Meno male che i nostri porti sono chiusi.
Sono 280 i morti accertati per la nuova epidemia di ebola in Repubblica democratica del Congo, un numero che eguaglia quello raggiunto nel 1976, quando si registrò il primo e finora peggior focolaio del virus.
Il ministero della Sanità ha riferito oggi che, secondo dati aggiornati al 7 dicembre, i casi di infezione sono 489, dei quali 441 confermati e 48 sospetti.
Per numero di casi, è la più grave epidemia di ebola mai rilevata finora al mondo: superato infatti il contagio registrato in Uganda tra il 2000 e il 2001, quando le persone infette furono 425.
Da quando è iniziata l’epidemia, lo scorso primo agosto nelle province di Nord Kivu e Ituri, a oggi i decessi in Repubblica democratica del Congo sono 280, tanti quanti se ne contarono nel 1976 nella regione settentrionale di Yambuku, dove ebola fece la sua prima comparsa con un tasso di mortalità del 90% tra le persone ammalate.
Finora nelle province colpite sono state vaccinate 42.000 persone, soprattutto nelle città di Mabalako, Beni, Mandima, Katwa e Butembo (AFP/LaPresse)
Il ministero della salute sostiene che senza le squadre che hanno vaccinato più di 41.000 persone finora, questo focolaio potrebbe aver già visto più di 10.000 casi di Ebola.
(Ansa)