Se ne parla al convegno organizzato dalla Proloco, insieme all’A.R.C.A.T. Calabria, con la preziosa collaborazione dell’ASP e dell’ amministrazione comunale, tutte convinte che “Partecipare ed operare per il bene comune è
possibile attraverso eventi di sensibilizzazione e riflessione”.
Il convegno “Alcolismo: possibilità di recupero. Il C.A.T. a Soveria Mannelli” che si terrà domenica 11 dicembre presso la Sala Convegno dell’ex Mercato Coperto di Soveria Mannelli dalle 16.00, vuole chiamare all’attenzione l’opinione pubblica, le agenzie educative, le forze dell’ordine e quanti operano, a vario titolo, nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione.
L’evento è organizzato dall’Associazione Pro Loco di Soveria Mannelli, insieme all’A.R.C.A.T. Calabria, alle porte delle festività Natalizie, proprio nel periodo dove l’uso e abuso di alcol è importante e miete il maggior numero di vittime.
L’evento ha ricevuto il patrocinio e la preziosa collaborazione dell’Amministrazione Comunale della Città di Soveria Mannelli e dell’A.S.P. di Catanzaro, unendosi agli organizzatori per puntare l’attenzione su un argomento ancora una volta sottovalutato.
L’alcol, a differenza di altre sostanze che creano dipendenza, si trova a portata di mano, nei supermercati, a disposizione di grandi e piccoli con una scarsa mancanza di consapevolezza sui danni che a breve, medio e lungo termine può provocare.
Spesso, infatti, si pensa all’ubriaco che barcolla per strada, il solitario, un pò barbone che riversa la sua solitudine nell’alcol.
La realtà è ben lontana dal luogo comune che può ispirare film di successo.
La realtà è fatta di uomini, donne, minorenni che usano e abusano di vino, birra o superalcolici per disinibirsi, per sedare le inquietudini dell’anima, per colmare vuoti create dalla mancanza di progettualità sia in termini relazionali che professionali.
“L’alcolismo è un problema complesso” commenta Bruno Villella, volontario/servitore/insegnante CAT di Soveria Mannelli e componente del Consiglio Direttivo della Pro Loco di Soveria Mannelli “che mette in luce le varie facce della fragilità umana; è un problema che riguarda in percentuale maggiore i nostri territori montani, i nostri paesi, il nostro vicino di casa, noi e le nostre famiglie. Ecco perché è necessario parlarne ed offrire possibilità di miglioramento.”
Il convegno, organizzato da Associazioni di promozione territoriale e volontariato sociale e da Enti Pubblici, vuole perciò sensibilizzare indicando quali sono gli organismi che si occupano di questo problema multisfaccettato per coordinarsi ed offrire concretamente possibilità di cambiamento.
“Chi beve, perdendo di lucidità,” conclude Antonio Ferrante, Presidente della Pro Loco di Soveria Mannelli “può, non solo, arrecare danni fisici e psichici a se stesso ma anche agli altri, cominciando dalla famiglia che può attraversare momenti fatti di sofferenza, vergogna, disperazione, impotenza, ritiro sociale.
La famiglia, e più in generale la comunità allargata, ha il diritto di avere delle realtà pronte a sostenere il cambiamento ed al tempo stesso il dovere di aiutare emotivamente e fattivamente chi ha necessità di essere spronato a vedere l’altra faccia del cubo: la vita con le sue innumerevoli possibilità di miglioramento!”
Pro Loco Soveria Mannelli ufficio stampa.