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Redazione TirrenoNews

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C’erano tanti stamattina al capezzale della bella palma settantenne   che svettava nel cortile della scuola elementare A Manzoni di Via Dogana.

Ed avevano i grandi mezzi delle grandi occasioni.

Dall’ascia affilata, alla motosega a benzina, all’autoscala, ed infine, alla ruspa.

Hanno cimato la palma e poi hanno ispezionato la punta della palma

“E’ tutta marcia, puzza come una cancrena

E dentro è piena di pupe.

Appena siamo saliti i punteruoli sono volati e sono rimaste solo le larve.

Tantissime larve.

Ora procediamo a tagliare a strati la testa per verificare se troviamo una parte solida nella quale eventualmente impiantare una piantina nuova.”

E così dopo aver cimato il cimabile, la parte alta della palma viene imbracata e con la motosega si dà il via al taglio della testa della pianta

Poi la ruspa ,con fare potente e lento, la solleva e la appoggia delicatamente sul camion per trasportarla insieme con le grandi foglie in luogo apposito dove bruciarla.

Addio vecchia palma che hai visto la grande guerra, questa Amantea crescere, cambiare, trasformarsi fino a diventare quella che è oggi , nel bene e nel male.

Porterai con te i tuoi e nostri ricordi, anche quelli che non abbiamo dimenticato

Forse non siamo stati abbastanza attenti con te , sufficientemente pronti a curarti, ma sai “ Amantea ha tante esigenze ed ogni giorno ne esce una” , così mi è stato detto , quasi a dire che purtroppo sei stata sacrificata ad altre esigenze, magari ad una o più lampadine, o d una rottura della rete idrica o fognante.

E poi chi eri tu? Una palma!

Amantea. Un secondo motivo di ricorso è relativo alla violazione dell’articolo 12 del solito regolamento comunale per i concorsi.

Tale articolo prescrive che nella seduta dell’insediamento, il presidente, ogni altro componente ed il segretario della commissione, presa visione dell’elenco dei candidati, debbano dichiarare di non avere con i candidati stessi condizioni di incompatibilità ,quali sono per esempio i rapporti di parentela od affinità entro il 4° grado.

Ove, infatti, venisse riscontrata tale incompatibilità anche con uno soltanto dei candidati, questa incompatibilità deve essere rimossa e quasi sempre la rimozione avviene con la rinuncia all’incarico del componente incompatibile.

Sempre, l’art 12 stabilisce che solo dopo tale verifica e dichiarazione si può procedere alle operazioni successive, quali la verifica delle domande e dei documenti, dichiarando l’ammissione o la non ammissione dei candidati stessi.

Orbene, secondo il ricorrente, questa verifica della incompatibilità, peraltro obbligatoria, non è avvenuta e pur tuttavia la commissione è andata avanti ed ha proceduto alla determinazione dei criteri di valutazione dei titoli e delle prove.

Ma non basta, continua il ricorso, neanche nella seconda seduta la commissione ha proceduto a dichiarare la inesistenza di incompatibilità ed ha iniziato la verifica delle domande e relativi documenti.

Però alla quarta seduta il segretario dr Luigi Piro ha dichiarato di rinunciare all’incarico e la seduta è stata sospesa.

La dichiarazione di inesistenza di incompatibilità da parte di tutta la commissione è stata fatta solo nella quinta seduta, dopo la sostituzione del segretario Piro con il dr Gianmichele Bosco, e nella stessa seduta si è completata la verifica delle domande e dei documenti

Secondo il ricorrente il comportamento della commissione è palesemente viziato.

Avendo omesso la commissione un adempimento preliminare obbligatorio, la occasione della sostituzione del segretario avrebbe dovuto indurre la ripetizione delle operazioni concorsuali al fine di eliminare ogni dubbio sulla legittimità comportamentale della stessa.

Si segnala il fatto che il segretario poi dimessosi non ha mai proceduto alla necessaria dichiarazione di inesistenza di incompatibilità e che per tale mancanza il TAR non può non dichiarare la nullità degli atti compiuti fino alla quarta seduta successivamente alla quale venne sostituito il segretario

Se vero quanto dichiarato dal ricorrente, mancherebbe la dichiarazione di incompatibilità del segretario dimessosi e, pertanto, tutti gli atti dallo stesso compiuti sono nulli. Né la sostituzione con altra persona e la dichiarazione di quest’ultimo valendo essa solo per gli atti dallo stesso compiuti, possono sanare gli atti da altri posti in essere.

E questo indipendentemente dalla sussistenza o meno della incompatibilità.

Ora ad una osservazione a distanza sembra inverosimile tale comportamento , in particolare per persone che sono state scelte per la loro altissima qualificazione ed esperienza.

Quale sarebbe questa qualificazione ed esperienza se saranno ritenute ricadenti le condizioni esposte nel ricorso e dichiarato nullo il concorso?

E chi pagherà i danni ai vincitori che si potrebbero vedere senza più riconosciuto il sacrosanto diritto al posto qualora il TAR annullasse il concorso?

Un bel guazzabuglio. Un momento difficile che viene demandato al TAR Calabria.

Ma non finiscono certamente qui le ragioni del ricorso.

….continua domani…..

Certe volte, incantati dalle stelle, dal bambinello, dai pastori, dal bue, dall’asinello e soprattutto dalla Madonna, passa in secondo piano, quasi dimentichiamo, la bellissima figura di San Giuseppe, lo sposo, il padre terreno di Gesù , quell’uomo che la nostra cultura cattolica ci ha indicato come unico ed insostituibile ma che proprio per la sua non invadenza, talvolta diventa solo una figura presepiale.

Ma non è così, lo sappiamo

Tra i tanti, lo sappiamo noi nati e cresciuti in quel di Catocastro; lo sanno quelli di Camoli che utilizzavano obbligatoriamente lungo la antica via Traianea che passava vicino alla chiesetta a LUI intitolata sulla collina di Camoli, edificata edificata nel 1728 per cura di Fortuna Carratelli.

Una chiesetta rupestre , piccola, modesta, quasi nascosta, sommessa come il santo alla quale venne titolata.

Bene.

Per quanto san Giuseppe sia sempre lì nel Presepe che senza di lui non sarebbe tale, questa chiesetta non ha mai, a memoria d’uomo, avuto il piacere di ospitare la natività.

Ma ecco il piccolo miracolo di un presepe che nasce 285 anni dopo la costruzione della chiesetta.

Un presepe voluto da Guido Pietro, Alessio Perri Altomare,   Michele Machì , con la collaborazione di Brusco Giancarlo, Guido Carla, Alessia Valentini , Sara Molinaro, per la scenografia ed i dipinti del pittore Nuccio Guido, per l’impianto luci esterne di Infante Amerigo , Michele Machì e Brusco Giancarlo.

Secondo la tradizione il Presepe sarà aperto per la Immacolata.

Sarà una occasione speciale perché contemporaneamente si potrà visitare la chiesetta stessa considerato che è' facilmente raggiungibile a piedi percorrendo un centinaio di metri lungo la via di Camoli, il cui selciato è stato qusi interamente ripreso dagli abitanti di Catocastro.

Una stradetta panoramica che offre l’incanto del sottostante Tirreno, degli scogli di isca, della Chiesa di san Francesco d’Assisi, del quartiere di Catocastro e per questi motivi regno di tanti pittori che vi trovano ispirazione.

Ancora più dopo , la Pasqua 2013 , con l'esposizione dei Sepolcri che ha visto una grandissima partecipazione dei cittadini, il Comitato , che ha a cuore le sorti della chiesetta di San Giuseppe , sono fortemente intenzionati a riportare " Vita " alla chiesetta .

All'interno , oltre la statua di S. Giuseppe , restaurata nel febbraio 2011 dall'artista Nuccio Guido , che si potrà ammirarla di com'era anticamente nei suoi colori originali che , negli anni erano stati modificati da qualche altro restauro , si possono ammirare anche dei dipinti e , un crocefisso ligneo.

Per ogni altra informazione : Comitato cell :   347-3402251; 347-8050863; 340-3842080.

Il comitato augura buone feste

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