Per chi come me , salvo i quasi due anni dedicati al servizio militare, ha sempre vissuto ad Amantea ed ha avuto per sempre negli occhi le immagini dei ruderi della Chiesa di San Francesco d’Assisi
( quella di San Francesco di Paola, purtroppo non esiste più, ne alcuno- con la eccezione della associazione di Andreani- si preoccupa di saperne di più) e nelle gambe l’erta che dalla Chiesa di sant’Elia porta alla più bella memoria basso mdievalistica della nostra città, è stato una gioia seguire i lavori di restauro della Chiesa.
Una gioia quasi simile al dolore di vedere oggi in tanta bellezza e grazia due vergognosi pseudo cancelli che vietano per lo più l’accesso degli amanti dell’arte, della storia locale e degli straordinari panorami locali che si possono godere dalla collina del centro storico quando si sale verso la chiesa di San Francesco d’Assisi , la torre normanno-angioina ed il castello della regina Giovanna.
A nord, lato casa Mirabelli Centurione la ditta ha dimenticato i ruderi del cancello di chiusura che inibiva l’accesso al cantiere .
Una dimenticanza inaccettabile.
Se l’amministrazione non provvederà alla immediata rimozione, a giorni ci procureremo l’ indirizzo della ditta e rimetteremo una diffida alla sua rimozione, ovviamente segnalando la cosa a chi di dovere, tra cui la Soprintendenza , e ricordando che si tratta sicuramente di una omissione degli obblighi contrattuali.
Siamo stanchi di ricevere segnalazioni di gente che tenta di salire e trova la chiusura impropria.
Ma la principale vergogna resta quel pseudo cancello che vedete nella foto e che spesso chiuso impedisce l’acceso ai ruderi della chiesa francescana
Il paradosso è che per strada troviamo la segnaletica che indica la chiesa e questo abominevole ed ingiustificato cancello che di per se è un oltraggio.
Per fortuna che il tempo è stato più pietoso degli uomini ed il misterioso comunicato è in parte stato cancellato.
Un comunicato dove si leggeva: “L’accesso al sito archeologico di San Francesco d’Assisi è possibile tutti i giorni dalle ore 08.00 alle ore 21.00 salvo il caso di chiusura del cancello”. ???????
Che cosa diavolo significa?
E comunque ne chiederemo ragione e giustificazione.
E’ inaccettabile, in merito, il silenzio della cultura amanteana, se esiste, lo stesso che non parla della biblioteca ( per cortesia non si offendano i colti o quelli che si suppongono tali!!!!).
Così come è inaccettabile che il luogo sia reso di fatto inaccessibile o meno accessibile di quanto non lo sia stato finora.
A tutti vorrei ricordare che la sopra c’è la storia della nostra città, quella che può essere calpestata , toccata, vissuta, nel bene o nel male, e che proprio per questo DEVE POTER ESSERE calpestata , toccata e vissuta, nel bene o nel male.
Togliete i cancelli! I beni storici appartengono a tutti!!!!!!!
Ricordo a me stesso che se io ed il buon Massimo Ruggiero non fossimo saliti alla chiesa di San Francesco d’Assisi durante i primi lavori di conservazione non avremmo trovato e salvato la pietra con i due mascheroni del Dio Sole che oggi , conservati al patrimonio della nostra città, sono esposti nella chiesa di San Bernardino.
Giuseppe Marchese.