Sembra che ci siamo.
Sono morti i partiti ma sembra sia rimasta la Politica.
La scriviamo apposta con la P maiuscola a sottolineare la differenza con la politica dalla p minuscola , cioè quella che gestisce il potere per sè stessi, le proprie famiglie, i propri sodali e gli interessi particolari e personali.
Un incontro che è solo il primo ed al quale ne seguiranno altri più allargati alla partecipazione di quelle volontà di cambiamento che pur sono presenti in questa città che sta vivendo la parte più negativa della sua splendida storia millenaria.
Nuove od antiche volontà di cambiamento espresse da uomini nuovi od antichi che hanno deciso di operare insieme ed unitariamente per essere più forti e decisi nelle loro azioni .
Uomini nuovi ed antichi che cominciano per tempo un percorso che potrà portarli lontano e verso obiettivi indispensabili alla crescita della città e della sua gente.
Un incontro di buone volontà, di buona gente, che stanno coordinando i loro sforzi per obiettivi condivisi e sociali.
Politici che daranno attenzione ai comportamenti della attuale amministrazione e li condivideranno, se da condividere sono, ma li contesteranno, se da contestare sono.
Durante l’incontro sono emerse forti preoccupazioni sullo stato sociale ed economico nel quale versa Amantea. Il turismo è un sogno, il commercio in flessione, la pesca compromessa, l’agricoltura in stagnazione, l’edilizia ferma. Tutti i parametri economici sono al collasso. Aumentano solo le tasse e la disoccupazione.
Sempre nell’incontro sono state fatte importanti riflessioni sulla attuale amministrazione che a distanza di pochi mesi dalle elezioni mostra importanti segni di cedimento.
Dal fondo del tavolo ricco di voti e persone si alza la mano di un saggio grande elettore con l’indice ed il medio alzati alla Winston Churchill ed un sorriso tutto da scoprire.
Non si sa se sia il segno della Vittoria o se sia il termine di durata in mesi della attuale giunta(insomma è la stessa cosa!).
Un segno che, se vere le informazioni che arrivano, sembra molto attendibile
Le gridate durante la giunta,infatti, si sentono da Corso Umberto Primo.
Le pretese di taluni, probabilmente figlie di impegni assunti prima delle elezioni, sono eccessive ed entrano in conflitto con le altre, anche esse elettorali.
Impegni sempre negati, conosciuti solo a chi li ha assunti ed a chi li ha ricevuto, ma che adesso si devono pagare.
E sono impegni pesanti, forse impossibili da mantenere e comunque che comportano rischi molto, molto pesanti.
E forse la soluzione unica è riandare ad elezioni senza vecchi e nuovi impegni, puliti.
Ed i commenti del giorno dopo sono stati e sono tutti positivi.
E sono tanti coloro che si sono prenotati per i prossimi incontri.
Saranno lasciati fuori, sin da oggi, coloro che sono impegnati con la attuale giunta pur non appartenendovi e saranno ben accetti coloro che, da dovunque provengano, si impegnino a cambiare ed a muovere verso un futuro positivo per Amantea e gli Amanteani.
La città ha bisogno di un nuovo futuro, di un nuovo sviluppo, di coraggio, di virtù, di onestà, di legalità.
Occorre ricominciare e forse questo incontro è foriero di questo nuovo percorso.
Giuseppe Marchese
Nella foto la Bici chiamata Amantea