Redazione TirrenoNews
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Amantea : Guardia Costiera soccorre due giovani diportisti alla deriva
Domenica, 01 Dicembre 2013 15:16 Pubblicato in CronacaQuando si decide di andare per mare non si può sottovalutare il bollettino delle condizioni di mare ed atmosferiche.
Tanto più quando si ha una barchetta di 4,5 metri.
E così due giovani diportisti sono usciti dal porto di Amantea e si sono trovati in difficoltà
Erano a circa un miglio dalla costa del comune di Longobardi quando subivano un'improvvisa avaria al motore rimanendo alla deriva.
Il mare era mosso ed il vento teso, con improvvise raffiche, che li ha spinti inesorabilmente verso il largo.
Allora il 1530.
Un SOS raccolto dalla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia che a sua volta ha interessato l'Autorità Marittima competente su quel territorio, ossia l'Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro.
E’ subito partita la motovedetta CP851 che ha individuato i due giovani diportisti lontani dalpunto di richiesta di soccorso.
Impauriti, come ovvio, ma in buona salute.
Sono stati trasbordati sulla motovedetta CP851 e da questa condotti nel vicino approdo di San Lucido, dove sono giunti sani e salvi all’una e mezza circa di stamattina.
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1.183.598,69 i debiti fuori bilancio approvati stasera dal consiglio comunale.
Mica poco!
Tra le 39 voci fanno impressione però, non soltanto le spese per legali, che sono sempre altissime( Barba Gregorio 12.931,46; Filice Giuseppe 21.362,08; Ferrari Vincenzo , G. N. 25.348,19; Adamo Vincenzo 28.783, 36; Iaconetti Antonio 6.425,24, s&eo) quanto le somme da pagare a Mauri Vittoria per il PIP, giusta sentenza della Cassazione.
Si tratta di due somme una di ,sole, 186.163,32, e l’altra, di sole, 736.014,76.
Parliamo, cioè , di 922.178,08 euro.
Si tratta di somme dovute- ha detto l’amministrazione comunale- comecchè discendenti da una sentenza nientemeno che della cassazione
Ricordiamo che la vicenda aveva già avuto un primo esito con la sentenza della corte d’appello n 1153 del 2010 che aveva condannato il comune al pagamento della somma di euro 736.014,76 oltre interessi.
Il comune era stato difeso dall’avvocato Ferruccio Fedele del Foro di Paola.
Il comune invece ritenne di resistere ed adottò la delibera n 122 dell’11 febbraio 2011, con la presenza della segretaria Cinzia Sandulli, il parere tecnico favorevole del dr Aloe Mario, la volontà politica espressa dall’allora sindaco Francesco Tonnara e dagli assessori Cappelli, Ruggiero, Vadacchino, Tempo, Carratelli e Suriano( era assente Mazzei).
Ritenne, infatti, il comune “ che il giudizio della ( Corte di Appello ndr) non è condiviso sia per quanto concerne l’interpretazione della disciplina normativa regolante la materuia e che il quantum determinato tenendo conto anche dello stato deui luoghi alla data dei provvedikmenti espropriativi” ( sic? Ndr)
Si decise di incaricare gli avvocati Manzi Luigi eAndrea reggio D’Aci , entrambi del foro di Rom.
Ma, ed ahimè, il comune è stato condannato al pagamento.
Per fortuna che il comune è riuscito miracolosamente a trovare nelle pieghe del bilancio del 2013 ( a 30 giorni dalla chiusura dell’anno) la bella somma di 893.337,68 euro che serviranno per pagare più dei 4 quinti di tutto il debito
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Consiglio Amantea. Sorpresa: si spacca la minoranza e si consolida la maggioranza
Sabato, 30 Novembre 2013 19:46 Pubblicato in PoliticaTante le “nuove” del consiglio comunale.
Tra le altre la assenza di Tonino Carratelli e Mario Pizzino , nella maggioranza, e di GB Morelli nella minoranza.
Ma, se di sorprese è “simpatico” parlare, la vera sorpresa della seduta del consiglio comunale di stasera 30 novembre è certamente la nuova posizione del decano degli assessori Giuseppe “ peppino” Nesi.
Non si era mai visto in questi ultimi anni il consigliere Nesi alzare la mano per votare come la maggioranza.
Né in verità si era visto la querelle tra Nesi e Rubino, con parole che per fortuna sono state lasciate scorrere sulla pelle , ma che ad un certo punto stavano per creare qualche problema ben maggiore
Ed ancora più rara è stata la pregnanza dell’intervento di Nesi sul mancato inserimento tra i debiti fuori bilancio delle parcelle della causa sostenuta da tutti i componenti di una delle vecchie commissioni edilizie, la cui difesa venne affidata all’avvocato Gregorio Barba e che si concluse con la assoluzione piena e totale di tutti i componenti la commissione.
Ora- è il senso della perorazione del consigliere Nesi- si tratta di persone che sono state nominate dal comune e che operavano nell’interesse del comune stesso.
Da qui l’obbligo “morale” dell’ente nel sostenere le spese legali visto la assoluzione dei componenti la commissione, tanto più che i componenti della commissione operavano gratuitamente.
Peraltro- questo ha sostenuto il consigliere Nesi- la vicenda era stata già discussa e si era moralmente assunto l’impegno di trovare una soluzione
Diversa la posizione della maggioranza che ha richiamato il parere contrario del ministero dell’Interno.
Difficile a tal punto ipotizzare se la questione troverà una soluzione che non sia giudiziale.
Ed altrettanto difficile è ipotizzare se la distinta posizione del consigliere Nesi avrà un seguito che muova verso la sua partecipazione alle prossime consultazioni elettorali.
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