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Il mio amico Alfonso Frangione( quello che con Pasquale Veltri pulisce il sottopasso che permette di accedere alla spiaggia di Catocastro, quello che con la moglie Patrizia pulisce la stessa spiaggia, quello che dipinge le strisce bianche per far meglio parcheggiare, eccetera) ha letto della questione Campora , cioè della “pretesa” dei camporesi di avere una rappresentatività equilibrata alla popolazione , al territorio, ai bisogni, agli interessi ed interviene dalla “sua” Roma.

“Leggo su vari giornali on-line e/o cartacei di questo grosso problema riguardante gli assessori che dovrebbero essere proporzionalmente ripartiti tra Amantea e Campora S. Giovanni.

Mi pare di aver letto esclusivamente di commenti critici, ma possono essermene sfuggiti altri di parere diverso, riguardo la scelta che è stata effettuata e che penalizzerebbe Campora.

Premetto che è sicuramente un mio limite, forse perché vivo in città, il non capire questo problema. Amantea è una.

Un Comune. Con questa auspicata sorta di "manuale Cencelli" non se ne uscirebbe più e anche altre frazioni, quartieri, ecc. - io credo - avrebbero diritto a loro rappresentanti.

A Catocastro, per esempio, si vede un vigile o un netturbino (direi ogni morte di Papa) in casi particolari tipo la processione dei "varetti", (nei vicoli mai visto un netturbino), la gente va contromano pur senza avere lì casa, il degrado della cosa pubblica (pure della privata in verità) è vergognoso, il ponte sul fiume mi dicono che è pericolante (infatti sono stati tolti i "cassoni per la monnezza" per non far salire sul ponte il relativo camion), l'importante strada raccordo per la statale verso Paola (sotto la chiesetta di San Giuseppe) è franata e ovviamente lasciata lì "morta ammazzata" e mi fermo qui per non tediare l'incauto lettore.

Allora che dovremmo fare noi catocastresi?

Dovremmo chiedere che ci sia un assessore di Catocastro che tuteli maggiormente il nostro quartiere?

Non credo debbano andare così le cose, sarebbe bieco campanilismo. Io credo che tutto ciò che dobbiamo pretendere è che le persone designate in qualità di Assessori (e non solo) lavorino bene nell'interesse di tutti i cittadini facenti parte del Comune di Amantea; poi se 'sti Assessori sono tutti di Colongi o di Camoli o di Cannavina non è la "conditio sine qua non".

Facciamo tutti il tifo per Amantea tutta.

E vigiliamo.

E collaboriamo.

Ciao. Alfonso Frangione.”

NdR .Ci permetterà Alfonso di cogliere alcuni aspetti della sua nota.

  1. Campora ha paura di finire come Catocastro ed è per questo che pretende una maggiore rappresentatività.
  2. Il buonismo di papa Francesco( che a Roma arriva evidentemente prima e meglio) si nota evidente nella invocata speranza che “sti assesori” lavorino bene. ( evidentemente non lo hanno fatto se da Catocastro non passa mai un vigile se non scendendo dal comune e mai uno spazzino nemmeno scendendo dal comune). La foto del centro storico è recente
  3. L’invito a vigilare è accoglibile ed è esattamente quello che stanno facendo i camporesi pretendendo assessori prossimi ai loro problemi ed interessi

Auguri Catocastro! Ah, i Catocastresi possono comunque sempre rivolgersi a coloro che hanno votato!

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Una sintesi del discorso alla città in occasione delle celebrazioni dei festeggiamenti di Sant’Antonio.

“C’è chi ruba, distrugge e divora i beni dei poveri! “

“Chiediamo a Sant’Antonio di convertirli e di fermare la spirale della corruzione pacificamente accettata”.

Le famiglie e le imprese “spogliate da quelli che S. Antonio chiamava la gente maledetta dagli usurai”.

La corruzione dilagante, l’illegalità “che rischia di diventare la trama della convivenza civile della nostra città”.

“La parola di S. Antonio risuoni forte in particolar modo contro gli usurai e gli strozzini, che coperti dalla criminalità organizzata, ancora mietono vittime che restano silenziose e prive di aiuto. Senza parlare della corruzione che dilaga”.

“Se seguiamo il Vangelo che impone l’attenzione verso i poveri, gli ultimi e i bisognosi, allora la speranza può rinascere, perché il cristiano, come Sant’Antonio, sa di avere in custodia tutti i suoi fratelli”.

“Dietro le vittime dell’usura vediamo chi, duro e inflessibile persevera nel male e non si piega di fronte a Dio”.

“Riconciliamoci, cerchiamo di stringere e unire le forze perché nella nostra città cresca e maturi quell’impegno concreto e reale verso il bene comune.”

Il senso autentico della devozione al Santo di Padova “ ci invita a rimetterci a seguire la via sicurissima del Vangelo, dove giustizia e pace si baciano e amore e misericordia si incontrano”.

“Resta per noi la regola migliore, la via più santa, il mezzo più sicuro per la vera giustizia, perché porta con se la parola rivoluzionaria del perdono”.

Infine “sostegno e gratitudine alle forze dell’Ordine per il loro lavoro”.

“Questi i temi toccati dal Vescovo di Lamezia nel suo discorso alla città, ribadendo

Questa la preghiera del Vescovo di Lamezia Terme, Monsignor Luigi Antonio Cantafora, al termine della processione di Sant’Antonio di Padova, che ha concluso i festeggiamenti in onore del compatrono della città di Lamezia Terme.

Le foto sono relative ai festeggiamenti di Sant’Antonio di Amantea.

Le oranti

La banda

Le autorità

Il popolo

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del MoVimento 5 Stelle di Amantea

“Il MoVimento 5 Stelle di Amantea manifesta forte preoccupazione e sdegno politico pieno per i primi atti compiuti dall'Amministrazione comunale sin dal primo consiglio tenutosi nella giornata di ieri.

Dinanzi alla questione di ineleggibilità del neo-Sindaco di Amantea, presentata dalla Consigliera del Movimento 5 Stelle, Francesca Menichino, per gravi violazioni amministrative del TUEL, in ragione del ruolo del padre, Dott. Giuseppe Sabatino, quale Responsabile del Settore Finanziario nonché Vice-Segretario Comunale, le cui funzioni concretamente esercitate possono ricondurlo al ruolo di Segretario Comunale, avendo potuto effettuare dalla sua postazione con atti ed azioni un'eventuale "indebita influenza sulla libera manifestazione della volontà dell'elettore" durante la campagna elettorale e sul cui merito abbiamo presentato contestualmente apposito approfondimento di indagine al Prefetto di Cosenza nonché agli Uffici competenti del Comune di Amantea, il Sindaco di Amantea, Monica Sabatino, già indifferente ai problemi etici e morali afferenti a questa peculiare situazione, nella giornata di ieri derubrica il tutto a meri "cavilli giuridici", non rendendosi conto della gravità della questione posta o più presumibilmente considerandosi legibus solutus ovvero non sottoposta ai dettami di legge che avrebbero, al contrario, dovuta indurla ad impiegare maggiore cautela istituzionale e certamente dal punto di vista argomentativo.

L'istanza proposta, in definitiva, è stata rigettata dai Consiglieri di maggioranza che prevedibilmente si sono espressi a favore dell'eleggibilità del Sindaco ma l'aspetto alquanto singolare è che il Sindaco stesso ha votato in prima persona sull'istanza non rendendosi conto in quel frangente di star compiendo una violazione amministrativa del TUEL, art. 78, comma 2, che recita: "Gli amministratori (tra cui i Sindaci) devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado".

Quello che altresì impressiona è la scarsa cautela mostrata anche dal Segretario Comunale che è apparsa quasi quale difensore d'ufficio del sindaco Sabatino e la cui riflessione giuridica a parer nostro alquanto fragile è stata seguita da un applauso scrosciante che l'ha messa in evidente imbarazzo.

Sarebbe stato forse più prudente rimettere di sua iniziativa la questione al Prefetto e non solo dietro richiesta della consigliera Menichino, che tra l'altro si è trovata a dover insistere per ottenere una trasmissione di atti cui- è nostro avviso- doveva procedersi d'ufficio.

Per dovere di cronaca si è registrata la posizione unanime dell'intera minoranza, espressa con istanze distinte ma vertenti sullo stesso punto ovvero l'ineleggibilità del Sindaco Monica Sabatino per le stesse ragioni suesposte, che si è poi concretizzata nel voto contrario di tutti e 5 i consiglieri di opposizione.

Il Movimento 5 Stelle di Amantea coglie l'occasione per ribadire quanto già stanno facendo a livello nazionale i nostri deputati e senatori in sede parlamentare ovvero far fronte comune con le altre componenti e con i singoli nelle istituzioni per condurre insieme sacrosante battaglie di legalità e giustizia.

Alla questione di cui sopra si aggiunga l'ulteriore istanza presentata in data 6 giugno 2014 dalla stessa Consigliera M5S, Francesca Menichino, affinché il Sindaco provvedesse a concedere a favore della cittadinanza la diretta streaming della seduta valorizzando sin dalle prime battute i principi dell'integrale trasparenza e massima circolazione dell'informazione relativamente alle azioni amministrative assunte, offrendo come M5S la disponibilità di esperti informatici che gratuitamente avrebbero potuto provvedere all'effettuazione del tutto, nel rispetto integrale del diritto alla privacy dell'eventuale pubblico presente che in nessun caso sarebbe stato inquadrato dalla telecamera.

Il vergognoso diniego opposto dal Sindaco alla diretta streaming ammantato di mero formalismo giuridico palesa una realtà di fondo quale l'evidente assenza di volontà politica che poteva portare agevolmente a superare le ragioni che ha adottato a motivo del rifiuto delle riprese, della trasmissione e registrazione della seduta di consiglio, preoccupata probabilmente che emergessero su vasta scala le problematiche etiche e giuridiche sul suo conto nonché le prime forti fibrillazioni che si sono riscontrate in seno al Consiglio, seppur espresse negli interventi di taluni consiglieri di maggioranza con toni conciliativi ma dalla sostanza politica già ampiamente intellegibile. In tutta Italia, nel caso di Comuni, Province e Regioni, la diretta streaming è ormai un fatto assodato da tempo.

Il neo-sindaco di Amantea ha spiegato invece che la cittadinanza di Amantea e Campora, oltre a molte altre cose, non potrà avere neanche la diretta streaming. Non si ha di sicuro sulle questioni suesposte come Movimento 5 Stelle la certezza giuridica di essere dalla parte della ragione ma stiamo cercando di far capire di star compiendo ogni atto di sindacato ispettivo affinché tutti ed anche dunque chi ha votato in buona fede la maggioranza odierna possa ponderare la propria scelta, in senso confermativo o di revoca del proprio consenso qualora si scoprano vicende ed atti occorsi durante la campagna elettorale.

Al momento ci limitiamo a questo non azzardando ipotesi che arrivino a tratteggiare uno scenario nel quale si possa ritenere inequivocabile che il voto sia stato inquinato pesantemente da "certi ambienti" e da azioni che hanno potuto comportare la commissione di reati penali.

Nella riunione prossima del M5S Amantea verranno decise le ulteriori azioni da compiere quali:

1) il ricorso da presentare al Tribunale territorialmente competente in merito all'ineleggibilità di Monica Sabatino ed all'incompatibilità del padre, Giuseppe Sabatino, nel ruolo di Vice-Segretario Comunale e Responsabile Settore Finanziario;

2) l'istanza da presentare all'Autorità Garante affinché anche Amantea possa avere la diretta streaming delle sedute dei lavori del Consiglio Comunale, nonché iniziative di piazza quali volantinaggio informativo su tali aspetti e raccolta firme tra i cittadini.

Si va avanti con il sorriso sulle labbra e il coraggio di voler ardentemente contribuire a formare alto senso civico e vigilanza democratica collettiva.

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