L’altro ieri, la comitiva di amici di Luca Laudone, deceduto lo scorso 19 gennaio sulla Statale 106 per colpa di un guard-rail che non era stato riparato dall’Anas Spa, con grande difficoltà e dolore ha visitatoil luogo in cui ha perso la vita il loro giovane amico e lì, i ragazzi, hanno legato ad una inferriata un lenzuolo bianco con la scritta “Giustizia per Luca”.
Ieri, gli stessi ragazzi, hanno appreso che qualcuno si è recato sul posto e quel lenzuolo l’ha rimosso.
Forse sarà stato chi doveva riparare un guard-rail e non l’ha fatto? Forse sarà stato chi ha posizionato delle barriere di plastica vuote completamente inutili in un posto dove in poco tempo sono uscite fuori strada due autovetture? Forse sarà stato chi, dopo il tragico incidente in cui ha perso la vita un giovane di 19 anni è intervenuto in tempi record per ripristinare il guard-rail? Forse sarà stato chi ha installato il solitoguard-rail ad una onda seppure sarebbe stato certamente più opportuno installarne uno a doppia onda?
Oppure, forse, sarà stato chi è intervenuto con grande determinazione, pochi attimi prima di una diretta della RAI, con l’intento di bloccare tutto perché…. Forse quando si è nervosi e si agisce senza pensare non ci si rende conto che la toppa diventa peggio del buco?
È difficile dire: “ecco chi è stato a far sparire quel lenzuolo con la scritta Giustizia per Luca”!
Però è facile far comprendere una cosa agli autori di questo gesto che oltre ad essere offensivo è anche intollerabile: potrete anche rimuovere quel lenzuolo ma non riuscirete mai a rimuovere il desiderio di Giustizia che merita Luca, che ardentemente desiderano i suoi familiari, i suoi amici, le associazioni ed anche tantissimi semplici cittadini come il sottoscritto.
Sulla morte di Luca desideriamo che sia fatta chiarezza e che venga individuato ogni profilo di responsabilità penale e civile. Non solo per onorare la memoria di un giovane diciannovenne ma, soprattutto, per definire un precedente cardine che questa volta deve rimanere impresso nella memoria e nella coscienza di chi è responsabile: da oggi non saranno mai più tollerate inadempienze e irresponsabilità.
Quanti desiderano “Giustizia per Luca” desiderano anche far nascere un nuovo senso del dovere in chi può e deve evitare che accadano simili tragedie attraverso il proprio lavoro peraltro lautamente pagato con i soldi dei cittadini!
Poi c’è chi ancora continua a calare su questa vicenda un incomprensibile e vergognoso silenzio… Chi avrebbe dovuto accendere i riflettori e le telecamere sul caso anche perché vive sul territorio ed attraversa la Statale 106 tra Rossano e Corigliano ogni giorno. Chi avrebbe dovuto scrivere sulla carta e online.Cari amici questa volta siete stati una delusione!
Ed anche se voi vi credete assolti, questa volta siete per sempre coinvolti…
Lo sarete fino alla fine: quando dovrete accendere i riflettori e le telecamere e dovrete scrivere la verità e chiedere scusa per la vostra assenza, per il vostro silenzio e per non aver detto nulla, ma proprio nulla sul lenzuolo con la scritta “Giustizia per Luca” e su chi lo ha fatto sparire.