Riceviamo e comunichiamo il seguente comunicato di Vincenzo Lazzaroli.
Poiché non possiamo non rilevare il “tanto politichese” presente nel comunicato, gradiremmo che qualcuno rispondesse a Vincenzo Lazzaroli sulla vision politica delle cose di Amantea. Restiamo in attesa.
“Qualcuno potrebbe forse storcere il muso di fronte ad un binomio, quale quello tra il problema del prolungamento della stagione turistica e dell'ultimo concorso indetto per colmare il gap nell'organico dei vigili urbani, ma facendo una riflessione attenta non è poi tanto peregrino accomunare questi due temi della vita della nostra città.
Entrambi rappresentano in qualche modo una nostra sconfitta e contemporaneamente uno sprone a tentare di ribaltare il risultato di questa difficile partita che stiamo giocando con il nostro futuro. Il nodo della destagionalizzazione dell'offerta turistica, con la necessità dell'investimento sul mese di settembre torna puntualmente al pettine e puntualmente viene ignorato; eppure la scelta di puntare sull'allungamento della stagione con l'organizzazione di eventi e manifestazioni da svolgere a settembre non è una grande novità nel panorama turistico. Molti altri centri ( emblematica la scelta di Diamante con il festival del peperoncino) hanno seguito già questa strada pur non avendo le stesse risorse della nostra città. Invece ad Amantea il 30 agosto diventa tristemente la data dove si spegne inesorabilmente la stagione estiva, cancellando la speranza di rilancio sociale, economico ed occupazionale. Dobbiamo tentare di rompere questo meccanismo, utilizzando tutti gli strumenti possibili (anche e soprattutto quelle risorse regionali che forse qualcuno è più in grado di noi di sfruttare); dobbiamo avere una visione più ampia sul tema "turismo", bisogna iniziare a pensare a dei seri progetti che tengano conto delle nostre peculiarità, da qui si potrà ripartire per rendere, quindi, il nostro prodotto ‘turismo’ competitivo.
Nel binomio che ho inteso affrontare, infine, ho inserito la vicenda umana e professionale di alcuni dei vigili urbani, con contratto a tempo determinato, che non sono riusciti a vincere il concorso indetto ultimamente; si tratta di operatori che hanno portato avanti per 3 anni un egregio lavoro e che, fino all'ultimo giorno del loro mandato, guidati con saggezza dal comandante Emilio Caruso, siamo sicuri che svolgeranno il loro compito con dedizione ed abnegazione, come hanno fatto anche durante l'estate, nonostante abbiano avuto la certezza della scadenza del loro contratto. Terminato il contratto avremo degli operatori nuovi, che meritano ovviamente il giusto rispetto e la giusta fiducia, e contemporaneamente ci saranno buona parte dei vecchi operatori locali a spasso e con le rispettive famiglie che potrebbero entrare in grave crisi. Un problema di cui ci dovremo assolutamente occupare, attraverso tutti gli strumenti che la pubblica amministrazione offre, per il bene della comunità, anche per la riconoscenza verso chi ha davvero dato prova di grande serietà ed attaccamento a questa città.