Ecco i primi fatti ed i primi volti di una indagine condotta dal procuratore aggiunto di Cosenza, Domenico Airoma e dal pm Donatella Donato , coordinati dal procuratore capo Dario Granieri.
La Procura ha incriminato per falso e truffa :
Salvatore Calabrese, di Montalto Uffugo, capo nucleo del Centro Anas bruzio;
Marcello Bartella, di Rende, capo del Centro Anas cosentino;
Stefano Cinelli, di Rende,
Francesco Liguori, di Marano Marchesato, direttori operativi della medesima struttura;
Carlo Pullano, di Soverato, dirigente dell’Area tecnica del Compartimento Anas calabrese;
e gl’imprenditori Claudio e Gaetano Russo, di Catanzaro; Gianfranco Sammarco di Cirò;
XXXXX XXXXXX, di Catanzaro; Rocco Foti, di Cosoleto; Nicola Mastrocinque, di Foglianise.
A tutti viene contestato di aver contabilizzato, nelle loro rispettive funzioni, «l’effettuazione di lavori non eseguiti ovvero l’effettuazione di lavori in misura superiore rispetto a quanto in realtà eseguito».
A Bartella ed a Domenico Ferraro, di Santa Sofia d’Epiro, direttore operativo del Centro Anas di Cosenza, la Procura contesta anche di aver attestato falsamente l’effettuazione degli stessi lavori, vicino il sottopasso del campo sportivo “Lorenzon” di Rende a due ditte diverse.
A Calabrese e Bartella, in concorso con l’imprenditore Oscar Nervoso, di Cosenza, viene contestata la stessa ipotesi di reato in relazione ai lavori svolti vicino lo svincolo cassanese di Doria.
Infine, Bartella, Cinelli e l’imprenditore Saturnino Magurno di Belvedere Marittimo, sono stati incriminati per corruzione. I due funzionari dell’Anas secondo i PM avrebbero ricevuto da Magurno «denaro per vari importi e altre utilità» per far ottenere alla ditta dell’imprenditore l’affidamento diretto di lavori lungo la strada “.Tirrena Inferiore”.
A tutti quanti indicati è stato notificato l’avviso di chiusura delle indagini.
Ora tutti avranno la possibilità di chiedere di essere interrogati o di depositare memorie difensive.