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mercato amanteaLa Commissione Straordinaria, nella tarda serata di ieri, ha emesso un'ordinanza per una nuova chiusura dei mercati ortofrutticoli, riaperti meno di una settimana fa dalla ordinanza della Presidente della nostra regione Iole Santarelli.

Il settore del commercio sta vivendo forse la crisi più drammatica ed il comparto che lavora sulle aree pubbliche è quello più in difficoltà, anzi è stato completamente abbandonato dal Governo e dagli Enti Locali.

La ripresa delle attività degli ambulanti consentirebbe, come lo si è notato nella scorsa settimana, l’eliminazione di molte file e assembramenti e garantirebbe con molta più facilità il mantenimento delle distanze interpersonali. 

Inoltre parliamo di un lavoro svolto all’aperto, in grado di rispondere a tutte quelle evidenze e problematiche proposte dalla comunità scientifica, come riferito dall’Aiarc (Associazione Italiana Ambulanti Rotativi Commercio). 

Esiste la possibilità che le attività effettuino la vendita di prodotti da asporto, ma nessuno ha mai preso in considerazione il comparto come utilissimo sotto tutti questi punti di vista. 

Da quando è iniziata questa crisi economica legata al Covid-19 sono stati commessi errori imperdonabili come quelli nei confronti degli ambulanti.

Sono quasi un centinaio ad Amantea le famiglie coinvolte,  i responsabili delle attività commerciali, molte a conduzione familiare, riuscirebbero a garantire la distanza tra i clienti perché le persone hanno dato prova di saper fare la spesa senza rischiare il contagio. 

Dobbiamo, quindi, a parer nostro, dare fiducia a chi ha sempre dimostrato di saper rispettare le regole.

Negli ambulanti ci sono piccoli imprenditori che lavorano per vivere e che vendono merce fresca ed italiana. 

Leggiamo sulla ordinanza emessa dalla Commissione Straordinaria del Comune di Amantea che la chiusura è dovuta al fine di consentire i lavori di adeguamento dei mercati ortofrutticoli, sia quello di Amantea che quello di Campora San Giovanni alle norme di sicurezza anti contagio covid-19, ma conosciamo la burocrazia dei Comuni, soprattutto del nostro, siamo abbastanza certi che la lungaggine burocratica comporterà lo stop almeno di diverse settimane, pertanto sollecitiamo sia la Commissione Straordinaria sia l'ufficio tecnico del Comune di Amantea, nella persona dell'ingegnere Stellato, a predisporre gli atti amministrativi e tecnici in maniera celere e avviare i lavori in tempi ancora più stretti in modo tale da poter consentire agli ambulanti di poter avere un sostentamento alla famiglia attraverso il reddito dell'attività lavorativa.

Pubblicato in Primo Piano

pomodoriLo spostamento all’interno del comune e verso altri comuni può essere giustificato con la necessità di provvedere alla cura anche amatoriale dell'orto, purché effettuata non più di una volta al giorno da massimo due componenti per nucleo familiare.

Cura degli orti, contenimento della fauna selvatica anche in aree urbane e attività selvicolturali: un’ordinanza del presidente Enrico Rossi dà disposizioni per lo svolgimento di queste attività sempre nel pieno rispetto di quanto previsto dai Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID – 19.

Oltre agli imprenditori agricoli, anche chi si dedica alle attività agricole in via amatoriale può svolgere le operazioni colturali che la stagione impone e che sono necessarie alla tutela delle produzioni vegetali e può, inoltre, accudire gli animali allevati. Lo spostamento all’interno del comune e verso altri comuni può essere giustificato con la necessità di provvedere allo svolgimento delle attività di agricoltura amatoriale purché sia effettuato non più di una volta al giorno, da massimo due componenti per nucleo familiare.

Per quanto riguarda il controllo e il contenimento della fauna selvatica anche in ambito urbano, gli interventi dovranno avvenire nel pieno rispetto di quanto previsto dai citati Decreti della Presidenza del Consiglio dei

Ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID – 19 e pertanto tramite la cattura o con interventi di controllo in forma singola. Le guardie venatorie volontarie incaricate dalla polizia provinciale di effettuare gli interventi di controllo possono giustificare lo spostamento all’interno del comune o verso altri comuni sulla base di quanto riportato nella scheda di intervento di controllo inviata alla Polizia provinciale.

A seguito della riapertura delle attività selvicolturali a livello nazionale, è disposta la proroga del periodo di taglio per 15 giorni al fine di consentire il completamento delle attività di taglio e di esbosco, anche a tutela della stabilità dell’assetto idrogeologico e della prevenzione degli incendi boschivi e degli attacchi fitopatogeni correlati al cumulo di biomassa sul terreno causata dalla interruzione dei lavori forestali.

Oltre alle imprese selvicolturali, anche i proprietari e possessori di boschi possono completare i tagli usufruendo della proroga. Così come per l’agricoltura amatoriale, anche i proprietari e i possessori di boschi che svolgono le attività selvicolturali libere possono giustificare lo spostamento all’interno del proprio comune o verso altri comuni a condizione che tale spostamento sia effettuato non più di una volta al giorno e da massimo due componenti per nucleo familiare.

Pubblicato in Calabria

Continua l’attenzione delle Procure sul lavoro in agricoltura ed in particolare su quello degli immigrati.

Dopo la vicenda di Amantea che ha riempito i telegiornali ed i giornali italiani, non possiamo non notare come si allarghi il filone dei controlli sul lavoro in agricoltura, filone che oggi porta ad avvisi di conclusione delle indagini per due imprenditori agricoli.

L’accusa è quella di estorsione

Praticamente l’estorsione si configura per il pagamento in misura ridotta rispetto alla busta paga.

Ci chiediamo se il pagamento in modo ridotto rispetto ai parametri del contratto di lavoro non configuri anche una forma di estorsione perché nel qual caso non comprendiamo perché si tutelino solo i lavoratori nei campi( pur sacrificati!) e non anche quelli dell’industria e soprattutto quelli del commercio…..

Ma eco cosa successo a Lamezia Terme

“La procura della Repubblica di Lamezia ha emesso nei giorni scorsi un’informazione di garanzia e contestuale avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di due imprenditori agricoli operanti nella piana di Lamezia Terme, Giuseppe Santacroce e Domenico Santacroce, i quali, come evidenziato dalle indagini della guardia di finanza del gruppo di Lamezia Terme guidato dal tenente colonnello Fabio Bianco, hanno commesso estorsioni a danno di 95 loro dipendenti.

L’attività è scaturita da mirati controlli effettuati negli scorsi mesi dai finanzieri in diverse località delle campagne lametine, attraverso il monitoraggio di automezzi, sopralluoghi, appostamenti, pedinamenti e riscontri cinefotografici, effettuata anche col supporto dei mezzi aerei del corpo. sin dalle prime indagini i finanzieri, acquisendo una serie di elementi indiziari circa l’illecito sistema retributivo adottato dagli imprenditori oggi indagati, informavano questo ufficio, che delegava alle stesse “fiamme gialle” l’esecuzione di specifiche e mirate attività investigative.

Le conseguenti indagini permettevano di far luce su un più vasto fenomeno di sfruttamento illecito dei dipendenti, sfociante in vere e proprie estorsioni, attuato dalle persone oggi destinatarie del provvedimento magistratuale.

In particolare, i finanzieri hanno scoperto, che gli imprenditori, costringevano sistematicamente i propri dipendenti ad accettare retribuzioni minori (ridotte di circa un terzo) rispetto a quelle formalmente risultanti in busta paga oppure non corrispondenti a quelle previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro, con la minaccia dell’immediato licenziamento o, prima dell’instaurazione del formale rapporto lavorativo, con l’esplicito rigetto della richiesta di assunzione avanzata da coloro che aspiravano all’impiego secondo le regole.

Le indagini portate avanti dal nucleo mobile e dirette dal sostituto procuratore Luigi Maffia, hanno consentito di appurare che il sistema estorsivo era stato eseguito nei confronti dei 95 dipendenti, nel periodo compreso tra il gennaio ed il febbraio del 2016 e che i braccianti erano di nazionalità prevalentemente extracomunitaria.”

Pubblicato in Lamezia Terme

Ci scuseranno Michele e Bobby Solo se mutuiamo le parole della loro canzone “ Ti senti sola stasera” del 1965( oltre 50 anni fa) per richiamare quanto Giuseppe Ruperto, presidente della cooperativa Le macchie di Nocera Terinese postando la presente foto ha scritto.

”Sono oltre 20 giorni che del Savuto non arriva più un goccio d' acqua a mare , se continua così non possiamo irrigare nemmeno i nostri campi “

Anche il Catocastro e l’Oliva sono quasi all’asciutto, come mai negli ultimi sessanta anni!

Come fare allora per irrigare le colture agricole se l’acqua per i campi viene dal Savuto?

E come fare per dare acqua ai Camporesi se l’acqua della frazione viene anche essa dal Savuto?

Comunque una cosa sembra positiva ed è quella che con i fiumi secco i colibatteri non arrivano più a mare.

E poi la cosa più assurda è che a mare rischia di arrivare solo l’acqua del depuratore di Nocera Terinese.

Pubblicato in Campora San Giovanni

ritorno-terraIn piena crisi economica nel nostro Paese c’è un settore in continua e rapida crescita: l’agricoltura. Basta pensare che l’Italia evidenzia il primato europeo per numero di aziende agricole e con 7,3 miliardi all’anno di fatturato.

Lo scorso anno è stato registrato in campo agricolo il più elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti in forte contrasto con il drammatico aumento dei livelli di disoccupazione con 57 mila aziende condotte da giovani con meno di 35 anni.

L’agricoltura dunque si qualifica, sotto questo profilo, come settore dinamico con molte potenzialità, che va progressivamente aumentando il suo peso sul totale delle assunzioni, salito dal 5% al 7,5% tra il 2008 e il 2015.
 Questi dati ci fanno riflettere sul ritorno soprattutto delle nuove generazioni alla terra, in particolare a tutte quelle attività proprie dei nonni delle quali ora i giovani si riappropriano per diverse ragioni. Da un lato, lo abbiamo visto, il settore costituisce un sicuro investimento per il futuro, dall’altro c’è la voglia di riscoprire le antiche tradizioni e i sapori che sono un’attenta e consapevole agricoltura può restituire.
 L’attenzione è in primo luogo dovuta alla qualità delle materie prime, e lo sappiamo, i territori del Bel Paese sono davvero un’ottima garanzia da questo punto di vista. Prodotti come l’olio e il vino sono esportati in tutto il mondo e vengono da molte regioni italiane, che quasi basano le loro piccole economie dalla lavorazione e dalla vendita di materie prime di qualità. Dal Friuli alla Sicilia, la cura e i processi di lavorazione danno vita a vini, birre, oli magari diversi tra loro ma di qualità indiscutibile e riconosciuta. Come fare a reperire la giusta attrezzatura?
Sono molti i siti di vendita on-line nati per rispondere a questa esigenza, quello che vi segnaliamo offre  attrezzatura di qualità per fare il vino come il Torchio per Uva, la Pigiadiraspatrice, Botti in Legno, ma anche Kit Birra, Malti per Birra, Alambicchi, macchine per Produzione Olio, e tanto altro ancora anche per la cura del verde.

Se stai cercando macchinari per la tua attività in grado di distillare Grappa, Whishy, Brandi oppure oli essenziali l’Alambicco è ciò che fa al caso tuo.
Presso il link è inoltre disponibile una ricca vetrina online che consente di scegliere il prodotto consigliato e ricevere tutto comodamente a casa.
L’e-commerce ha ottenuto anche il sigillo Netcomm che ne certifica l’affidabilità, è un servizio veloce che si affida al corriere GLS ed e è presente anche su Ebay con livello venditore Power Seller. L’aspetto davvero interessante è poi costituto dal blog in cui si snocciolano tutta una serie di consigli sulle materie prime come il luppolo, il lievito per fare la birra, la lavorazione della frutta, gli alambicchi, il procedimento per il mosto d’uva e sulle tecniche innovative come l’homebrewing, ovvero, l’arte di fare la birra a casa, quasi come se si ci rivolgesse ad un amico piuttosto che ad un cliente.

È questa dimensione umana e “naturale” che si evince anche dalla piattaforma, continua con la chiarezza dei diritti di recesso, la trasparenza al momento dell’acquisto e la disponibilità oraria e dei canali per contattare l’azienda.
Se il ritorno all’agricoltura è la sfida che si prospetta vincente, due saranno le cose che ci farà piacere riassaporare: il contatto con le cose buone della vita e la naturalità della condizione umana.

Pubblicato in Italia

Premesso che in Calabria è difficile poter avere dati statistici certi e reali.

Ad ogni livello, esportazioni comprese.

Anche in agricoltura.

 

 

 

Dal censimento del 2010 traiamo qualcuno di questi dati.

Per esempio la SAU ( Superficie Agricola Utilizzata) calabrese è investita per oltre un terzo a coltivazione di olivi destinati alla produzione di olio.

Seguono i pascoli con il 22.5%.

In terza posizione,tra i seminativi, il frumento con il 7,5% della SAU.

Seguono gli agrumi con il 6,4%.

E poi potremmo continuare a lungo.

In questo elenco mancherebbe sicuramente la marijuana con non viene censita, ma che è oltremodo presente in ogni dove.

Me è prova l’altissimo numero di piantagioni obbligatoriamente abusive che vengono trovate dalle Forze dell’ordine.

E sembra che si tratti, come del resto quasi tutto in Calabria, di marijuana di altissima qualità che ben potrebbe come altro ottenere il riconoscimento dell’IGP e di avere un mercato sovraregionale.

Scherziamo, ovviamente.

Resta, infatti, tutto da assodare, ma gioca a favore della nostra regione la esperienza acquisita su campo da centinaia di coltivatori diretti che dopo la liberalizzazione della produzione e del consumo potrebbero ritornare al lavoro.

Pubblicato in Calabria

Se non fosse per la Guar dia di Fi nanza sa rebbe ben diffi cile verifi care il corretto utilizzo dei fondi comunita ri in agricol tura.

 

 

E’ di questi giorni il risultato di 160 controlli eseguiti in provincia di Vibo Valentia.

L’ attività ha consentito di rilevare la percezione illecita di 2,2 milioni di euro di contributi e di segnalare all’autorità giudiziaria 77 soggetti responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri, falsità materiale in atti pubblici.

Sono diverse le tipologie di reato riscontrate.

Sono state, infatti, scoperte istanze di accesso ai contributi firmate da persone decedute; contratti di affitto di terreni in cui una delle parti contraenti è risultata deceduta in epoca antecedente alla stipula; finanziamenti ottenuti grazie all’utilizzo di falsi titoli su particelle catastali di terreni pubblici e, addirittura, finanziamenti ottenuti da soggetti sottoposti a misure di prevenzione antimafia o utilizzando terreni agricoli confiscati alla criminalità organizzata.

Tra gli indagati figurano 12 soggetti che operano, con varie qualifiche, nei centri di assistenza deputati ad istruire le pratiche.

Per esempio nei casi in cui i finanziamenti sono stati concessi su particelle pubbliche non hanno effettuato i controlli preliminari di pertinenza.

Oltre alle violazioni penali, in relazione alle quali sono state avanzate proposte di sequestro preventivo per oltre 2 milioni di euro, sono stati altresì segnalati alle autorità amministrative 32 soggetti, per violazioni amministrative quantificate in oltre 113 mila euro, ed alla Corte dei Conti 40 responsabili di danni erariali quantificati in circa 150 mila euro.

Pubblicato in Vibo Valentia

Secondo voi quale è quello Stato che eroga inden nità di disoc cupazione, di malattia, di maternità ed assegni fami liari a soggetti non aventi diritto e comunque prima che il loro datore di lavoro paghi i contributi previdenziali?

 

Semplice. E’ l’Italia!

Questo è solo un ultimo esempio.

Un datore di lavoro denuncia 72 operai agricoli che avrebbero effettuato 15.504 giornate lavorative per le quali egli avrebbe dovuto pagare un totale di 122.175 euro.

Non li versa.

 

L’Inps, al contrario, eroga ai dipendenti indennità varie per 405.310 euro pari mediamente a 5630 euro cadauno .

In sostanza una erogazione di 405.310 euro ed un mancato incasso di 122.175 euro per un danno totale di 527.485 euro.

73 invece le persone denunciate.

Forse qualcosa di questo meccanismo (ed altri,invero) è da rivedere.

Pubblicato in Reggio Calabria

agricoltura--400x300Convegno a Strongoli, venerdì 9 gennaio ore 10-13. Importanti risorse finanziarie per fare impresa in agricoltura. Favoriti i giovani.

 

Il convegno si terrà presso l'azienda agricola Ceraudo di Contrada Dattilo, a Strongoli (Crotone). Interventi di: Ezio Castiglione, presidente Ismea; Gabriele Beni, Vice presidente Ismea; Gianni Fava, componente del Cda Ismea e assessore regionale all'Agricoltura della Lombardia; Franco Laratta, componente del Cda Ismea; Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria; Nicodemo Oliverio, capogruppo della Commissione Agricoltura della Camera. L'Ismea è "Istituto economico per i servizi nel Mercato Agricolo Alimentare". "Tanti i segnali che ci inducono a pensare che il futuro passa attraverso l'Agricoltura. Nel 2013 le iscrizioni ai dipartimenti di agraria in tutta Italia sono aumentate del 40% circa. Inoltre il valore aggiunto dell’agricoltura italiana è cresciuto del 4,7%, mentre il Pil italiano cadeva di quasi due punti percentuali. Nello stesso periodo, anche l’export agricolo italiano è cresciuto del 5%. A differenza di quel che è accaduto in altri settori, questa crescita ha avuto effetti benefici anche sull’occupazione. Nel secondo trimestre del 2014 - periodo di calo del Pil, tanto per contestualizzare il dato – l’occupazione del settore agricolo è cresciuta del 5,6%. I numeri sono positivi anche in Calabria, dove nonostante ritardi e mancanza di progettualità a livello regionale, il settore tiene, mentre tutti gli altri arretrano pericolosamente. Un tempo agricoltura era sinonimo di coltivazioni con finalità alimentari, oggi non è più così. Oggi l’agricoltura è una piattaforma su cui si innestano molteplici tipi di industrie, dalla alimentare alla chimica, dall’energia al tessile. L’intreccio con nuovi saperi e nuove tecnologie sta davvero cambiando i connotati all’agricoltura. Ma l'Agricoltura ha bisogno di scelte politiche coraggiose, di idee e di risorse. Ed è per questo che assume una notevole importanza il ruolo di Ismea, l'Istituto pubblico nazionale che si occupa di fornire servizi, supporto e risorse alle imprese agricole. E le risorse che ISMEA metterà in circolazione sono importanti, possono sostenere le imprese, in particolar modo i giovani sotto i 40 anni che intendono entrare nel mondo dell'agricoltura. Di tutto ciò parleremo il prossimo 9 gennaio con inizio alle 10, nel corso di un incontro tecnico che terrà Ismea con le imprese e gli operatori del settore, istituzioni e associazioni di categoria".

Franco Laratta

ISMEA - istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare

via nomentana, 183 - 00161 Roma

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laratta

Pubblicato in Calabria
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