Un paesino di appena 500 abitanti ha quattro liste elettorali. Un record.
Quattro liste a San Pietro in Amantea, equivalgono a 130 liste in un paese come Amantea!!!!!
Sulla vicenda interviene Francesco Gagliardi.
Ecco la sua dichiarazione.
“Il prossimo 5 giugno si voterà anche in San Pietro in Amantea per eleggere il Sindaco e il nuovo Consiglio Comunale.
Per l’occasione sabato 7 maggio presso la Segreteria comunale sono state presentate per la prima volta addirittura 4 liste elettorali in un Comune di appena 500 abitanti.
Solo alcuni anni fa abbiamo avuto 3 liste elettorali allorquando 13 Agenti Penitenziari della Casa Circondariale di Cosenza, nessuno residente del piccolo centro, tentarono la scalata al Comune. Ottennero un successo strepitoso. Appena 6 voti.
Allora perché si presentarono nel nostro Comune? Per ottenere 30 giorni di ferie retribuite.
Questo fatto venne da me denunciato alle autorità competenti e “La Stampa” di Torino il 23 maggio 2009 si interessò della faccenda pubblicando un lungo articolo:- La corsa delle divise al posto in lista. Per loro stipendio pieno e permessi-
Sono trascorsi appena otto anni e la storia si ripete.
Non più Agenti di Custodia ma semplici cittadini residenti tutti in Amantea, paese confinante con il nostro, tentano la scalata al Palazzo di Città.
Questi personaggi quasi sconosciuti che si presentano nelle liste hanno destato quasi sconcerto e preoccupazione.
Ma davvero vogliono essere consiglieri comunali o gli obiettivi da raggiungere sono ben altri? Molti di loro non otterranno neppure un voto e allora perché si sono presentati? Continuo a ripetere che non violano nessuna legge, perché secondo la nostra Costituzione tutti sono cittadini italiani e tutti hanno i requisiti per presentare la propria candidatura in qualsiasi Comune italiano. Se il 7 maggio fosse stata presentata una sola lista una seconda lista sarebbe stata necessaria perché c’era il rischio che non giungendosi al 50% dei votanti le elezioni sarebbero state dichiarate nulle.
Ma a San Pietro in Amantea in questa tornata elettorale questo pericolo non c’era, perché Argia Socievole e Franco Bruni avevano presentato altre due liste.
Una novità, però, c’è per davvero. E’ la seconda volta nella storia amministrativa del nostro paese che una donna si presenta alla carica di Sindaco.
La prima fu l’Ins. Ines Nervi Carratelli che venne eletta Sindaco nel 1948 capeggiando la lista della Democrazia Cristiana.
L’altra novità c’è in queste elezioni e questa è negativa: due candidati a Sindaco e circa quindici candidati consiglieri comunali non sono residenti del nostro Comune.
Qualcuno motiva tale comportamento come massimo esempio di democrazia, la situazione, invece, appare confusa e caotica.
Questa esplosione di candidati farà bene o male alla politica? Farà bene o male al nostro amato paesello, che avrebbe bisogno invece di tranquillità, collaborazione, coesione?
I giovani rimasti a San Pietro in Amantea, Li megghui figli si ‘nde jiru fore come cantava Mino Reitano nella sua canzone Calabria mia, non partecipano alla vita amministrativa come abbiamo fatto noi in passato.
E questo è un male.
E allora per compilare le liste si deve ricorrere a questo stratagemma: candidare gente che non conosce un bel niente del nostro paese.
Francesco Gagliardi