Secondo i dati forniti dall’Ingv, tutte le scosse hanno avuto epicentro tra Campora San Giovanni e Nocera terinese. La più forte di magnitudo 3.9 avvertita anche a Cosenza, Lamezia Terme e Vibo Valentia
Notte di terrore e psicosi nel basso Tirreno Cosentino, dove nel giro di appena 15 minuti si sono verificate 6 scosse di terremoto, almeno quattro delle quali avvertite dalla popolazione. Una sequenza sismica che ha interessato le province di Cosenza e Catanzaro che si affacciano sul tirreno, in particolare Amantea e Nocera Terinese.
Tra l’1.47 e le 2:02 la terra ha tremato 6 volte. L’evento più forte è stato registrato dai sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia all’1:52 con una magnitudo di 3.9, epicentro a 7 km da Nocera Terinese e Amantea con epicentro a 33 km di profondità.
Terrorizzata e svegliata proprio nel cuore della notte, molta gente si è precipitata fuori dalle case ed è scesa in strada.
In molti sono corsi all’interno delle auto per la paura, molti altri per la probabilità di un effetto tsunami si sono concentrati nelle alte colline intorno ad Amantea.
C'è da registrare subito dopo il terremoto un'intensa attività del vicino vulcano Stromboli, con immagini anche trovate su internet di fuoriuscite di lava dalle bocche del vulcano.
Al momento, per fortuna, non vengono segnalati danni a cose o persone, nella mattinata il personale dell'ente comunale effettuerà sopralluoghi sugli edifici pubblici, sulle scuole, sui ponti e viadotti.
Che la Calabria sia una zona attiva e oramai risaputo, dobbiamo conviverci e pregare i santi che le cose vadano sempre bene.
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Dall’8 marzo una sciame sismico si sta manifestando davanti alle coste di Amantea.
La prima scossa alle ore 11.02 dell’8 marzo, l’ultima oggi 10 marzo. Poi, una dopo l’altra, altre 10 scosse fino a due ore fa.
Parliamo di scosse che vanno da 2.2 a 3.5 di magnitudo.
Scosse con epicentro a profondità variabile da 10 a 30 km di profondità
Le scosse sono in sostanza localizzate ad una distanza di circa 55 km dalla costa di Amantea in direzione del Marsili.
La voce si propaga e qualcuno comincia a parlare di”sciame”propedeutico.
La stragrande maggioranza degli sciami sismici evolvono senza produrre catastrofi ovvero senza mainshock importanti, dissipandosi più o meno lentamente nel tempo.
Una frazione minore di sciami sismici può evolvere invece verso una scossa importante: quando ciò accade spesso si registra un incremento continuo in frequenza e intensità delle scosse cosiddette premonitrici.
Tuttavia, data l'aleatorietà del fenomeno, non è attualmente possibile una previsione sismica deterministica di un terremoto importante a partire da uno sciame sismico precursore.
E per questo che la protezione civile regionale ha emanato un comunicato finalizzato a tranquillizzare i calabresi ed in particolare quelli che abitano sulle coste tirreniche a cominciare da Paola, San Lucido, Falconara albanese, Fiumefreddo bruzio, Longobardi, Belmonte Calabro ed in particolare Amantea e la popolosa frazione Campora san Giovanni.
La sala operativa regionale della Protezione civile ha ricevuto in queste ore numerose chiamate da parte di cittadini preoccupati per l’attività sismica che dalla giornata di giovedì 8 marzo sta interessando l’area del tirreno meridionale prospiciente le coste calabresi (circa 55 Km al largo di Amantea).
Come spesso accade, purtroppo, le preoccupazioni vengono alimentate da voci incontrollate ed ingiustificate relative a fantomatiche previsioni di imminenti terremoti catastrofici.
La suddetta attività sismica, per tipologia, frequenza ed intensità, non presenta al momento alcun elemento di difformità rispetto alle sequenze che hanno interessato in passato la medesima area e pertanto non si ritiene sussistere alcun elemento di criticità particolare”.
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Preoccupa la scossa di terremoto che stamattina alle ore 08.56 ha colpito la provincia di Cosenza, la seconda in dieci ore, nella località di Lorica, appartenente al comune di San Giovanni In Fiore, nella Sila Grande
La scossa di magnitudo 3,6 della scala Richter, registrato dall’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ad una profondità di 28,3 km ha creato allarmismo tra la popolazione.
Questa è la seconda scossa, (la prima nella serata di ieri, poco dopo le 22 e di magnitudo 2.2), registrata nella zona di Lorica località della Sila Grande appartenente al comune di San Giovanni in Fiore, ed è stata avvertita fino a Cosenza, ma fortunatamente dalle notizie in nostro possesso, non risultano danni a persone e cose.
Come si evince dall’immagine, continua lo sciame sismico, dell’ultimo periodo, soprattutto al sud Italia
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Cosenza