E’ stato chiesto di aggiungere due ferrovie calabresi.
E’ stata inoltre sollecitata la previsione di un contributo statale per l'esercizio o una qualsiasi altra forma di finanziamento stabile al fine di integrare i ricavi dalla gestione delle ferrovie turistiche.
Parliamo della proposta di legge 1178 presentata il 10 giugno 2013 per la istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico
Inizialmente si parlava delle seguenti linee ferroviarie e della loro trasformazione in ferrovia turistica:
a) la ferrovia Palazzolo-Paratico (Lombardia);
b) la ferrovia Asciano-Monte Antico (Toscana);
c) la ferrovia della Valmorea (Lombardia);
d) la ferrovia Ceva-Ormea (Piemonte);
e) la ferrovia Sulmona-Casteldisangro-Carpinone (Abruzzo-Molise);
f) la ferrovia Agrigento-Porto Empedocle (Sicilia);
g) la ferrovia Fano-Fermignano (Marche).
Ora si è proposto di aggiungere :
h) la Ferrosilana;
i) le Ferrovie Taurensi
Inizialmente, inoltre, si stabiliva che “I ricavi delle attività svolte dalle ferrovie turistiche sono, in base al relativo contratto, destinati ai rimborsi delle spese per gli operatori dei tronchi di gestione, alla promozione pubblicitaria delle ferrovie turistiche e al recupero e potenziamento delle infrastrutture delle medesime ferrovie turistiche”.
Insomma tratti ferroviari economicamente autosufficienti.
Oggi invece grazie all’ingresso della ferrovie calabresi si prende e si da atto che la gestione sarà in perdita e si invoca “ la previsione di un contributo statale per l'esercizio o una qualsiasi altra forma di finanziamento stabile al fine di integrare i ricavi(ottenuti) dalla gestione delle ferrovie turistiche”
All’assessore Musmanno ( con la sopraveste trasparente) chiediamo : “ Perchè mai le ferrovie erano state dismesse?”