Scherziamo, ovviamente. Non c’è stata alcuna partita.
Ci riferiamo al fatto che qui da noi in Calabria dove un posto di lavoro è un “tredici”, ancora più dopo che certa politica statalista e regionalista non riesce più a dare posti di lavoro, nemmeno con il vecchio trucco della assunzione precarietà poi da stabilizzare, qui in Calabria attecchisce ancora il vizio di offrire soluzioni a pagamento anche per i concorsi.
E’ di questi giorni l’arresto da parte della Guardia di Finanza di un “ Falso maresciallo comandante della guardia di finanza” che prometteva di arruolare giovani proprio nel corpo della GdF.
Un arresto nato da una indagine partita da quando una delle vittima del falso maresciallo si è recata presso una caserma della guardia di finanza di Lamezia Terme, per avvisare i militari "colleghi" che, a breve, avrebbe fatto servizio assieme a loro e per avere ulteriori informazioni su quando e come dovesse presentarsi per l'incorporazione.
Superato lo stupore, i finanzieri hanno fatto scattare le indagini accertando che si trattava di un giovane finito nel raggiro del falso maresciallo il quale, manifestando inesistenti "conoscenze importanti", gli aveva prospettato il reclutamento nella guardia di finanza in cambio di 3.000 euro.
Si tratta di xxx xxxxx, xx anni, il quale, grazie ad una minimale conoscenza di alcune procedure concorsuali della guardia di finanza, arricchite da fantasia, riusciva a ingannare puntualmente le persone circuite.
Esattamente un anno a Rende fa veniva fermato anche un “Falso colonnello della Guardia di Finanza”, che girava in divisa con un falso tesserino del Dipartimento interno di sicurezza rilasciato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e che ha anche dichiarato di essere un esponente dei servizi segreti, e che ,poi, altro non era che Gerardo Carnevale di 48 anni, responsabile a palazzo campanella della struttura pubblica che supportava il consigliere regionale Carlo Guccione del PD, il quale cedendo dalle nuvole ebbe a dichiarare: «Conosco Carnevale da molto tempo, abbiamo una lunga militanza comune nel partito e mai mi sarei aspettato una cosa del genere».
Ed infine: «Da garantista non posso che augurarmi che la giustizia faccia il suo corso e che Carnevale riesca a spiegare i contorni dell'incredibile vicenda che lo ha visto protagonista. So che sta da tempo attraversando un periodo di grande difficoltà personale perciò non posso che esprimergli vicinanza umana».
Pur essendo semplice finto maresciallo e non colonnello , e forse anche per questo, ci auguriamo che anche Bonaddio “riesca a spiegare i contorni di questa incredibile vicenda”.
E comunque in tutti i casi rivolgersi sempre alla più vicina caserma della Guardia di Finanza!