L’uomo, di 49 anni, avrebbe rivolto attenzioni sessuali nei confronti di una minorenne.
In particolare, a seguito di indagini eseguite dalle fiamme gialle sono emersi alcuni episodi di cui si è reso protagonista Luigi Muraca., di Lamezia Terme, già consigliere comunale del disciolto Comune lametino, il quale avrebbe in più circostanze rivolto pesanti attenzioni sessuali nei confronti di una persona minorenne, all’epoca dei fatti poco più che quattordicenne.
I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Salvatore Curcio e dal Sostituto Procuratore Luigi Maffia, hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Luigi Muraca (cl. 1968) di Lamezia Terme, già consigliere comunale del disciolto Comune, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata.
In particolare, a seguito di indagini eseguite dalle Fiamme Gialle sono emersi alcuni episodi di cui si sarebbe reso protagonista il 49enne, il quale avrebbe in più circostanze rivolto pesanti attenzioni sessuali nei confronti di una minorenne, all’epoca dei fatti poco più che quattordicenne.
Le successive attività investigative disposte da questa Procura della Repubblica ed eseguite dai militari della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno confermato il quadro accusatorio che, all’esito delle ulteriori indagini, ha determinato il Procuratore della Repubblica ad emettere il provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Luigi Muraca.
Il provvedimento è stato eseguito nella nottata odierna dai finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, che hanno associato l’indagato presso la competente Casa Circondariale.
Gianfranco Luzzo presidente del Consiglio di amministrazione della Lamezia Multiservizi spa si è dimesso.
«Gli impegni di carattere personale non mi consentono di continuare ad assolvere all'incarico di presidente e, conseguentemente, rassegno con effetto immediato, le mie dimissioni dalle cariche. Ringrazio Lei e quanti hanno concorso alla mia nomina così come ringrazio la dirigenza della Società e la struttura tutta, la cui collaborazione è stata di valido supporto per le iniziative fin qui portate avanti. ».
Così ha scritto al sindaco Paolo Mascaro, ai consiglieri del Cda, Luca Scaramuzzino e Pietro Putame ed al presidente del Collegio sindacale, Smeraldo Polopoli.
«Le iniziative, che sono sicuro saranno oggetto di attenzione, possono riassumersi spiega - :nell'impegno a garantire pareggio economico del bilancio 2017, nella formulazione del piano concordato con i Comuni soci per il rientro del debito maturato a loro carico; nell'individuazione della nuova sede, negli adempimenti alla legge Madia».
«Confido – conclude Luzzo – che vengano assicurate da subito le risorse finanziarie necessarie a far fronte alle continue richieste che giornalmente provengono dai creditori ed il cui mancato soddisfacimento potrebbe comportare anche la sospensione di servizi essenziali.
Nel confermarLe la mia stima, Le formulo sinceri saluti e l'augurio alla Città di Lamezia perché possa affrontare e superare questo momento di grave difficoltà».
Ora la “patata” passa alle terna commissariale.
Lo ha detto la Bindi in occasione di un incontro a Cosenza per la sigla di un protocollo di legalità sugli appalti.
Alla firma era presente anche il ministro dell’Interno, Marco Minniti.
Una Bindi spietata: “Ci sono tutti gli elementi per sciogliere il Consiglio di Lamezia”.
Anche Cassano a rischio.
E’ vero che la decisione dello scioglimento spetta al Consiglio dei Ministri ma certo la Commissione antimafia presieduta da Rosy Bindi ne sa tanto.
Ovviamente dopo i fatti, non prima delle elezioni!
Anzi sembrerebbe che la decisione potrebbe essere presa entro questa settimana.
Bene!
Almeno il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro soffrirà poco la fame.
Uno sciopero quindi inutile anche se lui lamenta di non essere stato sentito dalle autorità preposte per discutere dell’ipotesi di commissariamento (sarebbe il terzo in pochi anni per la quarta città della Calabria).
La stessa Bindi ha inoltre ricordato che la decisione sullo scioglimento.
Nel frattempo il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro, che aveva iniziato lo sciopero della fame lamentando il fatto di non essere stato ricevuto dalle istituzioni potrebbe anche porre fine a questo sforzo che sembra ormai inutile.
La Bindi si è spinta oltre, affermando che “anche Cassano Ionio è in una situazione che presenta elementi che possono portare allo scioglimento”.