Carissimi amici vicini e lontani, mettiamoci il cuore in pace. A causa del coronavirus, questo invisibile nemico che sta scombussolando il nostro tenore di vita e sta facendo migliaia di morti in tutto il mondo e non solo nella nostra amata Italia, anche i Riti della Settimana Santa subiranno drastici cambiamenti. Le Palme con i ramoscelli di olivo portati in chiesa per essere benedetti, la Messa in Coena Domini del Giovedì Santo, la lavanda dei piedi, la processione del Venerdì Santo, l’accensione del fuoco e del cero pasquale, la Messa della Santa Pasqua, tutte queste belle, antiche tradizioni quest’anno non ci saranno. Papa Francesco celebrerà tutti i riti a porte chiuse senza la presenza dei fedeli. Li potremmo vedere attraverso la televisione perché verranno trasmessi in diretta Tv e streaming. E ad Amantea, nella nostra amata città, la processione del Venerdì Santo è stata cancellata. Forse, se il virus sarà sconfitto e debellato, potrebbe svolgersi alla fine dell’estate il 14 o 15 settembre. Anche Amantea, dunque, ha dovuto alzare bandiera bianca, annullando l’appuntamento religioso che vedeva la partecipazione di tantissimi cittadini, pellegrini, turisti provenienti non solo dal circondario ma da tutta la Calabria. Dinnanzi al pericolo coronavirus la nostra amata cattolica Amantea, in considerazione che la situazione attuale difficilmente sarà passata, per quest’anno dovrà rinunciare per la prima volta nella sua storia millenaria non solo alla processione delle “Varette”, del Cristo morto, del Cristo in croce e della Vergine Addolorata, ma anche a tutti i riti della Settimana Santa. Le scelte adottate dal Governo e dal Vaticano ci hanno lasciato molto amareggiati. Purtroppo in un momento così difficile ci apprestiamo a vivere una Santa Pasqua diversa. Neppure durante gli anni della seconda guerra mondiale abbiamo vissuto giorni così difficili. E io me li ricordo benissimo anche se indossavo pantaloncini corti. Anche durante i bombardamenti mi dicono che non ci sono mai state cancellazioni di riti religiosi nelle chiese. La Messa del Giovedì Santo potrà essere celebrata dai sacerdoti nelle chiese parrocchiali senza la presenza dei fedeli. La lavanda dei piedi non ci sarà perché non ci saranno fedeli in chiesa. La processione del Santissimo Sacramento alla fine delle funzioni religiose che veniva riposto nel Tabernacolo( antico sepolcro ) non ci sarà. E non ci sarà neppure l’accensione del fuoco durante la veglia pasquale. Tutto è cambiato, tutto è stato sconvolto, ma la nostra fede rimane immutata. E tutte queste belle tradizioni, quando questo nemico invisibile e molto agguerrito sarà definitivamente sconfitto,” al travaglio usato ciascun in suo pensier farà ritorno,” come dice il poeta. Altro dirti non vo’; ma la tua festa ch’anco tardi a venir non ti sia grave.