Riceviamo e pubblichiamo la soluzione “colombiana” di Giovanni Liscotti.
Anticipiamo le soluzioni:
- Viene eletto Assessore chi ha preso più voti, a prescindere( da che?)
- Nessuna divisione tra Campora ed Amantea perché non sono due comuni( un chiaro invito alla guerra!)
- Posto che nessuno “è nato m’paratu” basta un po’ di intelligenza per fare l’amministratore (Resta però il problema che nessuno mai “ è riuscito nel tempo ad applicare quanto previsto dalle norme basilari che regolano e guidano la Pubblica Amministrazione?).
- Nomina di figure estranee all’amministrazione (c.d. commissioni permanenti) tanto da dare ancora di più la certezza al cittadino di una trasparenza sugli atti posti a deliberazione?. Ma perché Cavaliere ritiene che si debba fare ricorso agli esterni per avere trasparenza? Ed a chi pensa cavaliere?
- Attivazione di una camera di ascolto e confronto per la frazione Campora San Giovanni costituita “magari dal Vice sindaco e dai delegati assessorili” che abbiano il loro ufficio permanente presso Campora S.G. quale prova di un’amministrazione presente sul territorio.
- E’ necessaria una opposizione “agguerrita” e giusta, ma soprattutto propositiva e costruttiva.
E le giriamo all’amministrazione comunale.
“Prendendo spunto dagli articoli pubblicati sui siti Web circa le nomine assessorili, sarebbe ritengo che sia giusto dare a chi ne ha diritto (maggioranza di voti ricevuti) i dovuti meriti, mediante le cariche assessorili ad essi più appropriate a prescindere.
Nessuno “è nato m’paratu” (poi a quanto pare gli eletti non sono del tutto sprovveduti ma intelligenti) e oltretutto nessuno è riuscito nel tempo ad applicare quanto previsto dalle norme basilari che regolano e guidano la Pubblica Amministrazione. Tale affermazione è suffragata da quanto stabilito dal T.U.E.L. (Testo Unico Enti Locali – D.lgs 18.08.2000 nr. 267 e ss.mm) che chi ha avuto modo di leggerlo, anche per sommi capi, sa di cosa si parla.
La norna citata regola perfettamente le funzioni degli amministratori e dei funzionari degli Enti Locali e a tal proposito, invito i lettori e chi né ha il piacere di conoscerne i dettati oltre che a leggere in particolar modo gli articoli dal 37 al 147/bis e seguenti, i quali se attuati con rigore e trasparenza sicuramente non permettono errori di sorta.
Gli articoli, non fanno altro che descrivere dettagliatamente le funzioni amministrative dell’ente oltre ai “poteri” demandati a tutti gli organi (sindaco-giunta-consiglio- assessori-funzionari-segretario-) nonché l’iter che gli atti devono seguire. Alla luce di ciò:
perché si continua a pensare ad incarichi “separati” per Amantea e Campora, come se fossero due distinti Comuni?
perché non si pensa ad nominare tra gli aventi diritto un apposita delegazione di frazione, composta magari dal Vice sindaco e dai delegati assessorili, tanto da fare il loro ufficio permanente presso Campora S.G. a comprova di un’amministrazione presente sul territorio? (anche se quest’ultimi non avrebbero potere decisionale ma solo di confronto con il cittadino e portavoce delle varie esigenze di esso)
perché non promuovere e/o individuare figure estranee all’amministrazione (c.d. commissioni permanenti) tanto da dare ancora di più la certezza al cittadino di una trasparenza sugli atti posti a deliberazione?
Ora, potrei proseguire con il mio personale pensiero in tante proposte, magari concrete e non favorevoli a tutti, ma messe a paragone con le norme vigenti, sicuramente sarebbero contenute in un buon “fascicolo” di legalità e trasparenza, che sicuramente, vista la maggior presenza giovanile degli eletti verrà messa in atto.
Per definire invece, la problematica degli incarichi “con delega” è da dire che, chi usufruisce dell’incarico demandatogli, se ben ho interpretato le norme in materia, non ha alcun potere, tantomeno decisionale e pertanto, può solo espletare le funzioni (c.d. di rappresentanza, organizzazione e/o sostituzione figurativa) dell’assessore di riferimento, a cui comunque deve rapportarsi oltre a rapportare quanto ha acquisito in ambito delle funzioni delegate. Quindi il delegato, non potrà mai accavallarsi ai poteri demandati e dettati ai reali amministratori dal T.U.E.L
Comunque, a parte le proprie ideologie politiche e i propri sentimenti, ritengo che tutti siamo chiamati per svariati versi (anche quella di un’opposizione “agguerrita” e giusta, ma soprattutto propositiva e costruttiva) a collaborare con la propria amministrazione osservando quantomeno i regolamenti e le norme basilari, tanto da ottenere e vantarci della nomina che AMANTEA merita: “LA VERA PERLA del TIRRENO”.
29.05.2014 Cav. Giovanni LISCOTTI
Ecco allora la giunta di Liscotti:
Ecco quindi la Giunta di Liscotti:
Emma Pati preferenze 499
Linda Gagliardi preferenze 461
Giovanbattista Morelli preferenze 434
Sergio Tempo preferenze 368
Caterina Ciccia preferenze 362
E presidente del Consiglio Antonio Rubino preferenze 330