Mare eccellente dice normalmente l’Arpacal
Poi ogni tanto avvisa i sindaci che il mare è , anche, inquinato o fortemente inquinato.
E’ successo stamani 18 agosto , giorno in cui ha comunicato al sindaco di Joppolo che le analisi eseguite ieri 17 agosto nei pressi della Fiumara della Morte hanno dato esito negativo.
Le acque di balneazione sono risultate inquinate.
Gli Escherichia Coli che dovrebbero essere massimo 100 ml sono risultate essere maggiori di 30.000
Valori di Escherichia Coli comunque superiori alla norma , ma solo 1000 sui 100 previsti, anche a Ricadi.
L’Arpacal ha comunicato di voler provvedere quanto prima ad analisi suppletive
Al momento nessuno dei due comuni ha emesso la necessaria ordinanza di divieto di balneazione.
Su proposta del ministro dell'Interno Angelino Alfano il consiglio dei Ministri ha sciolto per mafia i Comuni di Tropea e Bovalino (assieme a quelli di Corleone, in Sicilia, e Arzano, in provincia di Napoli).
L'accesso antimafia nel Comune di Tropea, che adesso ha portato allo scioglimento degli organismi di gestione dell'ente, era stato disposto il 22 ottobre del 2015, su proposta dell'allora prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, e si era concluso il 22 aprile scorso.
Gli accertamenti avevano preso spunto da possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione del Comune.
Sindaco di Tropea era Giuseppe Rodolico, eletto con una lista civica.
La lista civica di Rodolico era caduta sul bilancio ai primi di agosto.
Continua incessante l’attività di contrasto alla pesca illegale, alla detenzione ed alla vendita del tonno rosso illegalmente catturato.
A latere della consueta attività a tutela della balneazione e della sicurezza della navigazione, i militari della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, coordinati dal Capitano di Fregata Antonio LO GIUDICE, nel corso della serata del 3 luglio hanno proceduto a porre sotto sequestro n. 32 esemplari di tonno rosso,per un peso complessivo di 900 kg, che erano stati catturati da un moto pesca sprovvisto dell’apposita quota assegnata dal Ministero.
Per tale specie ittica, infatti, la Comunità Europea ha stabilito le quote di cattura, distribuendole alle varie Nazioni, tra cui l’Italia.
Trattandosi di merce altamente deperibile, gli esemplari di tonno rosso, sotto l’attenta supervisione dei militari operanti, venivano sbarcati, pesati singolarmente e riposti in una idonea cella frigo presente nell’area portuale di Vibo Marina.
Una parte del prodotto, previa visita del servizio veterinario dell’ASP di Vibo Valentia, verrà avviata alla vendita da parte della Capitaneria di Porto di Vibo ed il ricavato versato nelle casse dell’erario; altra parte degli esemplari per un peso di circa 380 kg, posti sotto sequestro penale in quanto di taglia inferiore a quella prevista per legge, verranno donati in beneficenza per opere di carità.
Continueranno nei prossimi giorni – si legge nella nota stampa – le attività di controllo da parte della Guardia Costiera, sia via terra che via mare, finalizzate al contrasto della pesca illegale del tonno rosso e dell’immissione del frutto di tale pesca sul mercato ad opera di Motopesca Comunitari.