Corruzione elettorale. È questa l’accusa mossa nei confronti di Luigi Incarnato la società che gestisce l’acqua in Calabria, Segretario regionale del Partito Socialista Italiano, e per il quale è stata disposta la detenzione domiciliare.
Scrive Lacnews: Secondo l’accusa, Incarnato, candidato del Partito democratico alle elezioni politiche italiane del 4 marzo scorso, nel collegio uninominale della Camera dei Deputati
per l’area di Castrovillari, al fine di ottenere, a proprio vantaggio, il voto elettorale, avrebbe offerto a Pietro Giamborino e Pino Cuomo (che accettavano l’accordo) la propria disponibilità a favorire gli interessi economico-imprenditoriali di questi uomini, in quanto interessati alla realizzazione, nel Comune di Paola, di un centro di accoglienza straordinario per migranti richiedenti asilo, presentandoli al sindaco di Paola, Roberto Perrotta, e propiziando un incontro (al quale prese parte anche lo stesso Incarnato) per la illustrazione a Perrotta dell’iniziativa imprenditoriale di Cuomo.
Questo l’episodio che è costato ad Incarnato l’arresto in regime di detenzione domiciliare”
Per Nicola Adamo, invece, è stato disposto il divieto di dimora in Calabria
Per Nicola Adamo, in passato deputato, potente assessore regionale e vicepresidente della Giunta, nonché ispiratore principe della linea politica di Mario Oliverio, il Giudice delle indagini preliminari ha ordinato il divieto di dimora in Calabria: risponde del reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare, tra gli altri, pure Giorgio Naselli, che ha comandato il Reparto operativo di Catanzaro, attualmente Comandante provinciale a Teramo.