“Eppur si muove”. Ricorriamo alla celebre frase che sembra sia stata pronunciata da Galileo Galilei ( vedi foto) uscendo dal tribunale dell’Inquisizione nel 1633 dove era stato costretto all’abiura delle sue teorie astronomiche.
Galileo avrebbe giurato ai giudici: “Con cuor sincero e fede non finta, abiuro, maledico e detesto li suddetti errori et heresie” ma andando via avrebbe detto “Eppur si muove”.
Qualcuno, invece, dice che la frase sia stata richiamata dallo scrittore Giuseppe Baretti che ricostruì così la vicenda nel 1757, in un’antologia scritta in difesa dello scienziato.
Noi ci riferiamo alla giunta Pizzino che nei giorni scorsi ha trattato in una commissione consiliare il problema delle “Case Sciullate”
Hanno partecipato gli amministratori Giuseppe Maria Vairo, presidente, i consiglieri Enzo Giacco, Menichino Francesca, Sicoli Francesca, Tommaso Signorelli, il sindaco Mario Pizzino, gli assessori Andrea Ianni Palarchio, Emma Pati, Luca Ferraro, ed inoltre Giuseppe Marchese, Roberto Musì, Sergio Ruggiero ed Antonello Zaccaria.
Per conto dei proprietari era anche presente l’ingegnere Arlia Ciommo Annunziato
Il problema principale che durante i lavori è emerso è quello relativo alla inaccettabile chiusura di Via Duomo, chiusura che ha indotto una abitante del centro storico all’abbandono della sua abitazione.
Una chiusura alla quale si deve porre subito fine.
E non solo a quella, visto che nel centro storico ne esistono altre di situazioni similari.
Il secondo problema emerso è quello della lesione verticale del muro della via Indipendenza antistante le “Case Sciullate”.
Correlato a tale aspetto il problema delle acque piovane che non defluiscono e si impantanano.
In sostanza, quindi, il primo dei problemi emerso è quello della stabilità e della sicurezza dei resti del manufatto e della intera zona.
Poi è stato segnalato che le“Case Sciullate” sono l’unico manufatto danneggiato durante la seconda guerra mondiale sul quale non è stato fatto alcun intervento , né demolitivo, né di ristrutturazione.
Una non comprensibile eccezione.
La commissione alla unanimità, quindi, ha deliberato che di tale luogo si impone il recupero e la riqualificazione.
E’ stata avanzata la ipotesi che l’area resti luogo della memoria e, nel contempo, luogo di conservazione e conoscenza della storia civica, grazie ad una biblioteca di tsti della storia locale e regionale ed un mostra di stampe storiche.
Il tecnico dei proprietari ha portato a conoscenza dei presenti che gli stessi proprietari hanno presentato un progetto preliminare di recupero e riqualificazione del fabbricato, valutato positivamente dal competente ufficio comunale.
La commissione acquisisce agli atti tale parere e chiede copia del progetto preliminare.
La commissione, poi, su proposta della consigliera Menichino, alla unanimità, ha votato la sollecitazione alla attuale amministrazione comunale di invitare il privato ad effettuare quanto disposto nella nota, e nella passata ordinanza sindacale correlata, e cioè di mettere in totale sicurezza l’area ed agli uffici di controllare la avvenuta esecuzione.
La commissione chiude i lavori riconvocandosi per venerdì 2 marzo direttamente sui luoghi in trattazione.
Non posso chiudere questo articolo senza segnalare la assoluta novità rappresentata da questo nuovo percorso di attenzione al centro storico ed ai suoi innegabili valori storici, culturali, paesaggistici.
Valori che devono essere conservati agli amanteani del futuro ed ai futuri ospiti della città.