
Un abisso di schede bianche e nulle. Si tratta di ben 604 schede bianche e di ben 749 schede nulle, il che la dice lunga sulla situazione della posizione di molti elettori
Sui restanti 7520 voti validi ecco la ripartizione
Partito democratico voti 2997
Movimento 5 Stelle voti 2221
Forza Italia Berlusconi voti 1042
NCD Alfano voti 455
Fratelli d’Italia voti 264
Lista Tsipras voti 240
Scelta Europea voti 97
Italia dei valori voti 74
Verdi Europei voti 65
Lega Nord voti 57
Io Cambio voti 8
“E’ cambiato. Non è più quello di prima!”.
Una affermazione decisa che sembra credibile.
Se non fosse che chi la pronuncia è un mendace, per natura e mestiere. E peraltro è anche ipocrita perché fa opportunisticamente finta di dimenticare che “lui e l’altro”, come si dice ad Amantea, “si sono pezziati”.
Ma che significa che “ E’ cambiato?”.
Era “sbagliato” prima ed ora è sulla retta via?.
Stava forse anche lui andando da Gerusalemme a Damasco ed ha avuto la conversione come San Paolo?
Anche lui è stato illuminato dalla luce divina ed ha vagato per tre giorni ?
Ed è Anania che fa la affermazione del cambiamento?
E forse adesso anche lui darà inizio alla evangelizzazione?
Od era un buono e l’incontro lo ha cambiato in negativo fino a farlo diventare un diavolo?
In politica è difficile sapere la verità.
I politici, in particolare prima delle elezioni, hanno due volti, uno dolce, candido, sereno, tranquillizzante, da mostrare nelle immagini, sul palco.
L’altro, quello vero , quello del male, mostruoso, orribile.
Ed allora la affermazione ““E’ cambiato. Non è più quello di prima!” può forse significare che ormai è dei “nostri”, che ha anche fatto il giuramento con il santino prima bagnato del suo sangue e poi bruciato mentre pronuncia la formula rituale ?.
O forse ambedue pensano di essere nuovi Templari ed hanno pronunciato il giuramento “ Contro gli oppressori, contro i mietitori di scandali ed i corruttori dell’innocenza, contro la menzogna liberata, contro i traditori delle fazioni e dei partiti: Noi lo giuriamo di impegnare la doppia spada: quella d’acciaio levigato e quella della parola splendente e fulminante” ?
Già. La politica è insieme il bene ed il male, la verità ed il falso, l’ onore ed il disonore, la democrazia e la dittatura, il coraggio e la paura, la ricchezza e la povertà.
Ma serve poco far finta di cambiare, e serve ancora meno chiamare a garanzia chi è ancora più compromesso.
Troppo comodo cambiare partito, cambiare potente, camuffarsi da persona per bene avendo l’animo del male.
Spetta alle persone perbene saper leggere nell’animo dei candidati, nella storia dei candidati, non dimenticare il male che hanno profuso a piene mani per evitare ancora più male.
Ma occorre stare attenti il peggiore ha spesso se non sempre il volto d’angelo.
Amantea e il Distretto corrono il terribile rischio che il locale Poliambulatorio perda anche il laboratorio di analisi cliniche.
Una perdita inaccettabile, che mette in discussione il diritto alla salute degli amanteani e dei cittadini del comprensorio.
Continuerebbe, così, la spoliazione del nostro Poliambulatorio; un tempo tra i più qualificati in Calabria, e nell’ultimo periodo area di saccheggio persino di mobilia e di attrezzatura.
Sembrerebbe, addirittura, che si stia ipotizzando che Amantea resti un semplice punto di prelievo, mentre le analisi sarebbero poi eseguite a Paola se non addirittura a Cetraro.
E così, preoccupati per la gente ed in particolare per gli ammalati del nostro comprensorio, abbiamo deciso di dare il segno della nostra vigilanza
Assumiamo, con questo gesto simbolico, l’impegno non solo a tutelare i diritti degli amanteani e dei cittadini dei comuni di Aiello, Cleto, Serra d’Aiello, San Pietro, Lago, Belmonte , Longobardi e Fiumefreddo, ma anche di operare per accrescerli, cominciando ad allineare i tempi di evasione delle richieste di visite specialistiche a quelli minimi della Calabria, quale affermazione della universalità e costituzionalità del rispetto, da parte dell’Asp cosentina, dei diritti degli ammalati.
Con questa consapevole presa di posizione vogliamo dire basta a questa condizione di Amantea “cenerentola” della sanità regionale.
La nostra attenzione sarà costantemente posta alla tutela di Amantea e del suo hinterland, al personale del Poliambulatorio al quale riconosciamo professionalità, impegno e spirito di sacrificio e alle organizzazioni sindacali.
Ringraziamo quanti stamattina, durante il tempo del nostro presidio simbolico, ci sono stati vicini e ci hanno dichiarato la propria disponibilità a concorrere fattivamente, anche e se necessario, a forti azioni di protesta.
A nessuno è consentito di scherzare sulla sanità e sulla salute dei calabresi e degli amanteani in primis