Probabilmente per fine mese il Comune di Amantea vedrà finalmente approvarsi il bilancio comunale, sia il conto consuntivo del 2016, sia il bilancio di previsione del 2020, nodo cruciale legato soprattutto alle dimissioni della precedente giunta Pizzino, che aveva visto nella approvazione del bilancio uno scoglio insormontabile.
La commissione straordinaria nella tarda giornata di ieri ha deliberato una serie di de termine e provvedimenti propedeutici all' approvazione del bilancio consuntivo del 2016 e successivi e del previsionale per il 2020.
Pare che gli uffici finanziari abbiano dovuto negoziare con la Commissione Straordinaria in merito alla necessità di sforbiciare alcune voci di spesa, si rincorrono anche le voci di un nuovo sub-commissario approdato al timone del Comune di Amantea da pochi giorni, lo stesso affiancherebbe il dottore Vigliatore nella stesura del bilancio del Comune di Amantea.
Rimangono quanto meno lunghi, anche se la Commissione Straordinaria dovesse licenziarlo nei prossimi giorni, i tempi necessari per poi fare approdare il bilancio in approvazione nel Consiglio Comunale.
Condizione rivelatrice di una oggettiva difficoltà nella quale i conti, e non solo quelli, del Comune di Amantea si trovano.
Condizione che va ben oltre le sanzioni previste dall'ordinamento degli enti locali, nel caso di mancata approvazione dei bilanci, in ordine alle quali il dibattito è da sempre aperto.
I tempi della stessa approvazione tra giunta e consiglio inducono a pensare che ci vorranno almeno diverse settimane, ma potremmo anche sbagliare di poco.
Non è questo, però, adesso, il problema perché il Comune è particolarmente indietro con i tempi rispetto alla necessità di un bilancio che va chiuso al più presto, nell'ottica di una condizione che al momento impedisce all'ente di effettuare spese che non siano in dodicesimi.
E la polemica cittadina è dietro l'angolo, da più parti infatti la città fa notare che malgrado la situazione di crisi sia generalizzata e non riguardi soltanto Amantea, rimane pacifico fare presto anche per evitare che ad approvare il bilancio sia un burocrate della Regione, con tutte le conseguenze del caso anche in termini di considerazione nei confronti di una cittadinanza già pesantemente vessata a livello tributario dopo il dissesto e lo scioglimento.