante per i prossimi mesi.

Bisogna reagire dissociandosi da questa situazione; bisogna scendere in piazza tutti insieme per dire che il popolo di Amantea è fatto di gente onesta che si dissocia dalla Mafia.

Il silenzio NON fa certamente bene; dobbiamo dare voce alla legalità che è insita nel nostro territorio e riprenderci, da cittadini onesti, l'onorabilità che qualcuno ci vuole togliere.

Ecco perché chiedo alle associazioni di categoria, alle associazioni di volontariato, alla scuola, al mondo cattolico a tutti, di manifestare pubblicamente e nei modi che riterranno opportuni, il proprio sdegno ed il rifiuto netto di qualsiasi manovra di accostamento del nome di Amantea a quello della mafia.

Ora bisogna rimboccarsi le maniche, dobbiamo reagire tutti insieme per trovare, nella comunità, giovani preparati e coraggiosi capaci di costruire un progetto di riscatto da offrire al nostro paese.

Bisogna dire basta ai soliti “faccendieri” professionisti della politica, ai portatori d'interesse che per più di vent'anni hanno gestito la cosa pubblica in modo disastroso. Il vaso è colmo, bisogna aprire gli occhi e uscire dal torpore a testa alta.

La mia azione politica continuerà imperterrita e più forte che mai; nei prossimi giorni, appena i commissari prenderanno per mano la macchina comunale, chiederò loro un incontro e mi metterò a disposizione per riportare quelle che sono le istanze che arriveranno dal territorio e per scongiurare gli effetti potenzialmente devastanti di questo nuovo scioglimento.

Ora, davvero, inizia il lavoro più difficile, ma io che amo spassionatamente il mio paese non mi arrenderò, continuerò a lottare a testa alta per dare un'altra opportunità al popolo di Amantea.

Non possiamo più aspettare che qualcuno faccia queste scelte al nostro posto, ora o mai più!!

                                                                                   -Vincenzo Lazzaroli-

Pubblicato in Politica

bandieraUna licenza durata 2 anni e mezzo, che i cittadini di Amantea hanno democraticamente concesso al Sindaco Pizzino ed al suo staff, nella speranza che le promesse elettorali potessero essere mantenute, almeno in parte.

Il Sindaco, come alibi per la sua rinuncia, assume la situazione precaria dell’Ente, il dissesto finanziario, la scarsità del personale e tutti gli annessi. Sono tutti elementi oggettivi, ci mancherebbe. Ma sono tutti elementi ben conosciuti e ben analizzati durante la campagna elettorale del 2017, quando lo stesso Sindaco si “riprometteva”, sulla base della sua conclamata capacità gestionale ed amministrativa, di poter affrontare e risolvere. Addirittura, se la memoria non ci inganna, il Sindaco in pectore, durante alcuni comizi elettorali, aveva affermato che il Dissesto finanziario sarebbe stato un’opportunità di cambiamento per l’Amministrazione della res pubblica di Amantea.

Non era facile certamente il compito del Sindaco, non c’è dubbio; ma nessuno ci toglie dalla testa che la complessità della sfida e le difficoltà elencate da Pizzino nel suo comunicato di mercoledì, siano solo un velo di copertura delle reali motivazioni che lo hanno portato a gettare la spugna. Però, un comandante che abbandona la nave prima che affondi non è mai una bella scena da vedere.

Meglio avrebbe fatto Pizzino a rimanere con i piedi per terra e a circondarsi di persone davvero innamorate di Amantea e di un progetto di rinascita. Male ha fatto, invece, a pensare che l’appoggio di alcuni personaggi sarebbe stato utile a raggiungere gli obiettivi nobili che si prefiggeva e che ancora ha richiamato nel suo comunicato stampa. Un errore imperdonabile.

Dunque, la realtà dei fatti è diversa; la realtà è che la licenza è scaduta ed i cittadini di Amantea hanno approfittato delle ultime elezioni regionali per notificare lo sfratto a Sindaco &Co.

La débâcle dell’Ass.Giusta, sponsorizzato fortemente dalla maggioranza, è stato il segnale principale, l’avviso ai naviganti che i cittadini di Amantea hanno consegnato al Sindaco ed ai suoi uomini. Ecco perché Pizzino ha, questa volta in modo coerente, capito l’antifona e rassegnato le dimissioni. Lo strappo si è consumato all’interno della compagine di Governo, ma avuto origine nelle urne e dal popolo, finalmente libero di esprimere il loro parere, sebbene in modo indiretto.

Non ci sono dubbi su questo; ad Amantea la maggioranza dei cittadini non ha apprezzato il lavoro svolto finora ed è stanca di aspettare soluzioni che non arrivano mai. Né si fida più di persone e personaggi improbabili, adusi al “tiriamo a campare” ed al raggiungimento dei loro soli ed esclusivi obiettivi personali!!

Il popolo di Amantea ha, democraticamente, indicato al Sindaco di farsi da parte e spera che qualcosa all’orizzonte si intraveda.

Da parte nostra, come di consueto, ci assumeremo la responsabilità di offrire ai cittadini di Amantea, un progetto serio da cui ripartire, con l'umiltà che ci ha sempre accompagnato in questi anni.

Vogliamo trasmettere un messaggio di speranza per il futuro; investiremo sulle nostre capacità che metteremo in campo, con un lavoro che faremo partire da subito.

Spero vivamente che la città dica basta a questa lunga parabola discendente che dura almeno da vent'anni e che ci ha portati al disastro totale.

È arrivato il momento di cambiare; il paese ha necessità di esprimere una classe dirigente capace e soprattutto libera da legami pericolosi.

Noi lavoreremo per questo, solo per il bene del nostro paese e per tale ragione chiediamo un sostegno a tutta la città per quello che determineremo nei giorni a seguire.

Vincenzo Lazzaroli

Pubblicato in Politica

Lettere a Iacchite’: Non varrebbe la pena rispondere ad una persona che non ha nessun ruolo istituzionale e che si trova puntualmente… in tante liste.

Compresa questa…

Nessuno gli ha mai dato la benché minima considerazione.

Queste cose gliele dissi tanto tempo fa ma forse per questo lui non le ha ancora digerite ed ora si sta appigliando a delle supposizioni oppure, visto che ha tempo libero e non sa che fare, se pensa di mettersi in evidenza scrivendo bugie nei miei confronti attaccandomi gratuitamente – che potrebbe anche essere legittimo e democraticogli consiglio vivamente di andarsi a prendere un po’ più di tintarella a parte quella che ha già presa…

Inoltre, il nostro grande Lazzaroli, professore della politica, dovrebbe sapere che la “sfiducia verbale” non esiste a livello di legge.

E aggiungo che potevo stare li e non solo.

Poi se parliamo di coerenza oppure di dignità, ne ho da vendere…

Di lui non so…

E chi mi conosce sa benissimo che dignità ne ho da vendere, e se mi interessava una poltrona non avrei passato la mano a Francesca Policicchio e la poltrona di assessore l’avrei tenuta io, così come l’azione politica con ben nove “deleghe” di grande responsabilità portate avanti per quasi un anno. Tutti hanno potuto constatare il mio operato con il quale mi sono messo in gioco: negozio famiglia amici, eccetera.

Questo forse lo si è facilmente dimenticato ma ho le spalle larghe caro professore… e ne potrei dire ancora tante ma mi fermo qui per il momento.

Da noi, caro professore, sai come si dice in dialetto?

Ni vidimu ara squagliata da nivi…

Robert Aloisio, consigliere di minoranza

Da Iacchite- 25 Agosto 2019

Pubblicato in Amantea Futura
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