La minoranza di Belmonte Calabro interviene sulla proposta di adesione al GAL. Ecco cosa scrive Olinda Suriano:
“Egr. Presidente del Consiglio Comunale, Egregi consiglieri comunali,
premettendo l’intenzione del gruppo Insieme… si può. a votare positivamente la proposta di adesione al GAL suggerita dalla maggioranza, per ovvie motivazioni, quali la condivisione e l’apprezzamento per le strategie di crescita cooperativa che trovano attuazione nel già detto approccio LEADER, oggi CLLD, fornire un aiuto concreto a tutti gli operatori pubblici e privati del settore, impedire che le risorse assegnate per lo sviluppo dei nostri territori vengano restituite, tuttavia dobbiamo ammettere, per onestà intellettuale, le nostre perplessità in merito, che brevemente cercherò di delineare.
L’adesione ha un costo per la comunità di 500€; risibile o meno non sono certo io a stabilirlo, ma a giudicare dalle enormi difficoltà che l’amministrazione evidenzia ad ogni nostra proposta di intervento immediato per decoro, pulizia, manutenzione, (vedi la comunicazione di riscontro nota n° 2975, nella quale si chiedeva di pulire l’immondizia dal lungomare Nord), evidentemente 500€, per l’amministrazione, sono una cifra di tutto rispetto. Ritengo, pertanto, da amministratore, doveroso fare una valutazione di coscienza.
Al di là degli aspetti economici di cui sopra, le nostre perplessità si manifestano innanzitutto nelle modalità di partecipazione e di condivisione, devo dire nulle, nei confronti della minoranza, e faccio un chiaro riferimento all’incontro del 26 Luglio tenutosi nella sala convegni del VAB per la costruzione del nuovo piano di azione locale, al quale hanno partecipato le amministrazioni dei comuni limitrofi senza però chiedere né la nostra partecipazione, ma, ancora peggio, neanche la partecipazione delle associazioni e degli operatori economici del nostro comune, che dovrebbero essere invece la fonte dei fabbisogni da valutare e proporre come linee di intervento coerenti.
Inoltre, le nostre perplessità, si manifestano prevalentemente nella probabile inefficacia dei progetti che verranno presentati e che dovrebbero spingere, di conseguenza, ad una maggiore riflessione, magari rivedendo la genesi del GAL stesso.
La nostra preoccupazione è che si colga l’ennesima occasione del finanziamento pubblico, senza un’attenta progettazione e visione del suo utilizzo, privo di una corretta acquisizione degli orientamenti socio-economici del territorio e dell’area di riferimento, mancante della consequenzialità tra le problematiche riscontrate in ambito locale (micro realtà produttive con enormi problemi con la normativa di settore, mancata strutturazione della filiera produttiva reale, limitatezza dei mercati di riferimento, lentezza nella collocazione dei prodotti, insufficienza di dati statistici ecc..) e gli strumenti messi in campo per risolverle, che è sintomo di una mancata visione strategica condivisa con tutti gli attori, pubblici e privati, che operano sul territorio.
E’ sotto gli occhi di tutti che negli anni è stata perpetrata la logica “dell’ultimo minuto”, ossia una corsa verso la redazione di documenti per poter accedere a delle risorse pubbliche, altrimenti negate(!), producendo danni gravi al nostro territorio. Noi vorremmo uscire dalla logica del “bisogna farlo per non perdere il finanziamento”. Non ci convince l’approccio di operare in ragione del finanziamento pubblico senza una attenta analisi dei bisogni e delle istanze che provengono dal territorio e dal tessuto produttivo. Non condividiamo la logica dell’impiego delle risorse pubbliche in quanto disponibili senza un progetto integrato che sappia ingenerare una spesa produttiva ed uno sviluppo di lungo periodo.
Non vorremmo che la partecipazione del nostro Comune al GAL diventasse l’ennesima offesa verso l’unico potenziale fattore di sviluppo che questo territorio dovrebbe cogliere, virando attraverso una rivisitazione frettolosa delle esigenze del territorio con l’unica finalità di non “perdere” i finanziamenti.
A tal proposito vi chiediamo:
- La descrizione del processo di coinvolgimento della comunità nelle strategie di sviluppo partecipativo CLLD (richiamata nel punto 10 del foglio informativo dell’European network for Rural Development), in relazione alla Strategia Territoriale di Sviluppo Locale, tenendo conto della scadenza del 16 Settembre del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria.
- Quali siano le linee di intervento considerate e il relativo piano di ricaduta sul territorio.
Saremo noi vigili, affinché le prospettive di sviluppo provenienti dalla partecipazione al GAL possano essere fruibili da tutti, sempre se la maggioranza deciderà di renderci partecipi con i fatti e non solo con le belle parole ad effetto.
Con Osservanza Consigliere Olinda Suriano