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La lista completa dei conti correnti e degli immobili, tra Roma, Sabaudia e l’Abruzzo, sequestrati dalla Guardia di Finanza ai familiari dell’ex leader di An che dopo l’avviso di garanzia commenta: «Ho fiducia nella magistratura»

 

E' un vero tesoro l'elenco degli immobili e dei conti correnti sequestrati all'alba di oggi dallo Scico della Guardia di Finanza a Elisabetta, Giancarlo e Sergio Tulliani.

 

La consorte di Gianfranco Fini, ex presidente della Camera, è indagata con il fratello e il padre per riciclaggio e autoriciclaggio: secondo la Procura di Roma, i tre familiari hanno ricevuto profitti illeciti per sette milioni di euro da Francesco Corallo , l'imprenditore catanese diventato miliardario con la concessione statale per le macchinette mangiasoldi (slot e vlt).

 

Corallo è stato arrestato il 13 dicembre nel paradiso fiscale di Sint Marteen con l'accusa di aver sottratto all'Italia oltre 250 milioni di euro.

L'inchiesta ora coinvolge anche Fini, indagato per concorso in riciclaggio. L'ex leader di An ha commentato così la notizia anticipata oggi dall'Espresso : «L'avviso di garanzia è un atto dovuto. Ho piena fiducia nell'operato della

L'immobile di Alleanza nazionale fu comprato da Giancarlo Tulliani con i soldi del re delle slot Corallo. E ora l’arresto dell’imprenditore catanese e dell’ex parlamentare Laboccetta svela i conti esteri del suocero dell’ex presidente della Camera

magistratura, ieri come oggi». Il riferimento è all'archiviazione dell'inchiesta del 2010 sul caso dell'appartamento di An a Montecarlo.

Anche questa indagine ora è stata riaperta dopo la scoperta che Giancarlo Tulliani aveva acquistato quella casa, nel 2008, con soldi versatigli segretamente dalle società offshore di Corallo, per poi dividere il ricavato con la sorella Elisabetta, che ha incassato personalmente almeno 739 mila euro.

 

Ecco la lista completa dei conti e degli immobili sequestrati alla consorte di Fini, al fratello Giancarlo e al padre Sergio, impiegato in pensione dell'Enel.

Elisabetta Tulliani

   800 mila euro su un conto bancario italiano.

   Appartamento a Roma in via Sardegna.

   Altro fabbricato nella capitale in via Orso Mario Corbino.

   Altri due immobili da 167 e da 52 metri quadri a Rocca di Mezzo, in Abruzzo.

Giancarlo Tulliani

   Due appartamenti di 247 e di 62 metri quadri in via Conforti a Roma.

   Altro appartamento in un diverso palazzo di via Conforti.

   Già sequestrati 520 mila euro sul suo conto italiano: soldi che Giancarlo Tulliani aveva tentato di trasferire a Dubai dopo l'arresto di Francesco Corallo.

Sergio Tuliani

   175 mila euro su un conto italiano;

   La sua quota (metà) della proprietà di un immobile a Capranica Prenestina (Roma):

   Il 50 per cento di altri due appartamenti a Roma, in via Raffaele Conforti, con cantina e garage.

   Metà di un altro immobile a Roma in via Roberto Ago con cantina e garage;

   Il 50 per cento di un ulteriore appartamento a Roma in via Quattro Venti.

   Casa al mare in via Caterattino a Sabaudia

14 febbraio 2017 di Paolo Biondani e Giovanni Tizian

Pubblicato in Italia

Diceva Italo Bocchino : "Angela Napoli esclusa dalle liste? Le regole le ha fissate Mario Monti e dovrebbe prendersela con Monti che ha detto che dopo tre legislature si va a casa. Lei ne ha cinque o sei". ?

Sempre per il vicepresidente di Futuro e Libertà : "In tutto il Sud alle amministrative Fli prendeva tra il 3 ed il 6 per cento; in Calabria tra lo 0,2 e lo 0,6 per cento. E chi guida un partito si deve porre anche questo problema".

Poi il leader di Fli, Gianfranco Fini dice a Quotidiano.Net :"Angela Napoli non è stata candidata, ma non perché si sia messo in discussione il suo impegno contro la mafia, ma perché aveva 5 o 6 legislature alle spalle".

E poi continuava sostenendo che "l'onorevole Bocchino non ha alcun tipo di responsabilità sulla decisione che è stata presa. A mio modo di vedere ci può essere un risentimento di tipo personale, accuse lanciate in modo generico".

E continuava dicendo che : "Stimo Angela Napoli, è una donna coraggiosa, ma qualche volta lancia il sasso e nasconde la mano, dice delle cose e poi non è in grado di spiegarle". Lo ha detto Gianfranco Fini, ospite in una videochat al fattoquotidiano.it.

"Napoli ha detto una cosa grave ma deve dire a cosa si riferisce: non può solo seminare il sospetto, dire che ci sono ambienti collusi...se è vero è grave. E' sufficiente che lei vada a vedere quando si è allontanata da Fli non si parlava delle elezioni. E' una donna coraggiosa ma che raramente riesce ad avere qualche sostenitore perché è quotidianamente e ossessivamente contro tutto e contro tutti. Ho per lei rispetto e stima ma il consenso si raggiunge con le battaglie contro i collusi ma anche cercando di tenere insieme una squadra".

Ed a Lamezia Gianfranco Fini, a metà tra l'indispettito e l'imbarazzato, quando in conferenza stampa gli viene chiesto conto sul deterioramento del rapporto con la parlamentare di Taurianova che per lungo tempo è stata una delle sue più strette collaboratrici, dice : «Angela Napoli? Ho stima di lei ma purtroppo paga l'estrema sospettosità verso tutti. La questione della sua mancata candidatura non si pone proprio perché lei è andata via dal partito ben prima della definizione delle liste».

Ed infine conclude circa il presunto silenzio seguito alle dimissioni della Napoli da coordinatrice regionale del partito: «Non ho detto niente in pubblico ma le ho spedito un bigliettino con su scritto ciò che pensavo. Ma mi sembra un fatto privato di cui semmai la Napoli dovrà dare conto se lo riterrà opportuno».

Ora aspettiamo che il FLI in Calabria senza la Napoli giunga al 3- 6 %

Pubblicato in Lamezia Terme

La Calabria ha avuto buoni e pessimi politici.

Tra i buoni sicuramente era ascrivibile Angela Napoli.

Tra i diversi ricordi personali mi viene spesso in mente il fatto che sia stata l’unica parlamentare che è venuta a parlare con il personale del papa Giovanni XXIII dando il più possibile conforto a lavoratori che stavano per essere espulsi dal processo produttivo senza alcuna loro diretta responsabilità. Nessun altro. Palese segno che LEI era pulita, non compromessa.

E questa parlamentare onesta e coraggiosa, vanto per la Calabria e vanto per il FLI ora è fuori, non viene, cioè, più ripresentata.

E proprio colui che LEI indica quale primo responsabile della querelle che la ha visto uscire dal FLI, l’onorevole Bocchino, il compagno ed amico di Scopelliti, oggi dichiara: «Angela Napoli esclusa dalle liste? Le regole le ha fissate Mario Monti e dovrebbe prendersela con Monti che ha detto che dopo tre legislature si va a casa. Lei ne ha cinque o sei».

Falso! La Napoli è parlamentare dal 1996. Esattamente come LUI.

Strane queste regole di Monti che valgono in Calabria e non in Campania!!

E poi che dire di Gianfranco Fini che è deputato dal 1983!

E se è così, allora sarà sicuramente falsa anche l’assicurazione che : «Non credo che non sarà più protetta perché non sarà più parlamentare»

Tanto più se il FLI sarà al governo del paese!

L’unica cosa che ci sembra vera, invece, è l’altra affermazione di Bocchino” In tutto il Sud alle amministrative Fli prendeva tra il 3 ed il 6 per cento; in Calabria tra lo 0,2 e lo 0,6 per cento. E chi guida un partito si deve porre anche questo problema».

Insomma la Napoli è fuori perché in Calabria prendeva pochi voti, anche se certamente buoni. E se il FLI senza la Napoli prenderà più voti cosa dovremmo dedurne?

Ma ne riparleremo dopo le elezioni!

Pubblicato in Calabria
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