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La consigliera Concetta Veltri prende una decisa posizione a tutela dei lavoratori dell’ArcaServizi srl ed ora scrive su quanto fatto.

 

Non possiamo non evidenziare quanto da Lei affermato.

-circa la sincerità e la sensibilità personale del sindaco Monica Sabatino ed il suo fermo orientamento nobile e disinteressato per la tutela del personale perdente posto;

 

Né possiamo omettere di cogliere la fragilità della posizione del sindaco che ha visto non percepito questo suo indirizzo politico.

Una fragilità determinata da diversi e distinti “ altri orientamenti e forse interessi”.

“Altri orientamenti e forse interessi” che sono tutti da scoprire e da valutare e che probabilmente saranno valutati non dalla politica.

 

Ecco però il forte comunicato:

“E’ noto che il comune ha sciolto il contratto con l’Arcaservizi che era concessionario della Tosap, della tassa di Affissioni e Pubblicità.

La conseguenza pratica è stata la sospensione dei servizi resi dal personale dell’Arcaservizi e cioè di Daniele Perricone, di Francesco Mangione e di Franco De Carlo.

Non sono i primi e forse non saranno gli ultimi a perdere il lavoro e così a trovarsi nei guai insieme alle loro famiglie, guai che qui in Calabria assumono la connotazione della assoluta gravità.

 

Era già successo molti anni fa con la Foderaro che gestiva alcuni servizi per conto del comune.

Anche in quel caso il personale si trovò a perdere il lavoro. Parliamo di Carmelo Zucco, di Anna Bonanno, di Maria Posa e di Francesco cd “il letturista”.

Ma l’amministrazione del tempo non volle perdere le conoscenze acquisite dal personale licenziato dalla Foderaro e lo riassunse per intero.

Questo personale costituì l’ufficio tributi del tempo.

Ci pare di ricordare anche che, più recentemente, c’è stato un tempo in cui l’amministrazione comunale ebbe ad affidare la gestione della pulizia e dei servizi del porto alla Lamezia Multiservizi.

Poi la stessa amministrazione comunale decise di affidare i medesimi servizi ad una diversa società , nel caso ad una cooperativa sociale di tipo B denominata “Gente di mare”.

Bene. In quella occasione il comune dispose che il soggetto subentrante nel servizio assumesse le unità che avevano prestato attività con la precedente azienda.

Una scelta politica non contestabile, di alto profilo e lignaggio, di fatto un riconoscimento della responsabilità del comune verso chi era stato impegnato in precedenza in un servizio dell’ente ed anche la dichiarazione della volontà di utilizzare le professionalità acquisite dai dipendenti della Multiservizi.

Mi sono impegnata, anche in seguito all'attenzione che il Partito Democratico ha riservato alla vicenda, per sensibilizzare personalmente il sindaco Monica Sabatino a confermare tale orientamento ricevendone un impegno personale nobile e disinteressato.

Purtroppo dobbiamo rilevare che l’orientamento del sindaco, almeno in questa fase, non è riuscito a prevalere su altri orientamenti e forse interessi.

Ed infatti la segretaria comunale nella qualità di responsabile dell’ufficio tributi ha adottato una determina con la quale affida alla cooperativa Quadrifoglio una serie di compiti già dell’Arcaservizi srl

Difficile non ricordare che Carmelo Zucco nella qualità di responsabile dell’ufficio tributi adottò una delibera con la quale nelle more affidò l’ incarico di affissore dei manifesti a Franco De Carlo.

Del tipo paese che vai usanza che trovi, amministrazione imperante soluzione che trovi.

Il comune, è ben noto, è il più importante datore di lavoro di Amantea. E questo è un bene.

Ma è necessario che i suoi comportamenti siano improntati al rispetto del lavoratore.

Ci sembra di ricordare che però non sempre questa indicazione sia stata rispettata come l’etica e la legge morale impongono.

A fronte dei casi della Foderaro e della Lamezia Multiservizi ben altri sono stati i comportamenti in altri casi come quello che interessò i vigilini per i quali non vennero usate, purtroppo, la stessa attenzione e la stessa sensibilità.

Il comune ha creato un balletto di persone che vengono assunte, licenziate, di nuovo assunte, di nuovo definitivamente licenziate.

Se tutto questo avviene perché il lavoratore si inginocchi dinanzi al potere è vergognoso.

Se tutto questi avviene per dare un lavoro ad uno nuovo, togliendolo a chi lo ha già fatto è vergognoso.

Non ci appare giusto e tantomeno onesto, creare un disoccupato per assumere una persona verso la quale si ha un interesse personale o politico.

Non vorrei che anche questa vicenda finisca nelle aule dei tribunali.

Amantea non ne ha bisogno.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di Sergio Tempo. Avvertiamo il lettore che si tratta di una nota che intende dare inizio alla pubblicazione di tante “pesanti” verità dalle quali potranno emergere elementi induttivi della fine anticipata di questa consiliatura .

 

“La dichiarazione congiunta dell’Esecutivo e della “loro” Sindaca, rilasciata all’indomani di un Consiglio comunale che ha registrato, ancora una volta, la disfatta dell’Amministrazione vigente, umiliata non tanto dalla migrazione di Assessori e Consiglieri verso i banchi dell’opposizione, quanto dalla pochezza dei contenuti del loro operato e dall’assoluta inesistenza di competenze specifiche nel settore della Pubblica Amministrazione, ha segnato un solco profondo tra il civile confronto politico e le barzellette puerili da Corriere dei Piccoli.

 

Le colorate metafore utilizzate nel comunicato: “sfrondare i rami secchi”, riferendosi anche al sottoscritto, denotano una distorta visione della realtà da parte della Sig.ra Sabatino che probabilmente confonde “i rami” con le “ radici”.

Nessun seme avrebbe prodotto folta vegetazione nel 2014 nel Comune di Amantea senza Sergio Tempo; al contrario, venendo meno le “fondamenta” del castello incantato in cui la Sig.ra Sabatino soggiorna, cimentandosi spesso in acuti da soprano, molte sono le foglie che stanno ingiallendo e i rami che stanno cadendo, e a breve, anche l’albero produrrà solo legna per i camini.

 

Il taglio dato al comunicato evidenzia , tra l’altro, la sovversione delle regole basi della politica che consegna alla minoranza l’azione di attacco.

Pare, quindi, del tutto evidente che, i residui dell’Amministrazione Sabatino, nel loro intimo, abbiano già percepito che non esiste più una maggioranza effettiva, ma solo un “club per pochi intimi” e che la loro permanenza all’interno della gestione pubblica del Comune di Amantea sottrae braccia preziose alla green economy.

La Sig.ra Sabatino confonde ancora, o forse da sempre, il ruolo politico, ovvero di indirizzo, che compete agli Assessori, e quello di Funzionario, che consiste nel dirigere l’attività gestionale dell’Ente.

E’ OPPORTUNO RICORDARE che negli ultimi decenni tale funzione è stata svolta legittimamente dal Dott. Sabatino e da oltre due anni, impropriamente ed abusivamente, dal “paterno volontario civico” .

Di fatto il vero DOMINUS del Comune di Amantea.

La presenza del sottoscritto all’interno dell’Amministrazione, nel difficile ruolo di Assessore al Bilancio, considerata la convivenza con tale responsabile dell’ufficio di Ragioneria, ha contribuito NON “…a tenere nascosto un vaso di pandora”, ma a sostenere un equilibrio vitale, bloccando sul nascere i tentativi di “oscurare” i conti dell’Ente.

Certamente MAI, l’Assessore Tempo avrebbe avallato l’idea malsana di portare in Consiglio variazioni di bilancio supportate da entrate palesemente non veritiere.

A tal proposito, rispetto a quanto penosamente dichiarato nel comunicato congiunto, è necessario evidenziare che la Sig.ra Sabatino ed il neo Assessore al Bilancio, purtroppo disconoscono anche le più minime nozioni della normativa sugli Enti locali.

Nello specifico il T.U. art 193 c.2, in merito alla salvaguardia degli equilibrio di bilancio recita: “ e comunque almeno una volta entro il 31 luglio di ogni anno…”, che nella lingua nazionale significa NON SOLO entro il 31 luglio, ma ogni volta che si dovesse presentare una situazione tale da creare squilibrio.

Nel Consiglio comunale del 30.11.2016 ho elencato una serie di debiti fuori bilancio, capaci di creare una situazione di squilibrio nei conti, risultanti da vari protocolli dell’Ente, datati 13 ottobre 2016 e trasmessi all’Assessore al bilancio pro-tempore, Dott. Sergio Tempo e al Responsabile di Ragioneria ovvero “il paterno volontario civico”.

Tra i diversi debiti fuori bilancio, certamente eclatante, quello nei confronti di una società ( circa 200.000,00 euro ) per la cui riscossione è stata nominata commissario ad acta, la Segretaria comunale, a conferma del fatto che sia il Consiglio, che l’Esecutivo non potevano NON RICORDARE la presenza di tali debiti, poi misteriosamente non più presenti al 30 Dicembre 2016, e quindi sono TUTTI consapevoli, in estrema sintesi,che il bilancio è falso.

Le dichiarazioni ultime della Sig.ra Sabatino e del neo Assessore al Bilancio sulla possibilità di maggiori entrate che “per un caso fortuito” sono emerse, hanno solo peggiorato la posizione dell’Amministrazione, soprattutto perché le entrate fortuite sarebbero collegate a ruoli Tari e servizio idrico.

In tali dichiarazioni hanno dato sfogo alla loro incompetenza profonda, visto che evidentemente ignorano che, se tali maggiori entrate dovessero essere vere, dovrebbero essere abbattute dal costo del servizio, andando quindi a beneficio dei cittadini, in caso contrario si potrebbe ricadere in “abuso di ufficio”.

Laddove invece tali maggiori entrate fortuite non dovessero essere vere, il loro inserimento ricadrebbe nel “reato di falso in bilancio”.

Ma la gravità dell’argomento sembra non sfiorare i pensieri dell’Esecutivo impegnato invece a screditare l’operato del sottoscritto, dimenticando che tutti i risultati positivi in termini di entrate, provenienti finalmente dall’Ufficio Tributi, sono il risultato della mia personale azione incisiva nel rivendicare maggiori risorse umane e maggiore dignità ad un settore nevralgico per l’economia dell’Ente.

La figlia del volontario civico, dovrebbe ricordare, che nel corso di un Consiglio Comunale, a sostegno di quanto richiesto per l’Ufficio Tributi, minacciai le dimissioni.

Ma l’ingratitudine è figlia di madre prolifera e l’umiltà non soggiorna nell’animo della Sig.ra Sabatino che costantemente “dimentica” l’operato della “precedente Amministrazione”, cioè quella in cui il Dott. Sabatino era il responsabile di Ragioneria, e anche il Vice Segretario, e la sig.ra Sabatino era la Presidente del Consiglio Comunale percependo illegittimamente lo stesso compenso degli Assessori.

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Un forte applauso accoglie Elena Arone che passa con la opposizione.

I consiglieri sono appena entrati nella sala consiliare.

L’ultima ad entrare è la consigliera Elena Arone che siede nel banco della maggioranza.

Prima ancora che inizi la trattazione dei punti all’ordine del giorno la consigliera chiede di leggere un documento.

Lo fa con voce serena e con tono deciso.

Ecco che cosa ha letto:

“Sindaco, colleghi consiglieri, buongiorno

Oggi sento la necessità di intervenire nuovamente per ribadire che sono fortemente convinta che l'attività amministrativa fin'ora svolta non ha raggiunto i risultati promessi ai nostri elettori per come era stato programmato.

Dal momento che sono stata eletta ero guidata da una grande passione e, soprattutto, da una grande voglia di lavorare per il bene comune, stando a contatto con la gente.

Ricordo che ci siamo presentati agli elettori con un programma che lasciava intendere chiaramente un impegno, da parte di tutti noi, di responsabilità e anche di efficienza, di qualità, di solidarietà verso il nostro popolo ma soprattutto di competenza.

A tutt'oggi questo mi sembra non sia stato rispettato anzi mi sento che stiamo deludendo la gente che credeva in noi.

Sono consapevole che molti problemi che affliggono questa amministrazione, e di conseguenza di cittadini, sono stati causati dalla gestione delle precedenti amministrazioni, ma avevamo promesso, in modo solenne, che ci sarebbe stata una svolta che comportava scelte coraggiose che non sono state adottate e mi riferisco in particolare:

- Ad una gestione trasparente capace di abbattere la politica spicciola e clientelare.

- Il risultato finora ottenuto in termini di efficacia, efficienza ed economicità è 

mediocre.

- Nessuna attenzione è stata posta alla politica del lavoro, facendo aumentare ancora di più il problema disoccupazione, quando occorreva una politica di investimenti diretta alla valorizzazione del nostro territorio, della nostra tradizione marinara e della storia del nostro paese.

- nessuna attenzione è stata rivolta per rivitalizzare la nostra tradizione agricola al fine di dare supporto agli imprenditori agricoli.

- come ultimo punto vorrei dire un mio pensiero sul turismo, una grande fonte di ricchezza economica e culturale per il nostro territorio, ma che purtroppo viene ancora considerato come una semplice organizzazione di feste, sagre e manifestazioni concentrate in un unico periodo. Il vero Turismo dovrebbe essere per noi il nostro documento di riconoscimento, la nostra cartolina da spedire in tutto il mondo, il nostro libro da far leggere a tutti, in poche parole, la vera immagine di Amantea e Campora, la vera storia, i veri valori e le sue bellezze che ahimè anche noi abbiamo dimenticato. Bisogna dare importanza non alla festa che si ripete una volta all'anno ma quello che ci circonda ogni giorno, alle nostre meraviglie che ci fanno brillare gli occhi ogni volta che rivolgiamo ad esse il nostro sguardo. Al nostro mare, al nostro centro storico, al nostro clima, alla nostra cucina tipica, alla nostra accoglienza e soprattutto alla nostra arte attraverso i nostri monumenti storici ma anche attraverso i nostri pittori che grazie alle loro opere fanno innamorare tutti.

Oggi, purtroppo, dopo questa analisi devo dire che in tanti punti abbiamo fallito forse perché ancora non abbiamo capito come risolvere questi problemi, o ancor più grave, non siamo stati ancora in grado di individuarli.

Pertanto mi attiverò, anzi, ci attiveremo, perché da questo momento dichiaro di uscire dal gruppo di maggioranza per fare parte del costituendo gruppo di cui ne fanno parte il consigliere Sergio Tempo ed consigliere Alessandro Salvatore, a presentare un documento che riporta la voce dei cittadini stanchi di sopportare questa situazione di stallo. Grazie per avermi ascoltata Elena Arone”

La sorpresa nell’aula consiliare è evidente e palpabile.

Si, è vero, che dopo l’intervento svolto nell’ultimo consiglio il suo passaggio alla opposizione ci stava, ma nessuno poteva escludere che le sue sollecitazioni non avessero sortito una reazione positiva da parte della maggioranza

Ed invece, non è stato così. Evidentemente.

Elena aveva ed ha due obiettivi politici e sociali, il primo relativo al centro storico, ai suoi valori, alle sue potenzialità ancora inespresse per la intera città ed il turismo, il secondo relativo allo sviluppo della frazione Campora San Giovanni verso la quale questa maggioranza non ha avuto la necessaria attenzione.

E così ha deciso di dare uno scossone a chi appare, a suo giudizio, distratto e disattento.

Ora si vedrà se questo passaggio sveglierà la maggioranza.

Con questo riposizionamento la situazione diventa precaria, 9 nella maggioranza ed 8 nella minoranza, e tutto diventa possibile…...

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Questa è la nota che la signora Carmela Franco ha inviato a noi, a Webiamo ed a Rino Muoio.

 

Si tratta di una lettera che ha scritto a Gesù ma che noi siamo convinti Gesù non riceverà mai considerato che l’ha consegnata al Comune( e chi gliela porta?).

 

La nota che vi accludiamo a piè delle presenti righe è accompagnata dal seguente messaggio:

“Gentili signori, Vi mando la lettera che ho protocollato in Comune solo col timbro e data di ricezione a mano dato che non c'era linea ieri, in JPG per conferma della consegna e in word per Vostre esigenze tecniche.

Qualora Vogliate pubblicarla a beneficio dei più, ognuno nel proprio piccolo é portatore di pace che costruisce.

Vi auguro buon lavoro e sereno Natale perenne. GRAZIE Carmela Franco”

 

Speriamo che Gesù la legga.

Magari qualche Angelo di passaggio da Amantea in volo per un luogo di pace e bellezza potrebbe anche via web inviargliela. ( non siamo così presuntuosi da pensare che Gesù od i suoi Angeli leggano il nostro sito).

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Ieri venerdì 16 dicembre su sollecitazione del sindaco Monica Sabatino sono scesi in campo i vigili urbani sanzionando i cittadini che anno abbandonato la linea di una corretta raccolta differenziata annullando gli sforzi della maggior parte dei cittadini.

 

Un intervento necessario per ritornare alle altissime percentuali di raccolta differenziata che la città aveva saputo raggiungere e che fa onore alla civiltà che Amantea sa esprimere

Ci auguriamo che il comando della polizia municipale continui in questa direzione sanzionando anche per educare.

 

Ci sono pervenuti molti commenti positivi sul lavoro dei Vigili Urbani e due soli negativi.

Il primo è quello relativo alla episodicità degli accertamenti.

Il secondo che è quello che solo una parte del territorio è stata messa sotto la lente di ingrandimento così che le sanzioni sono state a macchia di leopardo…..

 

Questa la dichiarazione del sindaco Monica Sabatino.

«Lo avevamo anticipato – dichiara il sindaco Monica Sabatino – e manteniamo fede al nostro impegno.

Il sistema di raccolta differenziata deve poter operare a pieno regime se vogliamo che la città sia ancora più piacevole sul fronte del decoro urbano.

Metteremo dunque in atto tutte le misure possibili per raggiungere questo obiettivo, con onestà intellettuale e nel puro spirito di servizio che un’amministrazione deve avere nei confronti della comunità.

Partendo da questo presupposto abbiamo dato seguito, di concerto con il Comando di Polizia Municipale e con la collaborazione degli addetti ai lavori della Lamezia Multiservizi, ad un controllo capillare per verificare quale sia il riscontro tra il pattume raccolto e quello effettivamente da differenziare.

 

Prima di entrare nel merito dei risultati è bene chiarire le motivazioni di tale atto.

Abbiamo avviato un tavolo di confronto con i vertici della società impegnata nella raccolta dell’immondizia per comprendere quali siano le carenze del servizio e come è possibile rimediare ad essi( leggi esse).

Una delle problematiche si manifesta nella giornata di venerdì quando si dà seguito allo stoccaggio dell’indifferenziato.

Con questo termine si suole indicare quella categoria di rifiuti che non possono essere riciclati, ma un’ampia porzione dell’utenza amanteana utilizza il venerdì per gettare tutto ciò che non è umido, compreso vetro, plastica e carta che invece seguono percorsi di riuso completamente diversi. Abbiamo cercato di stroncare tale abitudine sul nascere, specificando in più occasioni non solo i turni di passaggio dei mezzi di raccolta, ma anche i metodi di riciclo, ma evidentemente le cattive abitudini sono difficili da modificare.

Ecco perché i Vigili Urbani, nel corso della giornata di venerdì 16 dicembre, hanno effettuato un controllo seguendo gli operatori ecologici e verificando alcune tra le principali vie della città, come via Margherita, via della Libertà, via Stromboli e parte di via Baldacchini.

E purtroppo gli illeciti non hanno fatto difetto: dal mancato uso dei mastelli ad un conferimento di indifferenziato che, per usare un eufemismo, risulta alquanto approssimato».

«Complessivamente – spiega Emilio Caruso, comandante della Polizia Municipale – abbiamo elevato una quarantina di verbali, sanzionando non solo singoli cittadini, ma anche interi condomini. In questi casi si configura un doppio reato: il primo riguarda il mancato uso del contenitore preposto, il secondo si riallaccia invece al mancato conferimento.

Sul fronte pecuniario il totale dell’infrazione è circa 150 euro.

Tale operazione segue il posizionamento delle microcamere nelle zone periferiche della città che ha già prodotto ottimi risultati sul fronte della repressione dell’abbandono selvaggio dei rifiuti».

«I controlli – conclude il sindaco – proseguiranno anche nelle prossime settimane: lo scopo è abituare la collettività al rispetto delle regole, soprattutto in casi di questo tipo che si riconnettono direttamente alla salvaguardia ambientale.

Rivolgo un invito a coloro che vivono ad Amantea e a Campora San Giovanni: impegniamoci tutti e meglio.

Il territorio che ci ospita è una risorsa che lasceremo ai nostri figli: impariamo dunque a perdere cinque minuti del nostro tempo per fare in modo che le nostre strade e le nostre piazze siano più pulite, ma facciamolo non perché la legge lo prescrive, ma per quel senso civico che vale la pena coltivare e incrementare».

NdR. Vogliamo segnalare al comune che le foto mostrano che nei grandi sacchi neri si conferisce anche umido!!

Questa la dichiarazione del sindaco Monica Sabatino e del delegato all’urbanistica Adelmo Mannarino sull’istituzione del geoportale

“È stato ufficialmente varato il “geoportale” del comune di Amantea,

 

inserito all’interno del sito istituzionale dell’ente all’indirizzo www.comuneamantea.gov.it, cliccando sull’icona corrispondente.

Il geoportale può essere raggiunto digitando anche l’indirizzo https://amantea.geo-portale.it/.

Il comune di Amantea è tra i primi in Italia a dotarsi di questo strumento quanto mai innovativo e performante.

«Il geoportale – evidenzia il sindaco Monica Sabatino – è stato strutturato con l’idea di offrire a residenti ed imprese servizi più rapidi ed efficienti, supportati da strumenti informatici evoluti, per incrementare il livello di conoscenza dei processi di trasformazione del territorio in tutti i suoi aspetti.

L'obiettivo, ispirato al concetto lavorativo di “geo-comunità”, prevede la progressiva costruzione di un sistema condiviso che permetta di raggiungere livelli crescenti d’integrazione e comunicazione tra gli uffici e verso la cittadinanza, favorendo tutti i processi di dematerializzazione nella Pubblica Amministrazione.

Gli utenti possono accedere al servizio senza alcuna procedura di registrazione e utilizzare gli strumenti di consultazione per ottenere informazioni di carattere tecnico o sulle imposte».

«Lo scopo principale – spiega il delegato all’urbanistica Adelmo Mannarino intervenuto alla presentazione – è la creazione di un sistema informativo territoriale e ambientale, costituito da nodi che rendono disponibili le proprie informazioni, condividendo i propri metadati: la gestione e l’aggiornamento dei metadati, dei dati territoriali e dei relativi servizi è così effettuata dall’amministrazione che produce il dato senza alcun trasferimento fisico dello stesso.

Questa rete è costituita principalmente da autorità pubbliche che possono in questo modo adempiere ai propri obblighi istituzionali inerenti la pianificazione e la gestione del territorio e dell’ambiente».

Previa registrazione gratuita è possibile accedere ad un lungo elenco di database: cartografia di base, cartografia catastale e analitica, Piano regolatore generale, Piano attuativo, lottizzazioni, Piano strutturale associato, Piano spiaggia, aree fabbricabili, particelle catastali assoggettate a imposte. Diversificata la gamma dei servizi offerti online: navigazione interattiva, esportazione in scala delle mappe con i livelli visualizzati e le relative legende, misura delle distanze e calcolo delle superfici, definizione e gestione di punti di interesse sulla mappa, conversione delle coordinate di un punto sulla mappa in diversi sistemi di riferimento”.

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Ecco cosa scrive Sergio Ruggiero Consigliere comunale Gruppo “La nuova Primavera”.

“Oggetto: Sulla posizione della Sindaca circa il numero degli immigrati.

Tanto per non essere equivocato, sono all’opposizione e lì rimango, per una montagna di ragioni che adesso sarebbe inutile elencare.

Ma sul problema degli immigrati intendo dire qualcosa, in particolare circa la richiesta di controllo del numero che la Sindaca Sabatino ha rappresentato alla Prefettura, preso atto che la quota di 2,5/1000 abitanti ad Amantea è già ampiamente superato.

Questo numero stabilisce, per sintetizzare, una soglia di accettabilità funzionale all’accoglienza.

Vuol dire che noi stiamo facendo la nostra parte di fronte ad un grave problema del quale, in quanto Consigliere comunale, non posso non parlare.

Un problema enorme che, io temo, non tarderà a presentare salatissimi conti a carico delle Comunità costrette a subire oltremodo una graduale “invasione” dagli esiti futuri imprevedibili.

La Sindaca nell’ultimo comunicato scrive: “La mia protesta non è affatto contro gli immigrati, vittime di un sistema malato, ma è contro il business che ormai ha preso una piega pericolosa per la comunità che amministro”.

E ha ragione, perché parla di sistema malato e di affari.

Ed io nel sistema malato includo la retorica dell'accoglienza che talora si spinge a derubricare questo dramma come opportunità, o addirittura come arricchimento.

Follia! Arricchimento economico? Non diciamo sciocchezze!

Arricchimento culturale? Ma se non ci interessa approfondire neanche la nostra di Cultura, come pensiamo di essere credibili volendo far intendere che ci interessa la cultura altrui?

In questo mazzo di carte, ciò che appare invece lampante è l'oscena complicità del capitale, dell’affarismo che si nutre di disperazione e di illusione e di un “pensiero” parolaio che del mondo in cui vive si ostina a non capire niente, abituato com’è ad una narrazione ideologica della realtà e ad usare a tutti i costi un linguaggio “politicamente corretto”.

Diego Fusaro scrive: “… Non si tratta qui del problema dell'accoglienza dei singoli migranti, che è opera in sé umana e giusta. Si tratta, invece, del macrofenomeno dell'immigrazione che è promossa strutturalmente dal capitale e difesa sovrastrutturalmente dalle sinistre. Il capitale ha bisogno dell'immigrazione per distruggere i diritti sociali e la residua forza organizzativa dei lavoratori. Il capitale mira a renderci tutti come migranti, senza diritti, senza lingua, senza coscienza oppositiva. L'immigrazione è uno strumento della lotta di classe, è lo strumento con cui il capitale uccide diritti sociali e abbassa il costo del lavoro”.

Nella migliore delle ipotesi, dunque, si paventa una guerra tra poveri, e non oso pensare alla peggiore delle ipotesi. Non voglio alimentare inutili paure, ma questo io intravedo.

La Sindaca scrive ancora: «…la teoria è molto bella, la pratica è un’altra cosa, da sindaco ho il dovere di tutelare i miei cittadini e mettere in campo tutte le mie prerogative per garantire loro la sicurezza e la vivibilità della città».

Anche su questo Monica ha ragione.

Qualcuno di sera dovrebbe farsi un giro per certe zone di Amantea, oppure dovrebbe parlare con la gente che abita nei paragi di via Firenze, per capire che il numero degli immigrati è un problema enorme di fronte al quale non si può prescindere da un’equa distribuzione.

Anche perché parlare di accoglienza è facile, promuoverla e farla invece è tutta un’altra storia considerando le ristrettezze dei bilanci e gli enormi problemi che comporta l’amministrazione delle Comunità locali sulle quali il “Sistema malato” scarica dall’alto il precipitato di scelte disastrose.

L’amministrazione comunale di Amantea non funziona?

Ne sono convinto, ma questo non chiarisce il tema in oggetto.

Occorre opporsi alla “nostra” criminalità? Mi pare ovvio, ma questo non esclude l’obbligo di affrontare con la dovuta onestà intellettuale la questione dell’immigrazione, facile bacino predatorio di opportunisti e gente senza scrupoli, anche evocando le paure degli abitanti che rappresentano un malessere strisciante da capire.

Durante l’ultimo Consiglio comunale, tra le altre cose la Sindaca ha detto di preoccuparsi perché ha due figlie adolescenti che normalmente escono di casa. In quanto genitore, condivido questo timore e questa forma “genuina” di espressione del sentimento umano che la raffinatezza della politica “corretta” a mio parere dovrebbe imparare ad ascoltare e rispettare.

Nel precisare che sono un cristiano e come tale credo nei valori dell’accoglienza e della misericordia, che non nego passaggi in macchina a nessuno, che faccio l’elemosina spesso scambiando col beneficiario di turno qualche parola e dispensando semmai qualche confidenziale pacca sulle spalle, nel riferire che un paio di immigrati islamici sono amici miei, Allahu Akbar, con chiarezza lapidaria dico alla Sindaca che su questo punto possiamo concordare.

Amantea 23.11.2016                         Sergio Ruggiero

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Chi come me ha assistito a tantissimi consigli comunali svoltisi ad Amantea o nella “lontana” Campora San Giovanni o nella palestra della scuola elementare di Via Badacchini, non ricorda un consesso così esplosivo come quello di ieri 17 novembre.

 

Forse perché si è svolto in un giorno nefasto come è ritenuto il17, anche da persone notoriamente intelligenti che quando dovevano scriverlo lo riportavano con un 16+1.

O forse perché era il momento conclusivo di un periodo negativo per l’attuale maggioranza che alle comunicazioni giudiziarie ed ai problemi di bilanci ha visto aggiungersi divisioni politiche già maturate e possibili ulteriori divisioni politiche future.

Certo che sin dall’ingresso nella sala consiliare, stranamente ricca di astanti, si percepiva che si trattava di un consiglio frizzante e che poi si è palesato come un consiglio incandescente.

Sia pure in ritardo si è visto entrare il consigliere Sergio tempo, già assessore della giunta Sabatino, che va a sedere nei banchi della opposizione; lui che da anni è assessore della città!

E che dire dell’intervento della consigliera Elena Arone che ha dichiarato di essere molto scontenta della giunta Sabatino e che si è collocata in una posizione di attesa critica riservandosi di valutare il suo comportamento politico caso per caso.

O dell’attacco di Ciccia Caterina a Sante Mazzei al quale ha contestato di essere stato un sindaco dequalificato che imponeva di votare i punti all’ordine del giorno senza nemmeno portarne a conoscenza i consiglieri , così provocando la forte reazione di Mazzei “ Sei una bugiarda”.

 

Ma insieme anche battute che hanno sollevato il sorriso se non l’applauso del pubblico presente a cominciare dal “padre cannata” di Sante Mazzei a che faceva da contraltare a madre Teresa di Elena Arone.

Per non dimenticare l’epiteto Gian Burrasca con il quale Sergio Tempo ha apostrofato il vice sindaco GB Morelli ( stai zitto tu che sei un giamburrasca) contestato con un forte “ Sei uno scostumato” al quale Tempo ha risposto prima minacciando il rischio di leggere il messaggio inviatogli da Morelli e poi palesando alla intera sala che secondo il vicesindaco appena andato via Sabatino lui e Tempo sarebbero rimasti “padroni del comune”.

E poi la querelle tra l’ex Assessore ed il sindaco che praticamente lo ha sottoposto ad un fuoco di fila di domande del tipo “indagine Digos” per creargli imbarazzo contestandone le informazioni ed i comportamenti.

 

In difficoltà la presidente Linda Morelli che ha tentato in tutti i modi , quasi didatticamente, di portare a conclusione il consiglio senza morti e feriti, soccombendo alla ferma volontà dei consiglieri di essere dentro i punti all’ordine del giorno.

E non basta.

Da quanto emerso sembra si sia obbligatoriamente sulla strada di far emergere anche le responsabilità di qualche revisore dei conti che non ha revisionato come doveva o non ha revisionato affatto, così chiudendo pseudo carriere politiche nemmeno apertesi.

E poi qualcuno/a è andato/a via con la coda tra le gambe fortemente preoccupato/a di quanto potrebbe emergere a sua carico.

Insomma una incandescenza che potrebbe diventare fuoco!

Pubblicato in Primo Piano

Scrive il segretario del PD:

Ho letto la risposta della Sindaca Monica Sabatino alle mie riflessioni sulla sua lettera al Prefetto.

Nella stessa mi si accusa di aver estrapolato «informazioni parziali», strumentalizzandole.

 

 

 

Ho seguito l’invito rivoltomi dalla Sindaca a rileggere le sue affermazioni; ed ho riletto sia la lettera al Prefetto che la risposta al sottoscritto.

Ed ho notato che l’oggetto è cambiato: perché mentre nella missiva al rappresentante territoriale del governo il problema sembrava essere rappresentato dai migranti (microcriminalità, assalti davanti ai supermercati per chiedere l’elemosina, danni all’alto valore turistico della città), nella risposta al sottoscritto il tema diventa l’azione contro un «business che ormai ha preso una piega pericolosa».

E’ chiaro che la Sindaca ha informazioni che ha ritenuto di non palesare.

Il problema però è che per dire cose a metà, non ce la si può nemmeno prendere – e ingiustamente - con chi già soffre una situazione di vita difficile.

Forse questa maggiore chiarezza la si poteva usare direttamente con il Prefetto.

Magari chiedendo un incontro senza dare in pasto al pubblico un’immagine di Amantea che – obiettivamente - non la rappresenta.

Credo di aver letto ed interpretato bene le parole della Sindaca.

Ma non so se lei ha fatto lo stesso con me.

La mia riflessione, non a caso, apriva con il rammarico per la mancata presentazione della domanda per l’accesso al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Entrare nella rete Sprar, infatti, avrebbe ovviato - e la Sindaca lo sa bene - a tutte le sue preoccupazioni.

Ma ottobre è passato invano.

Apprendo però che la lista Rosa Arcobaleno adesso «sta prendendo in considerazione la prossima finestra temporale».

Mi auguro un esito positivo della decisione (a proposito di teoria e pratica!)!

Con la mia nota avevo esternato la preoccupazione (credo legittima) che si diffondesse - nel caso qualche malizioso fraintendesse le parole della dott.ssa Sabatino - un’immagine distorta di Amantea, paese invece accogliente e solidale.

Un intervento, il mio, che ha suscitato nella Sindaca il bisogno di replicare (ed in qualche modo - e lo apprezzo - di rivedere la sua posizione).

A questo punto resto in attesa anche della replica al comunicato di “Azione Identitaria”, che la Sindaca non avrà potuto fare a meno di notare.

PS l’uguaglianza e la fratellanza non rappresentano ansie ideologiche, ancor meno stereotipi dietro cui celarsi

Enzo Giacco               Segretario PD Amantea

Pubblicato in Cronaca

Dichiarazione del sindaco Monica Sabatino in merito alla possibile nascita di nuovi centri di accoglienza destinati ai profughi, con riferimento alla nota stampa del segretario del Pd Enzo Giacco

 

 

«Ritengo di dover tornare sull’ argomento migranti per chiarire le posizioni da me assunte a chi, puntualmente, estrapola informazioni parziali e le strumentalizza.

Vorrei invitare il segretario del Partito democratico a leggere attentamente le mie affermazioni, senza farsi prendere da ansie ideologiche.

La mia protesta non è affatto contro gli immigrati, vittime di un sistema malato, ma è contro il business che ormai ha preso una piega pericolosa per la comunità che amministro.

Non voglio pensare che il Pd di Amantea voglia tutelare gli interessi di chi specula sulla disperazione di queste persone celandosi dietro ad un perbenismo di facciata e ad un banale stereotipo di uguaglianza e fratellanza».

«Non è con i post o le frasi ad effetto che si dimostra la propria apertura e la propria solidarietà, ma con i fatti e quando si è presentata l’occasione concreta di aiutare questi ragazzi non mi sono mai tirata indietro.

La città di Amantea ha sempre mostrato il volto umano della comprensione e dell’accoglienza e così sarà in futuro, ma non si può assistere inermi ad una continua proliferazione di centri d’accoglienza.

Per quanto riguarda l’accesso al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati la stiamo prendendo in considerazione per la prossima finestra temporale, alla luce della circolare ministeriale dell’11 ottobre 2016, che avrebbe inserito la clausola di salvaguardia e che consente, ai comuni che diventano sede SPRAR, di ponderare il numero di presenze, gestendole direttamente.

La stessa non permette l’apertura di altri centri e consentirebbe la chiusura graduale di quelli già presenti».

«Caro segretario, la teoria è molto bella, la pratica è un’altra cosa, da sindaco ho il dovere di tutelare i miei cittadini e mettere in campo tutte le mie prerogative per garantire loro la sicurezza e la vivibilità della città».

http://www.immigrazione.biz/upload/circolare%20_ministero_interno_11_ottobre_2016_sprar.pdf

 

Pubblicato in Politica
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