Il mare Tirreno deve essere pulito.
La fogna deve transitare negli appositi impianti di depurazione.
Ed allora accertamenti sui fabbricati.
In comuni interessati sono stati : San Pietro in Amantea, Lago, Falconara Albanese, Guardia Piemontese , Bonifati, Fiumefreddo Bruzio, Cleto, Amantea.
Ora spetta a tutti gli altri sulla costa tirrenica. Impossibile ed ingiustificabile, infatti, che gli accertamenti siano limitati solo a pochi comuni.
Gli accertamenti sono stati condotti, in particolare, Polizia Provinciale di Cosenza, su delega del Procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano.
Sono stati compiuti più di mille sopralluoghi.
Sono state comminate più di 300 sanzioni amministrative.
La Polizia Provinciale, quando necessario, si è avvalsa delle Polizie Municipali e dei tecnici comunali.
Secondo il comunicato, i cittadini interessati ai controlli sono stati preventivamente informati di quali siano le norme vigenti in materia ambientale e quale la documentazione da produrre per dimostrare di essere in regola.
Come dire “ uomo avvisato, mezzo salvato”
In realtà stiamo parlando di fabbricati lontano dai centri abitati e dove non esiste la rete fognaria. Fabbricati costruiti tantissimi anni fa e che utilizzavano ed utilizzano pozzi neri che oggi sono in contrasto con la normativa
Come dire “ ncapu corna, mazze”.
Parliamo non di ville ma di fabbricati rurali.
Parliamo non di scelte dei proprietari ma di costrizioni.
Smaltire la fogna nel rispetto delle attuali normative significa spendere somme impossibili.
Ma come si dice “Dura lex, sed lex”