Il termine peracottaro è entrato nel linguaggio in atto generalmente più sfruttato e sta a significare persona incapace e maldestra.
Quale altro termine usare per descrivere il manifesto che annuncia la “ Cerimonia di inaugurazione della restaurata chiesa di san Francesco”
Ci scusino i perecottari se chiediamo di quale san Francesco si tratti, se di quello di Paola o di quello di Assisi, e come mai non è stato riportato che si tratti della chiesa più antica di Amantea, tra quelle visitabili.
Non solo.
Ci scusino sempre i perecottari se chiediamo dove abbiano letto che la chiesa di San Francesco di Assisi si trova su via Collegio.
A nessuno è venuto in mente che la via si chiama Via San Francesco proprio perché conduce da Via Indipendenza alla chiesa di San Francesco d’Assisi?
E non basta. Affatto!
Ma forse il dubbio lo hanno avuto, magari chi ha scritto il testo, o chi lo ha stampato ( a parte chi avrebbe dovuto controllarle il manifesto prima di affiggerlo) perché, comunque, per evitare che la gente sbagli chiesa è stato precisato che la chiesa si trova nei “pressi dei ruderi dela castello).
A parte quel bellissimo “ dela castello” che ci riporta al lessico dell’ Armata Brancaleone( che non sia simile?)
Ma ci sembra incredibile confondere i ruderi della chiesa ( a nord ovest della collina) con quelli del castello( a sud est).
Non ne facciamo certamente una colpa ai politici che sono alle prese con mille ed un problema, ma vivaddio ci sarà pure un responsabile di questi refusi ( eh, eh) che ormai sono diventati una abitudine per una città che si è sempre vantata di essere “colta”.