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La Procura di Lamezia Terme ha chiuso le indagini della inchiesta chiamata “Eumenidi” che, nell’aprile dello scorso anno, aveva portato un vero e proprio terremoto giudiziario alla Sacal, la società che gestisce l'Aeroporto internazionale di Lamezia Terme.

L’indagine è stata condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Polaria.

Corruzione, peculato, falso, abuso d’ufficio e varie forme di concussione, questi i reati che avevano portato all'esecuzione di una complessa operazione da parte del gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia e degli agenti della Polizia di Frontiera.

Alle 21 persone che risultavano già indagate dalla Procura lametina, tra cui anche gli ex vertici della Sacal, i pm Marta Agostini e Giulia Maria Scavello hanno infatti emesso l’avviso conclusione indagini anche per l’ex sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, che risulta indagato per abuso d’ufficio per quanto riguarda la nomina di Emanuele Ionà in qualità di rappresentante del Comune nel cda della Sacal, che secondo gli inquirenti non avrebbe avuto i requisiti richiesti.

L'ex primo cittadino ha commentato la notizia sul suo profilo Facebook: “Quali fatti nuovi, al di là delle mie quotidiane battaglie a difesa della Verità e della Giustizia e del mio contrasto ad ogni atto illegittimo se pur assunto dai più alti organi dello Stato, si sono nel frattempo verificati? Ho fiducia sempre nella giustizia; debbo avere fiducia nella giustizia. Ho rispetto del senso etico dello Stato; debbo avere rispetto dl senso etico dello Stato". 

I nomi degli indagati:

  • Massimo Colosimo, 52 anni di Catanzaro;
  • Ester Michienzi, 46 anni di Catanzaro;
  • Pierluigi Mancuso, 61 anni di Catanzaro;
  • Sabrina Mileto, 47 anni di Pizzo;
  • Angela Astorino, 59 anni di San Pietro a Maida;
  • Luigi Silipo, 64 anni di Catanzaro;
  • Giuseppe Gatto, 57 anni di Catanzaro;
  • Floriano Noto, 59 anni di Catanzaro;
  • Giuseppe Vincenzo Mancuso, 44 anni di Lamezia Terme;
  • Vincenzo Bruno, 58 anni di Vallefiorita;
  • Giuseppe Mancini, 65 anni di Catanzaro;
  • Floriano Siniscalco, 47 anni di Girifalco;
  • Emanuele Ionà, 39 anni di Lamezia Terme;
  • Francesco Buffone, 50 anni di Lamezia Terme;
  • Bruno Vincenzo Scalzo, 49 anni di Conflenti;
  • Gianpaolo Bevilacqua, 49 anni di Lamezia Terme;
  • Marcello Mendicino, 54 anni di Falerna;
  • Roberto Mignucci, 62 anni di Roma;
  • Pasquale Clericò, 67 anni di Montepaone;
  • Ferdinando Saracco, 52 anni di Catanzaro;
  • Pasquale Torquato, 59 anni di San Mango D’Aquino;
  • Paolo Mascaro, 55 anni, di Lamezia Terme.

Gli inquirenti hanno confermato il quadro accusatorio nei confronti degli ex vertici della società di gestione, dei membri del cda e di alcuni dipendenti.

Adesso gli indagati avranno 20 giorni di tempo per chiedere alla Procura di essere sentiti o depositare memoria difensiva.

Allo scadere del termine la Procura, guidata dal procuratore Salvatore Curcio, potrà chiedere il rinvio a giudizio o, al contrario, avanzare al Gip richiesta di archiviazione.

Ecco cosa ha dichiarato Mascaro: “Ho ricevuto oggi in tarda mattinata la notifica di avviso conclusioni indagini inerenti l'inchiesta Eumenidi nel quale è stato inserito anche il mio nome quale indagato per un asserito, ma con evidenza insussistente, abuso d'ufficio in relazione ad una nomina da me legittimamente operata con riferimento ad una società partecipata; trattasi del primo avviso di garanzia ricevuto in 55 anni di vita. Ciò che lascia totalmente increduli è che il mio nominativo è stato iscritto solo in data 09 febbraio 2018 (!!!!!) a fronte di atti e documenti in possesso della Procura sin dall'inizio delle indagini; atti che avevano sin dall'inizio escluso mio coinvolgimento. Perché il mio nominativo è stato inserito solo il 09 febbraio 2018?

Quali fatti nuovi, al di là delle mie quotidiane battaglie a difesa della Verità e della Giustizia e del mio contrasto ad ogni atto illegittimo se pur assunto dai più alti organi dello Stato, si sono nel frattempo verificati?

Ho fiducia sempre nella giustizia; debbo avere fiducia nella giustizia. Ho rispetto del senso etico dello Stato; debbo avere rispetto dl senso etico dello Stato.

Ma da mesi lo Stato sta massacrando giustizia, legalità, democrazia. E sta massacrando me.

Ieri avevo riportato stralcio del capitolo sesto dei Promessi Sposi ed invito tutti a rileggerlo integralmente: "avete colmata la misura e non vi temo più.....ho compassione di questa casa: la maledizione le sta sopra sospesa...sentite bene quel ch'io vi prometto: verrà un giorno....".

Sappiatelo, io non mi arrenderò mai e continuerò a lottare sino al mio ultimo respiro per far trionfare Giustizia e Legalità. Lo debbo alla mia storia personale, lo debbo ai miei familiari, lo debbo alla mia Comunità, anch'essa massacrata da continue ingiustizie. Nessuno potrà mai incatenare, intimorire o minacciare il mio coraggio e la mia voglia di Verità”

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La guardia di finanza di Lamezia Terme ha perquisito le sedi della “So.ri.cal. spa” e della “Lamezia Multiservizi spa”.

Sette gli indagati per interruzione di pubblico servizio

Tre sono della partecipata lametina

 

Per la Multiservizi gli avvisi di garanzia sono stati notificati Paolo Villella, dirigente responsabile dell’ufficio Servizio Idrico; Santina Vecchi, responsabile amministrativa del Settore Idrico e Mario Perri, coordinatore dell'area Acquedotto e fognature della società lametina.

Quattro per la Sorical (Sergio De Marco, dirigente responsabile area operativa della Sorical; Massimo Macrì, responsabile del compartimento centro; Luciano Belmonte, responsabile dell’ufficio di zona di Lamezia Terme; Gianluca Pugliano, responsabile del compartimento nord).

Le operazioni, dopo i preliminari approfondimenti investigativi eseguiti dai finanzieri su delega della Procura.

Tutto è motivato dall’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio, con riferimento alla mancata erogazione - per diverse ore della giornata ed in varie zone di Lamezia Terme - di acqua corrente, sia nelle abitazioni dei cittadini, che presso gli esercizi pubblici e le infrastrutture essenziali alla comunità.

Tutti sono stati invitati a rendere interrogatorio in Procura , finalizzato ad approfondire e riscontrare gli esiti delle indagini finora svolte, nonché a verificare l’eventuale coinvolgimento di ulteriori soggetti responsabili di fattispecie di reato.

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Tentano di rapinare un extracomunitario minacciandolo con una sega e un'ascia e ferendolo con un coltello ma la vittima riesce a fuggire.

Loro, a distanza di alcuni giorni, vengono identificati e arrestati.

Il tutto è accaduto nei pressi di un bar sul lungomare di Falerna, qui un giovane ivoriano è stato avvicinato da tre soggetti che gli chiedono il telefono cellulare per poter fare una telefonata, egli si rifiuta e parte l'aggressione: «Uno di loro gli sferra un pugno sul volto e, subito dopo, una coltellata alla mano e, nella breve colluttazione che ne è seguita, gli altri due recuperano dal cofano dell’auto con la quale erano arrivati un’ascia ed una motosega e sopraggiungono minacciando il ragazzo nordafricano che, però, riesce a darsi alla fuga ed a raggiungere a piedi la vicina Stazione Carabinieri di Falerna».

Mentre il giovane viene medicato a seguito della frattura del setto nasale e del taglio sulla mano, i carabinieri avviano le ricerche riuscendo a rintracciare poco dopo i tre aggressori, ancora in zona, e l’autovettura a bordo della quale vengono recuperati anche gli attrezzi utilizzati per l’aggressione.

Si tratta di Dario Mendicino cl.65, Rosen Bonko Minchov c.90 e Georgi Dodnikov cl.79.

«Una personalità “violenta e spregiudicata” evidenziata anche dalle modalità dell’aggressione, nata per futili motivi, all’origine del provvedimento di custodia cautelare in carcere - spiegano i militari - emanato nei loro confronti dal locale Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica a seguito di un’accurata ricostruzione della vicenda, corroborata anche da alcune testimonianze.

I tre soggetti, quindi, sono stati tradotti alle prime ore della giornata odierna presso la casa circondariale di Catanzaro con l’accusa di tentata rapina aggravata in concorso e lesioni personali»

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