BANNER-ALTO2
A+ A A-

Andrea Ianni PalarchioSulla pagina principale del sito del Comune di Amantea e' stato pubblicato un avviso alla cittadinanza con lo scopo di fornire informazioni riguardanti il pagamento della ormai famigerata tassa chiamata TASI.


Nella comunicazione c'è scritto : Si avvisa la cittadinanza che in esecuzione delle delibere consiliari n.28/2014 e 39/2014 la TASI e' dovuta per come segue.


In sintesi :
2 per milleper le abitazioni principali con esclusione delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
1,5 per mille per tutti gli immobili che non sono abitazioni principali. Qual'ora l'immobile sia occupato da un soggetto diverso dal proprietario esso parteciperà con il 15% della TASI.
Vagliando la normativa nazionale e le delibere citate dall'amministrazione comunale, si evince come ci siano delle incongruenze che sarebbe opportuno chiarire immediatamente.


Sul sito del ministero delle finanze infatti troviamo scritto:
TASI: VERSAMENTO SECONDA RATA O UNICA RATA
Con riferimento ai comuni per i quali alla data del 18 settembre 2014 risulta una delibera TASI pubblicata, il versamento della seconda rata deve essere effettuato entro il 16 dicembre 2014 - a saldo dell'imposta dovuta per l'intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata versata - sulla base delle delibere pubblicate nel presente sito informatico alla predetta data del 18 settembre 2014.
Con riferimento ai comuni per i quali non risulta alcuna delibera TASI pubblicata alla data del 18 settembre 2014, il versamento dell'imposta deve essere effettuato in un'unica soluzione entro il 16 dicembre 2014 applicando l'aliquota di base dell'1 per mille (o diversa inferiore misura secondo quanto disposto dall'art. 1, comma 688, tredicesimo periodo, della legge n. 147 del 2013).
Non devono essere prese in considerazione, ai fini della determinazione del tributo, le delibere pubblicate successivamente al 18 settembre 2014 (fatte salve, ovviamente, le ipotesi di esercizio da parte del comune del potere di autotutela amministrativa volto all'eliminazione di un vizio di legittimità o alla correzione di un errore materiale).
Da quello che è possibile evincere dalle delibere comunali citate, la delibera 28/2014 e' stata approvata il 09/09/2014 ed è stata pubblicata sul sito del Ministero in data 11/09/2014 mentre la delibera 39/2014 avente ad oggetto "approvazione dei verbali delle sedute precedenti" e riportante l'ormai famoso "emendamento" proposto dall'assessore al bilancio nonostante sia stata approvata dal consiglio in data 24/10/2014 alla data odierna ancora non risulta pubblicata sul sito del Ministero.


Ma la normativa non sancisce che la TASI va pagata sulla base delle delibere pubblicate nel sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ?
Nonostante vengono fatte salve dalla perentoria pubblicazione entro il 18 settembre le azioni di autotutela amministrativa del comune come mai alla data del 4 dicembre ancora non è stato pubblicato nulla ?
È' giusto chiedere la TASI ai cittadini secondo la correzione del Comune se non è stata pubblicata sul sito del MEF ?
Potrebbe essere sbagliata la modalità di correzione? pPuttosto che un emendamento andava fatta una delibera correttiva ?
Spero che al più presto venga pubblicata sul MEF la deliberi 39/14 in modo da dissipare ogni dubbio nel frattempo però invito l'amministrazione ad effettuare ogni azione possibile di chiarezza e trasparenza.

 

Dott. Ianni Palarchio Andrea

Leggi tutto... 0

pino veltriContinuano le interviste agli amanteani ad un mese dalle intimidazioni subite da alcuni politici locali. Ecco Pino Veltri.


Amantea sembrava aver dimenticato le numerose intimidazioni a danno di politici e cittadini avvenute nel recente passato e sembrava essere ridiventata la cittadina tranquilla degli anni novanta e precedenti.

Oggi si è svegliata con nuovi atti intimidatori ancora tutti da analizzare, da valutare, da scoprire nella loro essenza, nelle loro cause, nelle loro ragioni, nei mandanti, negli esecutori, negli effetti ed obiettivi segreti, negli impegni non mantenuti, forse .

Ed ha paura. Magari una paura che scema man mano che esse intimidazioni non si ripetono più e man mano che la maggiore e più qualificata presenza delle forze dell’ordine garantisce il rispetto della legge e quindi la sicurezza.

In merito qualche domanda ed una auto domanda

 

 

Cose ne pensi di quanto successo?

E’ un segnale. Grave ma chiarissimo. Chi vive nell’illegalità fa sentire la sua presenza, a modo suo. E lancia messaggi precisi ai destinatari.

Temi possa essere l’inizio di una nuova stagione di intimidazioni ?

Se la risposta non sarà determinata, quotidiana, sicura, compatta, penso che questi episodi non cesseranno.

Ritieni che la Magistratura e le Forze dell’ordine riusciranno a dare risposta all’esigenza di sicurezza della intera città e che sapranno assicurare i responsabili alla giustizia?

Faranno la loro parte, come sempre e come possono. Ma non bisogna farsi troppe illusioni. Esistono situazioni locali molte più pericolose della nostra. E le risorse finanziarie e di uomini che le Forze dell’ordine possono mettere in campo non sono molte


Ti trovi d’accordo con la Lo Moro in particolare quando afferma che le persone che hanno subito intimidazione devono collaborare con la Magistratura e le Forze dell’ordine in particolare quando sono politici dovendo dare l’esempio ai cittadini?

Penso che collaborare con magistratura e Forze dell’ordine sia doveroso e scontato. Per chiunque. Sui politici, come categoria di persone, non mi faccio molte illusioni


Ed ancora, come commenti la sollecitazione, sempre della Lo Moro, quando invita maggioranza e minoranza a rileggere gli atti politici alla ricerca delle ragioni delle intimidazioni? Ritieni che la maggioranza eserciti un intenso autocontrollo? Ritieni che la minoranza controlli con fermezza gli atti dell’amministrazione?

Non ho alcun motivo di dubitare della totale correttezza dell’Amministrazione Sabatino: sono convinto che operi quotidianamente rispettando le leggi. Mi pare di poter dire che la minoranza cerca dignitosamente di fare il suo lavoro : quello di controllare gli atti amministrativi della maggioranza. E’ ovvio che le ragioni delle intimidazioni stiano nelle carte sul tavolo dell’amministrazione: una attenta osservazione delle iniziative già assunte o da intraprendere darà probabilmente spunti utili per comprendere gli accadimenti.


Cosa ne pensi, infine, del richiamo fatto da SE il Prefetto Tomao quando ha affermato che la legalità comincia dalle piccole cose, dai comportamenti di ognuno di noi, dai piccoli atti della PA.? Ti sembra che si faccia ad Amantea?

Sono d’accordo e non potrebbe essere altrimenti . Legalità non dovrebbe essere uno slogan elettorale ma un’abitudine, una consuetudine di vita. Per ciascuno di noi. Mi riferisco ai concetti fondamentali della civile convivenza . Penso che ci sia molto lavoro da fare in questi senso: situazione di rifiuti, problematiche relative al codice della strada, evasione dei tributi comunali, decoro urbano, ecc. Il fatto rilevante, la vera discriminante fra civile convivenza e “lassismo generalizzato” è che se il rispetto delle regole viene a mancare, la conseguenza naturale dovrebbero essere i controlli e le sanzioni. Dove non arriva l’educazione serve qualcos’altro.


Ti sembra cioè dovere di ognuno segnalare e denunciare i comportamenti anomali, irrituali, illeciti, illegittimi ed ancora le omissioni, i ritardi, le disparità, vincendo la naturale ritrosia dettata dalla paura dei poteri o del potere?

E’ dovere di ognuno. Leggo spesso delle tue segnalazioni in tema di “situazioni anomali” che meriterebbero un’azione dell’amministrazione per porvi rimedio. Sarebbe utile e gratificante per chi perde il suo tempo a fare le segnalazioni ricevere dagli organi preposti una parola di ringraziamento per la segnalazione ed un impegno per la risoluzione del problema. Disponibilità, confronto e spirito di iniziativa.


Cosa occorre fare per aiutare Amantea ad essere una città totalmente onesta in ogni sua parte, in ogni sua componente ?

Lo scrittore siciliano Gesualdo Bufalino diceva che per sconfiggere la mafia è necessario un esercito di maestri elementari. Ed in quella tragica estate del 1992 ad un esponente di una delle organizzazioni impegnate nell’educazione della legalità che gli aveva chiesto “Cosa possiamo fare noi per la lotta alla mafia?”, Paolo Borsellino rispose “ Noi arresteremo i padri, voi educherete i figli”.


Cosa faresti tu se fossi all’amministrazione del paese?

Niente di eccezionale. Diceva un giornalista attento a queste tematiche “In terra di mafia la normalità è l’eccezione” Lo stesso concetto espresso dal generale dalla Chiesa a Palermo nel 1982: applicare la legge e farla rispettare”.


Cosa ti senti di suggerire alla maggioranza?

L’Amministrazione sa benissimo cosa fare. Non ha bisogno di suggerimenti. Ricordo semplicemente quello che c’era scritto in tema di “Legalità e lotta alle mafie” nel programma elettore della lista “Rosa arcobaleno” che ha poi vinto le elezioni amministrative nella corsa primavera: “ Ci faremo paladini di comportamenti diretti al rispetto della legalità nell’azione stessa di governo; lavoreremo soprattutto con le scuole ed in sinergia con le associazioni di volontariato territoriali e nazionali che aggregano e sensibilizzano le giovani generazioni alla tutela del bene sociale e della cosa pubblica, nella consapevolezza che è dai giovani che bisogna partire se si vuole estirpare la mala pianta


Ora fatti una domanda alla quale ti piacerebbe rispondere.
Che cosa è la speranza?

La speranza è la madre di due bellissimi figli. Lo sdegno ed il coraggio. Lo sdegno per le cose come vanno ed il coraggio di provare a cambiarle.

 

Leggi tutto... 0

giggino pellForse, ancora una volta, non è il caso di piangere sterilmente, quanto piuttosto di ritentare, di nuovo, la ricerca delle cause del flagello che si abbatte sul nostro paese ogni qualvolta si rinnova l’amministrazione comunale.

 

Amare la propria terra è comunemente il sentimento più ancestrale e originario dell’umanità.

La terra in cui si è nati significa essere dotato di radici, linfa, storia, educazione, valori, cultura, affetti, relazioni, lavoro e sacrifici, lingua. È il terreno fertile su cui germoglia prima, cresce e fiorisce l’albero della vita, che può essere sradicato solo da uragani, dallo stesso uomo o dal taglio che lo recide. Ma anche in questi casi l’albero rivela le sue origini perché finisce col generare altri frutti il cui pregio deriva proprio dalla terra in cui è nato.

Non si potrebbe non amare la propria terra. Ed io, come molti  amo questa terra e questo paese che mi ha visto andar via parecchi anni orsono. Da circa tre anni passo gran parte del tempo qui e ciò che pensavo impossibile si è materializzato davanti ai miei occhi e davanti alle mie orecchie: C’è gente e non è poca che non ama la propria terra.

Amano altre cose, aliene e alienanti, addirittura sporche. E a tanti, quasi a tutti, non resta che il sentimento drammatico, quando non tragico, di quell’inesauribile amore, la disperazione di amare, di voler restare, ma di voler nello stesso tempo fuggire: “Fujitivinni”! gridava, un giorno di tanti anni fa in piazza Commercio quello che da lì a poco sarebbe diventato il sindaco democristiano di Amantea. “Fujitivinni!”, gridava ai giovani come me che andavano per le strade a cantare l’Internazionale comunista. E di Amantea e del Sud, di nuovo oggi, si ricomincia a sentire quel lontano grido che invoglia le nuove generazioni ad andarsene da queste antiche mura e da questo mare che ha visto l’Eroe di Itaca navigare, come racconta il divino Omero. 

Non molto tempo fa, leggendo distrattamente Repubblica, dalla rubrica   di Corrado Augias, lo stesso giornalista e autore televisivo, rispondendo a dei lettori, proprio sul degrado meridionale, scriveva: “Il capolinea non esiste, il fondo non si tocca mai. Si continua a scendere. Pochi giorni fa, quasi nel centro di Napoli, la polizia che cercava di arrestare due rapinatori è stata assaltata dalla folla. E’ l’ennesimo episodio, destinato a ripetersi, di una Napoli dove il concetto di legalità è stato accantonato. E non da oggi”.

Sembra, allora, pressoché inutile che dai vari pulpiti si critichi il malgoverno di Amantea e degli altri paesi calabresi e si denuncino gli atti che rasentano l’illegalità.  Sembra inutile, allora, nutrire desideri e lottare. Una amica di mia figlia questa estate appena passata mi chiedeva un giorno il perché di tanto degrado, di tanta immondizia, di tanta incapacità delle persone di migliorare la propria terra, poi tante di queste stesse persone, emigrando, divenivano grandi professionisti e uomini illustri.

Già, perché? Credo che proprio in questa domanda si annida il “segreto di Pulcinella” di una concreta risposta. Ma penso sia necessario porsi almeno altre due domande, e cioè: cos’è una società moderna? E che cosa ha impedito a questo paese di evolversi? Una breve analisi, breve per necessità di spazio e perché si fa conto che tutti conoscano la nostra storia, potrà forse rintracciare delle risposte plausibili, e forse anche offrire delle ipotesi di soluzione. Soluzioni semplici come accendere le luci sotto i passi ferroviari che immettono sul degradato lungomare che dopo le cinque di sera resta al buio, mi dicono per esigenze di risparmio energetico e per rientrare dagli ultimi incrementi di salario della Giunta Amministrativa e dalle spese degli appena assunti nuovi consulenti, che non permettono di vedere, quando cala la sera, le opere pittoriche rappresentate sulle pareti dei sottopassi ferroviari. Scrivo di queste apparentemente “sciocchezze” forse per evitare di capire veramente  ciò che non ha consentito, e in gran parte non consente neanche oggi, la nascita di una classe dirigente meno mariuola .

E si sa che quando manca una simile classe, contestualmente viene a mancare una forma di benessere diffusa e non egoisticamente truffaldina e prepotente.  Una tale situazione ha riproposto negli ultimi 40 anni una classe politica di tipo impiegatizio e faccendiera, incapace di pensare a modelli sociali e di sviluppo che non siano, appunto, impiegatizi e faccendieri.

Tant’è che non è per niente vero che nel Sud non esista lo Stato o che lo Stato sia latitante. Al contrario, vi è fin troppo Stato: basta guardare ai pletorici, burocratici, dispendiosi, mal funzionanti e inutili organigrammi di tutto il Sud e dei suoi enti locali. Lo Stato nel Sud è il datore di lavoro, sia nelle sue espressioni politiche, sia, e soprattutto, in quelle amministrative. Quello che ci conviene mettere in atto , a noi cittadini, è organizzare  una colletta, di quelle che si vedono fare nelle chiese cattoliche, per pagare l’elettricità e accendete le luci  in questo e su questo paese che ne ha un urgente bisogno.

 

Gigino Adriano Pellegrini & G el Tarik

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy