
Uno dei nostri più attenti utenti( amici?) ci solleva il problema del mistero dei cassonetti aperti come infernali bocche spalancate pronte ad inghiottire le buste dei rifiuti. Ecco la sua lettera aperta: “Mistero.
Dal vocabolario, verità che supera la misura della ragione umana.
Fenomeno, avvenimento che non si può spiegare.
Ebbene si. Non riusciamo a trovare una spiegazione, un motivo, una ragione per il quale i cassonetti dei rifiuti vengono lasciati aperti, e tenuti aperti con i più rudimentali mezzi: pezzi di legno, cassette di frutta, aste di ferro. Impossibile non vederli sono dappertutto, sulla SS 18 nel centro cittadino, nella periferia, anche ricoperti da locandine pubblicitarie abusive. Una vera arte!
Ci eravamo occupati di questo fenomeno anni addietro, ma siamo costretti a ridarne notizia ancora oggi, purtroppo! Le ipotesi che avevamo avanzato erano tante. La più attendibile era quella della pigrizia nel premere il pedale…che immaginiamo richiede uno sforzo immane!!
Poi se ti fermi qualche mezz’ora ti rendi conto delle abitudini di alcuni cittadini.
C’è chi lancia i sacchetti direttamente mentre guida il motorino o la bicicletta o chi li lancia dal finestrino della propria auto.
Mentre se ti fermi qualche ora in più è possibile anche notare chi lascia elettrodomestici, televisori, mobili ecc. senza chiamare la ditta incaricata.
Ma ironicamente, chi è che lascia i cassonetti aperti: I servizi segreti, gli ufo? Non ci è dato saperlo.
Resta il fatto che quando piove la fuoriuscita di percolato è inevitabile lasciando per terra quella orrenda e nauseabonda macchia nera.
Una volta a notare ciò era l’operatore ecologico del comune, oggi, dicono che ci sono 120 telecamere, alcune a pochi metri dai cassonetti, ma non sappiamo se funzionanti o meno. Anche questo resta avvolto nel mistero!
Amantea non merita questo biglietto da visita, questi comportamenti incivili ai giorni nostri sono inaccettabili. Eppure l’informazione è arrivata in tutte le case. Abbiamo la televisione, internet, le parabole satellitari non si contano. Ma per vedere cosa?. A cosa servono?.”
Ecco risolto il mistero:
Il numero dei cassonetti ad Amantea è insufficiente a fronte alle esigenze superiori ad ½ giorni. Questo comporta che i cassonetti vengono lasciati a terra e la loro raccolta deve avvenire a mano e tra mille difficoltà. Da qui la pessima abitudine ( un disperato tentativo…) di qualche addetto alla raccolta a lasciare aperti i cassonetti per indurre gli utenti ad usarli ed a non gettare le buste per terra.
Quanto al percolato questo è da sempre un limite dei cassonetti. Per risolvere il problema basta togliere i cassonetti( raccolta porta a porta)
L’unico mistero eternamente irrisolvibile è quello di sapere a che cosa servono le telecamere visto che non “telecamerano” un bel niente. Ma questa è un’altra storia!
Nessun problema, però, fra poco partirà la raccolta porta a porta e l’immagine di Amantea sarà diversa!
Convocato il consiglio comunale per il 10 giugno, ore 1830, in prima convocazione e per il giorno 11 giugno, ore 19.30, in seconda convocazione.
Ecco i punti all’ODG:
Esame delle condizioni di eleggibilità e di compatibilità degli eletti per il mandato amministrativo 2014-2019.
Giuramento del sindaco
Elezione del presidente del consiglio comunale
Comunicazione da pare del sindaco delle avvenute nomine dei componenti della giunta del Vicesindaco
Nomina della commissione elettorale comunale
Si preannuncia battaglia.
I primi problemi discendono dall’Art. 63 il quale dispone che “non può ricoprire la carica di sindaco o consigliere comunale, che, avendo un debito liquido ed esigibile, verso il comune è stato legalmente messo in mora ovvero, avendo un debito liquido ed esigibile per imposte, tasse e tributi nei riguardi di detti enti, abbia ricevuto invano notificazione dell'avviso di cui all'articolo 46 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, od anche chi, nel corso del mandato, viene a trovarsi in una condizione di ineleggibilità prevista nei precedenti articoli”.
Potrebbe non rinvenirsi alcun politico debitore del comune legalmente in mora, ma non si può escludere che direttamente od indirettamente possano esservi quali “semplici” debitori verso l’ente comune con emergente possibile discredito personale.
Ma si tratta di una mera valutazione sociale non incidente sullo status di sindaco o consigliere.
A tutti i consiglieri comunque verrà richiesto di prestare apposita dichiarazione di responsabilità
Di tutt’altro spessore, invece, la vicenda, già emersa come la precedente durante la campagna elettorale, relativa alla ineleggibilità del sindaco per quanto all’art 61 del Tuel laddove dispone che non può essere eletto alla carica di sindaco chi ha ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado che coprano nelle rispettive amministrazioni il posto di segretario comunale,e tanto ancor più con relazione all’art 107 ed alle funzioni e responsabilità della dirigenza che si fonda sul principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politico- amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
La vicenda, in buona sostanza, è relativa alla presenza del padre del sindaco che al momento è non solo responsabile del settore finanziario comunale ma anche vicesegretario.
Due probabilmente le posizioni in campo.
La prima orientata verso la totale insussistenza di condizioni di ineleggibilità del sindaco Sabatino atteso che si tratta della posizione di VICE segretario e non di segretario.
Al contrario la seconda è sostenuta da quanto all’art 75 dello Statuto il cui secondo comma stabilisce la stretta ed automatica collaborazione del Vicesegretario Generale con il Segretario Generale nello svolgimento delle sue funzioni organizzative e la automatica e diretta sostituzione in ogni caso di assenza o impedimento.
Questa seconda parte sosterrà pertanto che le funzioni parziali da parte della dottoressa Mercuri comportano l’automatico subentro nelle competenze segretariali del genitore del sindaco.
Probabile l’emersione di due contrastanti pareri che potranno dar luogo e due voti , l’uno favorevole e l’altro contrario, con vittoria del primo ( sostenuto dalla maggioranza) sul secondo(sostenuto dalla minoranza) e successivo ricorso al parere dei Giudici.
Nelle more od in subordine alla pronuncia giudiziale, sembra sia intenzione della minoranza sollecitare l’intervento del Prefetto e tramite questi del Ministero
Un intervento che potrebbe portare una parola di chiarezza ed essere solutivo di una querelle solo apparentemente locale.
Reggio C. La notizia che 1 giovane su 3 sarebbe disponibile a violare la legge in fondo non sorprende.
Né sorprende che il 40% dei ragazzi rimane quantomeno indifferente al fenomeno della 'ndrangheta.
Sono alcuni dei risultati di un questionario (articolato in 13 domande e che ha fornito una base di analisi alquanto articolata) realizzato nel maggio scorso negli istituti superiori Piria, Panella, Boccioni, Frangipane, Righi e Conservatorio di musica, da Sos Impresa, associazione antiracket ed usura facente parte del sistema Confesercenti, con il contributo della Provincia di Reggio Calabria.
Scrive la associazione in una nota (introvabile) «Perplessità dalle risposte dei ragazzi alla domanda "la legge va rispettata in generale ma qualche volta è ammesso trasgredirla".
Per il 12,1% è ammesso trasgr
edirla di molto;
abbastanza per il 21,2% degli intervistati;
"Poco" anche per il 33,2%.
Solo per il 30,5% la legge va in ogni caso rispettata.
Come non essere d‘accordo su tale perplessità?
Quello sul quale non ci trovia
mo per nulla d’accordo è la conclusione di SOS IMPRESA la quale assume che i dati la dicono lunga “ sulla necessità da parte delle istituzioni culturali, in primis la scuola, ad un lavoro ancora più incisivo”.
Quasi che il rispetto della legge sia un fatto esclusivamente culturale!
Le perplessità diventano inquietudine quando si legge che alla domanda "la legge va rispettata soltanto quando la si ritiene giusta" le risposte sono state:
-"molto d'accordo ", il 19,3%;
-"abbastanza d'accordo " per il 21%.
In sostanza oltre il 40% degli stude
nti reggini sarebbero pronti a trasgredire la legge nel caso in cui non la ritengano giusta.
E si insiste da parte di SOS IM
PRESA ad un substrato culturale in cui vivono gli studenti interrogati e che li porta poi a pensare di rispettare la legge solo nel caso in cui, secondo un parere assolutamente soggettivo e distorto, la stessa soddisfa le proprie personali aspettative di giustizia.
Eppure un’altra parte del questionario i
ndirizza almeno ad una seconda lettura.
Per esempio per quanto riguarda il grado di fiducia nell'o
perato delle forze dell'ordine e della magistratura nel contrasto ai fenomeni criminali e mafiosi, l risposte sono state:
un grado di fiducia nulla per il 20,1% ;
poca fiducia per il 14,1%
Ci sembra di leggere cioè da un lato una scarsissima fiducia nella volontà-capacità dello Stato di pretendere il rispetto della legge, ma dall’altro anche la consapevolezza che nessuno li perseguirà se non rispetteranno la legge.
Una posizione sulla quale riflettere anche in considerazione che
il 22% degli intervistati dice che la ‘ndrangheta esiste ma che sono problemi che esistono ma che non riguardano la propria persona e la propria famiglia;
il 19,9% risponde che sono problemi che esistono ma che televisione e giornali esagerano per fare audience
Amantea è davvero lontana da Reggio ?