Giorgia Meloni, il nostro Presidente del Consiglio in carica, ha partecipato al summit del G20 a Bali in Indonesia e ha portato con sé la figlia Ginevra di 6 anni e la sua babysitter. Non l’avesse mai fatto. E’ scoppiata una bufera. Mentre lei tornava a casa ha appreso dai giornali che in Italia si discuteva se era giusto o sbagliato portare sua figlia con lei. La risposta piccante non si è fatta attendere:- Come dovrò crescere mia figlia è una materia che non riguarda nessuno. Ho diritto di fare la madre come ritengo. Occupatevi di materie più rilevanti e vagamente di vostra competenza-. Non è la prima volta, che io sappia, che un nostro Presidente del Consiglio decide di portare con sé nei vari summit internazionali i propri figli o le mogli. Renzi quando partecipò al G7 nel 2015 portò la moglie Agnese e la figlia Ester. E Conte, sempre in Giappone al G20 di Osaka, portò il figlio Nicolò, e nessuno si indignò, nessuno osò criticarli. Erano affari loro. Per Meloni, invece, si sono scomodati i maggiori giornali italiani e alcuni giornalisti si sono risvegliati dal lungo letargo. Meloni ha sbagliato. La figlia doveva restare a Roma. Doveva interessarsi dei gravi problemi che affliggono l’Italia e non rimboccare le coperte al letto della figlia la sera quando rientrava in albergo. Ha sbagliato. L’ha fatta grossa. Dio mio come siamo caduti così in basso! Con tanti gravi problemi che affliggono l’Italia e con una guerra mondiale che incombe sono stati versati fiumi di inchiostro su un fatto prettamente personale. Le polemiche innescate da una certa stampa sono davvero squallide. Non avendo nulla da criticare a Giorgia Meloni nel suo primo incontro internazionale con i giganti della terra si arrovellano il cervello perché portare la figlia con sé è stata una scelta sbagliata e ha danneggiato l’Italia e le altre donne italiane che lavorano nelle fabbriche e non possono portare con loro le figlie e accudirle come si deve. La Meloni a Bali si doveva interessare dei problemi italiani che sono gravi e urgenti e non della colazione o la cena della figlia. Poteva benissimo restare a Roma. E quattro giorni di lontananza non sono poi tanto. Ci sono operai che lasciano i propri figli per mesi e anni perché costretti a lavorare lontano da casa.
Cari amici lettori di Tirreno News, so che molti di voi non hanno digerito la vittoria di Giorgia Meloni nelle ultime elezioni politiche. In parte neanche io. E’ un nostro diritto. Però, ora, alla luce di queste assurde critiche rivolte ad una mamma per la scelta di portare con sé la propria figlia a voi non sembrano esagerate, sproporzionate e fuori luogo e che non riguardano la sua attività di governo? Io non so se voi abbiate portato qualche volta i figli sul posto di lavoro. Se lo abbiate fatto sono affari vostri. Come sono affari miei se qualche volta ho portato i miei figli a scuola dove insegnavo. Non sono mai venuto meno ai miei doveri di insegnante e non sono stato mai distratto della loro presenza a scuola. Cara amici, anche se non condividete le idee della Meloni e la sua visione politica, le critiche che le sono state rivolte non sono davvero fuori luogo?