Amantea e il Distretto corrono il terribile rischio che il locale Poliambulatorio perda anche il laboratorio di analisi cliniche.
Una perdita inaccettabile, che mette in discussione il diritto alla salute degli amanteani e dei cittadini del comprensorio.
Continuerebbe, così, la spoliazione del nostro Poliambulatorio; un tempo tra i più qualificati in Calabria, e nell’ultimo periodo area di saccheggio persino di mobilia e di attrezzatura.
Sembrerebbe, addirittura, che si stia ipotizzando che Amantea resti un semplice punto di prelievo, mentre le analisi sarebbero poi eseguite a Paola se non addirittura a Cetraro.
E così, preoccupati per la gente ed in particolare per gli ammalati del nostro comprensorio, abbiamo deciso di dare il segno della nostra vigilanza
Assumiamo, con questo gesto simbolico, l’impegno non solo a tutelare i diritti degli amanteani e dei cittadini dei comuni di Aiello, Cleto, Serra d’Aiello, San Pietro, Lago, Belmonte , Longobardi e Fiumefreddo, ma anche di operare per accrescerli, cominciando ad allineare i tempi di evasione delle richieste di visite specialistiche a quelli minimi della Calabria, quale affermazione della universalità e costituzionalità del rispetto, da parte dell’Asp cosentina, dei diritti degli ammalati.
Con questa consapevole presa di posizione vogliamo dire basta a questa condizione di Amantea “cenerentola” della sanità regionale.
La nostra attenzione sarà costantemente posta alla tutela di Amantea e del suo hinterland, al personale del Poliambulatorio al quale riconosciamo professionalità, impegno e spirito di sacrificio e alle organizzazioni sindacali.
Ringraziamo quanti stamattina, durante il tempo del nostro presidio simbolico, ci sono stati vicini e ci hanno dichiarato la propria disponibilità a concorrere fattivamente, anche e se necessario, a forti azioni di protesta.
A nessuno è consentito di scherzare sulla sanità e sulla salute dei calabresi e degli amanteani in primis
Riceviamo e pubblichiamo:
“Questa mattina, come candidata a sindaco per la lista Rosa Arcobaleno, mi sono recata presso la Caserma dei Carabinieri di Amantea per presentare querela contro ignoti che nella tarda serata di ieri 17 maggio hanno apposto, sui manifesti elettorali della Lista Arcobaleno e sui manifesti miei personali, scritte infamanti e lesive della mia onorabilità e del mio nome.
La campagna elettorale che mi sta vedendo protagonista è stata improntata, per quanto mi riguarda, sul rispetto e sulla correttezza.
Scendere a determinati livelli disonora non solo le persone coinvolte, ma soprattutto i cittadini.
Chi agisce diffamando pubblicamente l’avversario esprime la mancanza di argomentazioni e di idee, chi fa campagna elettorale denigrando l’avversario senza proporre niente di concreto da realizzare non è degno di essere preferito dagli elettori.
Mi auguro che le Forze dell’Ordine, che ringrazio, possano presto fare chiarezza sull’accaduto.”
Durante la campagna elettorale si ascolta la gente molto più di quanto non si fa normalmente.
Non solo ma nello stesso periodo la gente esprime più facilmente i suoi problemi perchè se ne trovi soluzione.
Uno di questo è il traffico dei TIR sulla SS18.
Un problema, questo, sentito molto ad Amantea che è attraversata dalla statale proprio nel centro abitato.
Tre, almeno, gli aspetti segnalati.
Il primo è l’inquinamento acustico, il secondo è l’inquinamento atmosferico da polveri sottili, il terzo è la pericolosità di autocarri pesanti come i TIR che viaggiano dal nord verso il sud e viceversa.
In particolare, poi, quando i TIR viaggiano in gruppo e diventano veri e propri treni peraltro insuperabili.
Un tempo il comune di Amantea emanò una ordinanza che ne vietava l’uso ed il divieto venne fatto rispettare.
Ora pur essendo ancora vigente detta ordinanza nessuno la fa rispettare.
Non solo ma mai nessuna indagine ufficiale( salvo una del comune di Amantea) sull’ inquinamento acustico venne effettuata dagli organi tecnici competenti
E tantomeno sono stati mai effettuate indagini sull’inquinamento atmosferico da polveri sottili ed altri inquinanti.
L’uso, ancora, della SS18 da parte dei TIR induce un forte consumo del manto stradale che diventa più facilmente intransitabile e produce forte rumore e finanzio vibrazioni
I semafori infine sono un altro problema. I grossi automezzi sono costretti a fermarsi provocando forte rumore.
E similmente producono rumore quando ripartono.
Le ultime amministrazioni si sono totalmente dimenticate di questo problema ( e non solo) arrivando addirittura a proporre i photored di notte, all’insegna di tutto pur di fare soldi.
Un cambiamento di linea quindi si impone. O via i TIR come riteniamo od almeno la valutazione tecnica dei danni alla salute che essi producono .Continuare a sottovalutare il problema è sciocco! Molto sciocco!