Nell’antica Grecia tra i Sette sapienti venivano sempre indicati Talete di Mileto, Solone di Atene, Biante di Priene, Pittaco di Mitilene. Poi una buona parte aggiungevano Anacarsi, Cleobulo, Chilone ( qualcuno a Cleobulo e Chilone sostituiva Misone, Periandro).
Oltre a questi sette in altri elenchi comparivano Pitagora da Samo, Orfeo, Lino, Anassagora, Epicarmo, Anassagora, Acusilao di Argo, Laso da Ermione, Orfeo, Epicarmo, Pisistrato, Lino, Panfilo, Epimenide di Creta, Leofanto Gorgiade, Aristodemo di Sparta, Ferecide di Siro
I sapienti erano famosi per le risposte che erano in gradi di fare alle domande che erano loro poste. Alla domanda su quale fosse lo Stato migliore questa fu la risposta:
- Solone: "Lo Stato nel quale coloro che non hanno ricevuto alcun torto perseguono e puniscono i colpevoli, non meno di quelli che hanno ricevuto ingiustizia."
- Biante: "Quello dove la legge è temuta da tutti come se fosse un tiranno."
- Talete: "Quello che non ha né troppi poveri né troppi ricchi."
- Anacarsi: "Quello in cui ognuno considera ogni cosa e giudica nel contempo il vantaggio secondo la misura dell'onesto e lo svantaggio secondo quella del disonesto."
- Cleobulo: "Quello dove i cittadini temono un rimprovero più delle guardie."
- Pittaco: "Quello dove non sia possibile che i disonesti governino e gli onesti non governino."
- Chilone: "Quello dove si ascoltano le leggi e non gli oratori."
Straordinaria la modernità del loro pensiero, incredibile come le società non siano cambiate!
Anche oggi lo Stato cerca i sapienti e li trova in Valerio Onida, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello, Luciano Violante, Enrico Giovannini, Giovanni Pitruzzella, Salvatore Rossi, Giancarlo Giorgetti, Filippo Bubbico, Enzo Moavero Milanesi.
Chi di loro può essere paragonato a Talete o a Solone?.
E quali suggerimenti potranno offrire ad una politica dove governano i disonesti , i padri ed i figli delle caste e dove gli onesti( se ci sono) sono nominati, non scelti?
Chi di loro con a pancia piena potrà capire le ragioni di chi ha fame?
Chi di loro con figli e parenti stabilmente occupati ( e bene) potrà capire le ragioni di un giovane disoccupato che vuole soltanto lavorare? Giuseppe Marchese