Cosenza. Due statue sacre avrebbero pianto negli ultimi giorni in provincia di Cosenza.
La scorsa settimana il fenomeno si sarebbe verificato a Piane Crati, comune di 1.500 abitanti dove qualche mese fa un giovane è guarito dalla Sla dopo un viaggio a Medjugorie, a piangere lacrime sarebbe stata la statua della Madonnina posta nella villa comunale.
Il secondo episodio è stato segnalato poche ore fa a Cosenza, in via degli Stadi, dove le lacrime righerebbero il viso della statua di San Francesco di Paola installata in una piazzetta. La curia non ha ancora preso una posizione ufficiale sui due fenomeni.
In centinaia a pregare.
Cosenza, lacrime su statua di San Francesco
Centinaia di fedeli sono già accorsi sul posto per pregare.
E fa bene la diocesi a dichiarare: “Siamo al corrente del caso delle presunte, e sottolineo presunte, lacrime della statua di di San Francesco a Cosenza e seguiamo l'evolversi della situazione. In questi è d'obbligo la massima prudenza ma è una notizia che di per sè, a parer mio, non fa del male".
Ma è troppo semplice
Troppo semplice
Perché mai infatti non una ma DUE STATUE piangono, quasi contemporaneamente e quasi nello stesso posto?
Dipende dalle particolari condizioni metereologi che impazzano in questa stagione?
Non dimentichiamo, infatti, che ambedue le statue sono esposte in due piazzette agli agenti atmosferici.
O piuttosto è un segnale?
Non è che la Madonna e san Francesco vogliano anticipare che i calabresi( forse i Cosentini, in particolare) stanno per avere un periodo di lacrime?
E’ in arriva un terribile terremoto?
O piuttosto sta per arrivare un ulteriore e tombale cataclisma politico capace di distruggere anche quel poco di buono che c’è ( se c’è) in Calabria?
O quel poco di buono che c’è ( se c’è) in Cosenza?
Ne sa qualcosa la Chiesa che invita -in buona sostanza- a pregare, ricordando che non fa male ma volendo dire che fa bene?
Ci riferiamo al fatto che le statue non sono in chiesa ma in mezzo alla strada, tra il popolo, come se fosse un messaggio diretto proprio a lui popolo e non soltanto ai fedeli praticanti le chiese.