Un certo indice della esistenza della legalità in una città è il funzionamento della macchina amministrativa locale: ufficio commercio, ufficio tecnico, ufficio Tributi e soprattutto Polizia municipale. Diciamo soprattutto la Polizia Municipale che invece spesso viene alabardata ed usata per le cerimonie private e religiose, con uomini trasformate in recitanti in divisa, mentre intorno le regole e le leggi diventano un optional.
I carabinieri, coordinati dal capitano Vincenzo Falce( erano presenti anche i NAS), e la Guardia di finanza, coordinati dal tenente Eliana Minoia, e con il supporto della Polizia locale, coordinata da Adriano Serra, ha effettuato un completo controllo dei chioschi e più in generale all'attività di vendita ambulante nelle strade del centro.
Secondo quanto rivelano gli stessi esponenti delle Forze dell'ordine, a verificare che la maggior parte della attività poste sotto sequestro non aveva alcun tipo di autorizzazione. L'ufficio tecnico preposto, infatti potrebbe non aver rilasciato i nulla osta necessari. Mancherebbero le autorizzazioni demaniali ( molte attività sono allocate sul demanio).
Mancherebbero molte agibilità
Mancherebbero le autorizzazioni sanitarie
E’ probabile, quindi, che molti chioschi dovranno essere smantellati e le attività sospese.
Non si esclude che le indagini possano allargarsi.
Sembra che lo Stato intenda riappropriarsi del territorio e ristabilire il rispetto della legge:
Ma non basta solo Scalea!