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Redazione TirrenoNews

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Amantea. Ahimè, il maltempo non aiuta.

Se poi la buona volontà arriva solo dopo una troppo lunga attesa, le speranze sono poche.

La vecchia palma nel cortile della scuola A Manzoni è visibilmente incisa dall’attacco del Punteruolo Rosso, un attacco che ma mano ha fatto seccare i rami che sono diventati ormai tutti secchi.

Sopra, al suo culmine, non sappiamo cosa sia successo. Di certo non vediamo più il pennacchio verde delle foglie

Ed oggi 27 novembre, cinquantaquattro giorni dopo il nostro allarme, ecco che il comune interviene. Troppo tardi. Le foglie allora verdi ora sono tutte secche.

Due gli operai sulla motoscala (Prima foto).

Provano a cimare i rami ed verificare se la pianta abbia ancora segni di vita.

Ma arriva la pioggia e gli altri operai sono costretti a ripararsi sotto un balcone.

Alla fine anche quelli sulla motoscala devono scendere.

Diversi rami vengono portati via con il camion del comune per destinazione ignota.

Per terra i resi delle operazioni di taglio

Tra di loro quasi invisibili ,per terra ed ai piedi della palma, restano più di una decina bozzoli nei quali sono presenti le pupe che daranno vita ad un nuovo punteruolo rosso. Ve ne presentiamo una soltanto, ma abbiamo le foto di tutte le altre.

Forse si è trattato solo di fretta, o forse il personale comunale non sa nemmeno che cosa siano!

E per questo, non sapendo, non le hanno identificate e le hanno lasciate lì pronte a nuovi punteruoli che si impianteranno con ogni probabilità sulla pianta nei pressi, una palma che sembra ancora intatta.

Una palma che comunque doveva essere potata e trattata come suggeriscono gli esperti con il Reldan 22 miscelato al Confidor , magari ripetuto, in attesa dei Nematodi e delle trappole per punteruoli.

L’unica speranza è che chi di dovere legga questo articolo e disponga di conseguenza

L’altra, più piccola, è che domani magari non piova che gli operai ritornino sul luogo e calpestino i bozzoli distruggendo le pupe in essi presenti.

E speriamo comunque le foglie portate via siano bruciate e con esse bozzoli e pupe.

Il quadro confuso della politica amanteana offre spazi notevoli a chi vuole proporsi in modo innovativo.

E M5S è innovativo.

Lo è nel senso che non è mai esistito finora, non è stato mai al governo del paese.

Lo è nel senso che non porta alcuna delle responsabilità che portano coloro che hanno governato o che hanno permesso alla maggioranza di governare come è stato drammaticamente fatto.

Gli uomini di M5S, se neofiti della politica, non hanno, cioè, la responsabilità tipiche delle maggioranze di governo che hanno mal fatto e nemmeno quella delle minoranze che hanno troppo tollerato gli errori della maggioranza.

Ma lo è anche nel senso che se i suoi uomini potrebbero non avere la macchia del peccato originale dei vecchi partiti o delle aggregazioni di interesse quali sono state molte delle liste civiche locali.

Forse questa consapevolezza,o questa ricerca del nuovo movimentismo, colloca M5S sulla linea di partenza delle prossime amministrative proponendo, quale indice della innovatività, molte donne nella propria lista.

A cominciare dal capolista sindaco.

Una donna che non rappresenti gli interessi di una famiglia di potere, gli interessi di costruttori e proprietari terrieri che abbisognano di fare speculazioni, ma esclusivamente quelli della comunità amanteana.

E tra coloro che continuano ad incontrarsi quasi settimanalmente ci sono molte donne, alcune delle quali verosimilmente pronte a candidarsi.

E tra esse sembra che sia pronta una “super candidata” a sindaco.

Una donna capace di attrarre il voto delle donne anche al di là del M5S.

Non siamo autorizzati al momento a farne il nome.

Ma è davvero pronta e capace di assumere questo grave ruolo.

Certo avrà bisogno di consiglieri capaci di trovare soluzioni ai gravissimi problemi di questa città che rischia di soccombere se non muove in direzione opposta a quella seguita finora. Un percorso arduo e difficile tanto più per le forti reazioni che i poteri costituiti dalle lobby di interesse frapporranno a chiunque non sia dei loro.

Peraltro come dichiarato durante la recente conferenza stampa l’avvocato Politano intende candidarsi alle elezioni regionali e quindi non sarà concorrente di alcuno ad Amantea

Il Consiglio Superiore della magistratura ha disposto la pubblicazione delle sedi e dei posti vacanti i per i trasferimenti dei giudici di pace in situazione di incompatibilità

In sostanza il D.Lgs. n. 155/2012 ha previsto la soppressione di 31 Tribunali e Procure della Repubblica (30 a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 237 del 2013) ed il loro accorpamento ad altro analogo ufficio giudiziario.

In conseguenza si pone anche il problema di trasferire i giudici di pace che in conseguenza di ciò vengono a trovarsi in condizioni di incompatibilità.

Come noto l'art. 3 del D.Lgs. n. 156 del 2012 ha previsto, al comma 2, che "gli enti locali, anche consorziati tra loro, potevano richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace di cui è proposta la soppressione, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi ".

Il termine è scaduto il 29 aprile 2013 e da tale ultima data è decorso il termine per l'emanazione del decreto contenente le modifiche delle sedi del giudice di pace.

Dal 13 settembre 2013 sono divenute operative le disposizioni di cui al D.Lgs. n. 155/2012 relative alla soppressione di 30 Tribunali ed il loro accorpamento ad analogo ufficio giudiziario.

Ciò ha determinato una situazione di incompatibilità per quei giudici di pace avvocati che hanno esercitato la professione forense, in modo stabile e continuativo, in un determinato circondario di Tribunale ora soppresso ed accorpato al Tribunale nel cui ambito territoriale svolgono le funzioni onorarie, e viceversa.

Pertanto, il Consiglio ha invitato i giudici di pace in servizio - in situazione di incompatibilità a causa dell'avvenuta soppressione ed accorpamento dei Tribunali di cui al D.Lgs. n. 155/2012 - a rimuovere le situazioni di incompatibilità attraverso l'eliminazione della causa che ad esse ha dato o mediante la presentazione di domanda di trasferimento per i posti vacanti di seguito, nei termini e secondo le modalità dal Consiglio indicati.

Ecco le sedi verso le quali è possibile chiedere il trasferimento, in Calabria:

DISTRETTO DI CATANZARO

Circondario di Castrovillari –

Ufficio del giudice di pace di CAMPANA 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di CARIATI 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di CASSANO ALLO JONIO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di CORIGLIANO CALABRO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di ROSSANO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di SAN SOSTI 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di SPEZZANO ALBANESE 1 posto

Circondario di Cosenza

- Ufficio del giudice di pace di ACRI 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di COSENZA 1posto

- Ufficio del giudice di pace di MONTALTO UFFUGO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di ROGLIANO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di SAN MARCO ARGENTANO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di SPEZZANO DELLA SILA 1 posto

Circondario di Paola

- Ufficio del giudice di pace di BELVEDERE MARITTIMO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di PAOLA 2 posti

- Ufficio del giudice di pace di SCALEA 1 posto

Circondario di Vibo Valentia

- Ufficio del giudice di pace di NICOTERA 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di VIBO VALENTIA 1 posto

Circondario di Crotone

- Ufficio del giudice di pace di CIRO' 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di CROTONE 1posto

Circondario di Lamezia Terme

- Ufficio del giudice di pace di LAMEZIA TERME 3 posti

Circondario di Catanzaro

- Ufficio del giudice di pace di BORGIA 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di CATANZARO 3 posti

- Ufficio del giudice di pace di CHIARAVALLE CENTRALE 3 posti

DISTRETTO DI REGGIO CALABRIA

Circondario di Locri

- Ufficio del giudice di pace di BIANCO 2 posti

- Ufficio del giudice di pace di CAULONIA 2 posti

- Ufficio del giudice di pace di LOCRI 3 posti

- Ufficio del giudice di pace di STILO 1 posto

Circondario di Palmi

- Ufficio del giudice di pace di CINQUEFRONDI 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di LAUREANA DI BORRELLO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di OPPIDO MAMERTINA 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di PALMI 2 posti

- Ufficio del giudice di pace di SINOPOLI 1 posto

Circondario di Reggio Calabria

- Ufficio del giudice di pace di REGGIO CALABRIA 18 posti

Praticamente restano gli uffici di Giudice di pace di CAMPANA , di CARIATI, di CASSANO ALLO JONIO,di CORIGLIANO CALABRO, di ROSSANO, di SAN SOSTI ,di SPEZZANO ALBANESE, di ACRI, di COSENZA,di MONTALTO UFFUGO, di ROGLIANO, di SAN MARCO ARGENTANO, di SPEZZANO DELLA SILA , di BELVEDERE MARITTIMO, di PAOLA, di SCALEA, di NICOTERA, di VIBO VALENTIA, di CIRO', di CROTONE, di LAMEZIA TERME, di BORGIA, di CATANZARO, di CHIARAVALLE CENTRALE, di BIANCO, di CAULONIA, di LOCRI, di STILO, di CINQUEFRONDI,di LAUREANA DI BORRELLO,di OPPIDO MAMERTINA, di PALMI , di SINOPOLI , di REGGIO CALABRIA.

Restano 34 sedi tra cui comuni anche piccolissimi come Campana 1916 abitanti,San Sosti 2169 abitanti, Borgia 7521 abitanti, Belvedere marittimo con 9292 abitanti, Bianco con 4212 abitanti, Caulonia con 7060 abitanti, Stilo con 2654 abitanti, Cinquefrondi con 6453 abitanti, eccetera.

Pochissime le vecchie sedi che chiuderanno solo perché i comuni non hanno fatto domanda.

Tra questi Amantea che pure ha una sede specifica.

Chi dobbiamo ringraziare se Amantea perde questo ultimo ufficio statale?

Perché nemmeno gli avvocati protestano?

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