Prima di parlare del problema degli alloggi popolari va fatta la premessa che dopo una iniziale forte attenzione al problema della casa anche nei nostri piccoli comuni, è scattato un altrettanto forte disinteresse.
Non c’è chi non veda, infatti ,che, dopo le case popolari di Via Monte Rosa, di Via Roma, Via Bari, di via Vulcano, Via degli Stadi ( eccetera), c’è stato un sostanziale blocco delle nuove costruzioni.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
C’è una fortissima esigenza di alloggi a prezzi contenuti e sono tantissime le occupazioni abusive mai regolarizzate. Insomma una guerra tra poveri che ha molte vittime.
Intanto c’è chi è senza alloggio ed abita in una “villa” a mare fatta da gelidi tende sotto le quali è impossibile vivere, una condizione di stress così intenso che forse non è estranea alla grave malattia di cui soffre il suo ospite Giuseppe , in ospedale con un cancro.
C’è chi si autodenuncia evidenziando di dover lasciare il proprio alloggio in fitto perché non ha i soldi per pagare la pigione mensile e di essere costretta ad occupare un alloggio popolare.
C’è chi è stato sfrattato ed a giorni non sa dove andare e dovrà scegliere tra una villa al mare ( magari tenendo calda quella di Giuseppe ora libera), una occupazione abusiva od il portone del comune o di un ufficio pubblico.
E la gestione degli alloggi presenta fortissime lacune. Sono tantissimi gli alloggi occupati solo d’estate o non realmente occupati. Tanti di essi non hanno consumi di luce di una famiglia e non c’è mai un panno stesso a sole. Sono condizioni che da sole, forse, imporrebbero che gli alloggi medesimi vengano liberati da occupazioni illecite ed assegnati ad altri aventi bisogno.
Peraltro sembra ben discutibile e forse illegittimo il mancato aggiornamento della graduatoria degli assegnatari ferma dal 2008, quantomeno in presenza delle gravi situazioni di bisogno appena evidenziatesi.
E non sembra che il comune o l’Iacp abbiano condotto una attenta indagine sul reale bisogno di alloggi popolari onde opportune e necessarie richieste di nuove costruzioni, magari finalizzate a persone anziane che vivono sole.
Insomma situazioni illogiche se non illegittime come la assegnazione di alloggi senza il preventivo possesso del certificato di abitabilità. Roba, questa, da terzo (o quarto) mondo!