Il Festival dell’Economia 2017 di Trento ha trattato nell’edizione appena conclusa il tema “La Salute Diseguale”. Nei quattro giorni dell’evento si è parlato anche di industria farmaceutica. Sotto la direzione scientifica del prof. Tito Boeri, i relatori hanno parlato dell’evoluzione dell’industria del farmaco, di nuovi processi della produzione e dei recentissimi farmaci biotech. Sono stati descritti gli strumenti più innovativi, le nuove soluzioni per la prevenzione delle malattie.
Tra gli eventi anche quello organizzato da GEI, Associazione italiana economisti d’impresa, che ha analizzato il mercato dei farmaci, con un report di economia industriale, nel quale si è parlato di innovazione e biotecnologie.
L’industria italiana del farmaco
La fotografia del settore farmaceutico in Italia, mostra un numero rilevante di aziende, centri di produzione importanti e grande qualità degli operatori e ricercatori. Ricerca e innovazione fanno dell'industria farmaceutica un settore di eccellenza in questo Paese.
Negli ultimi anni il settore farmaceutico ha sviluppato un forte mercato, non solo in Italia ma a livello internazionale.
L’Italia rappresenta infatti il 19% del mercato dei paesi più industrializzati, ed il 26% della produzione.
Lo confermano i dati contenuti nel rapporto “Innovazione, reti internazionali e spillover di conoscenza – Industria farmaceutica, la prospettiva internazionale e il caso Gsk in Italia” presentato nei mesi scorsi dal Centro studi Cerm (Competitività, Regole, Mercati), di Firenze, che rileva come l’Italia sia seconda solo alla Germania nella produzione europea dei farmaci.
La ricerca evidenzia che la filiera produttiva dei farmaci è fortemente radicata al Centro Nord, tuttavia nel Sud del nostro Paese operano realtà importanti, sia per numero delle risorse umane occupate che per capacità produttiva. Gli addetti dell'industria del farmaco nelle regioni meridionali costituiscono infatti il 6% dell’occupazione diretta ed il 15% di quella dell’indotto produttivo.
Il successo dell’industria italiana è legato al fatto che, anche negli anni di difficile congiuntura economica, le imprese del settore hanno continuato ad investire su valori superiori rispetto ad alle aziende presenti in Francia e Germania. Dunque nel settore del farmaco l’Italia mostra percentuali di elevata produttività. tale elemento ha rappresentato un vantaggio competitivo rispetto ad altre realtà europee. Inoltre è particolarmente significativa per l'industria italiana anche la produzione di farmaci per conto di altre aziende, il cosiddetto CDMO, acronimo di Contract Development Manufacturing Organization. In questo ambito si è registrata una crescita costante, dal 2005 ad oggi. Le imprese italiane sono prime in Europa per questo tipo di mercato, che copre il 23% della produzione europea. Il dato è in contrasto con altri settori, perché il rapporto CERM evidenzia che nel settore manifatturiero lo stesso dato è cresciuto del 13% rispetto.