Non si sfugge alla ferrea legge del pareggio di bilancio degli enti locali. La elementare regola di equilibrio delle entrate e delle uscite deve trovare applicazione.
Se viene offerto un servizio alla comunità i relativi costi devono gravare sulla medesima. E’ un concetto di una semplicità disarmante che non trova eccezioni. O meglio non dovrebbe trovare eccezioni.
E così pur se il Consiglio di Stato ha dato ragione all’ex sindaco Perrotta la nuova amministrazione di Paola, ha dovuto disporre la sospensione del servizio di “navette bus” di collegamento all’interno del perimetro urbano e delle zone rurali a Paola.
Un servizio importante ma per il quale non si riesce a trovare la soluzione finanziaria, salvo un consistente aumento del prezzo del biglietto.
Ovvie le forti reazioni.
Da un lato i dipendenti della cooperativa che assicuravano il servizio e che ora si trovano senza lavoro. Ben 4 persone.
Dall’altro i cittadini che si vedono privati di un importante servizio che veniva assicurato a prezzi contenuti
In sostanza il comune garantiva un servizio pagando la differenza tra entrate ed uscite con i mezzi ordinari di bilancio; il servizio cioè non aveva la corretta autonomia finanziaria.
Per garantire il servizio esiste una unica soluzione, quella di far pagare qualcun altro, per esempio la regione che ha garantito questa possibilità ad altri comuni.