Ovviamente parliamo di una prima soluzione.
Quella definitiva è molto lontana da venire ed è certamente impossibile che possa realizzarsi se almeno il comune non chiede, e fortemente, alla regione nuovi alloggi.
Come sembra opportuno, in verità, visto che gli ultimi finanziamenti sono datati a moltissimi anni fa.
Per ora i problemi sono almeno due.
Il primo è quello relativo alle occupazioni abusive che in Italia sembrano tollerate anche dalla magistratura che in tal modo sembra quasi autorizzarle.
Il secondo è quello relativo alla disutilizzazione, totale o parziale, degli alloggi.
Dappertutto in Italia si avverte la mancanza di reali ed incisivi controlli sulla costanza di uso degli alloggi e sulla persistenza del diritto a conservarli.
Ma ora sembra che ci siamo, per una soluzione, a breve, dei due o tre casi di bisogno di alloggi popolari rappresentati da alcune famiglie amanteane e camporesi che da tempo, ormai, presidiano il comune ed in particolare l’anticamera del gabinetto del sindaco Pizzino.
Una situazione insostenibile per gli amministratori che talvolta sembra, agli astanti, siano vicini anche ad una aggressione.
Chiaramente verbale, non fisica.
Sembra, cioè, che , tra poco, i primi alloggi possano essere resi liberi.
Proprio per questa ragione sono state inviate diffide a lasciare liberi alcuni alloggi da parte degli assegnatari per i quali si è accertata la mancanza di diritto a mantenerli.
In questo modo gli stessi potranno essere assegnati, sia pure provvisoriamente, ai richiedenti ed aventi diritto.
Una assegnazione che presuppone che gli immobili siano resi liberi da persone e cose.
Ben diverse la situazione ove gli intimati non rendono liberi gli alloggi.
In questo caso occorrerebbe usare la forza.
Il che, francamente, apparirebbe molto strano, considerato che sarebbe , se non erro, la prima volta ad Amantea.
Una cosa tra tante è quella che appare inaccettabile .
Perché non si cedono in proprietà agli assegnatati legittimati gli alloggi occupati spesso da oltre 50-60 anni?
Che senso ha riscuotere fitti irrisori ( 5-10-15-20 euro mensili) spendendo molto di più per gestire il servizio?
E perché non si cede la gestione totale degli alloggi popolari ai comuni, garantendo agli stessi i relativi finanziamenti?
Ecco un tratto di una Italia vergognosa ed inaccettabile!