C’era da aspettarselo.
Forse era la prevedibile e logica risposta ad una situazione sociale di inaccettabile illegalità o, quantomeno, di approssimazione legale.
Ci è stato riferito di un ennesimo esposto contro il comune ( nel suo insieme, ovviamente, senza distinzione tra politici e dirigenti).
Ora, dopo la sua presentazione devono essere svolte le opportune, necessarie ed approfondite indagini.
Dovranno essere acquisiti documenti, sentite persone informate sui fatti, accertate le ragioni che hanno provocato la presentazione dell’esposto e che lo hanno indotto.
Non possiamo anticiparvi null’altro.
Tantomeno le generalità del presentatore dell’esposto ed ancora meno le generalità del soggetto contro il quale è stato presentato.
Evidenti le ragioni del nostro riserbo.
Vi anticipiamo, però, che qualcosa sta cambiando, o forse è già cambiato.
Non sappiamo se questa scelta sociale degli esposti significhi una maggiore fiducia nella Procura o più semplicemente nelle locali Forze dell’ordine.
In fondo non è nemmeno importante
Certo è che, per quanto cogliamo dalle informazioni pur velate che ci giungono, Amantea non ce la fa più a restare passiva di fronte a quelle che considera inaccettabili violenze.
Da qui la reazione. Giustificata.
Si tratta di un fenomeno tutto da studiare.
Un fenomeno che, riteniamo, non sarà compresso dai beceri tentativi di sterilizzazione o di normalizzazione che alcuni paurosi potrebbero mettere in atto nella pia illusione di poter continuare a fare i propri comodi o di non rispettare la legge.
Il nostro non vuole essere una induzione agli esposti, ma la semplice considerazione che fintanto non ci sarà un deciso cambiamento se questa è una possibile strada, ben venga.
Tutto pur di avere giustizia!
La cosa più simpatica è che qualcuno –forse non consapevole- continua ad essere arrogante!