Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Comitato Civico Natale De Grazia
Amantea, gennaio 2014 – Una segnalazione del comitato De Grazia e del Forum Ambientalista ha permesso alle autorità competenti di scoprire e porre sotto sequestro una discarica abusiva in località Giani del comune di Lago.
Gli attivisti si erano recati sul posto per verificare i luoghi ove il comune di Lago ha intenzione di realizzare una discarica comunale da 400mila metri cubi e proprio nei pressi di “Cozzo Giani” si sono imbattuti in un’area, nei pressi di una cava, dove risultano abbandonati – «presumibilmente senza nessuna autorizzazione» rifiuti ingombranti con la presenza di manufatti in eternit.
Molto probabilmente per condotta illecita di ignoti, il sito si è di fatto trasformato in luogo di scarico, deposito incontrollato, ricettacolo di rifiuti di ogni genere.
Sull’area sono depositati principalmente rifiuti ingombranti con la presenza di manufatti contenenti probabilmente amianto. Vi sono copertoni, frigoriferi, divani, televisori, parti di mobili, una ciminiera in eternit e documenti riconducibili al Comune di Lago (CS) tra cui delibere, foto ed altro ancora. «Si è ritenuto opportuno – scrivono i rappresentanti delle due associazioni rivolgendosi alla procura di Paola e alla Polizia provinciale di Cosenza - segnalare quanto sopra affinché si possano avviare gli opportuni accertamenti tesi a verificare se tale condotta configuri un illecito penale».
La segnalazione è corredata di foto ed una mappa per individuare la zona e si conclude con la richiesta alle autorità «di intervenire con la massima urgenza per impedire ulteriori sversamenti, ponendo in essere o richiedendo alle Autorità altrimenti competenti l’adozione di tutti i provvedimenti necessari a tutelare la salute della popolazione che abita e transita nei dintorni e per evitare la possibile infiltrazione di percolato nelle falde acquifere». La zona peraltro è segnata dalla presenza della vecchia discarica di Lago che non prevedeva particolari opere di protezione (come il telo impermeabile9….) e per la quale è stato richiesto un finanziamento per la bonifica e poco distante la più moderna discarica di Aiello Calabro. In questa area già tanto compromessa poiché situata a monte del tristemente noto fiume Oliva insiste come dicevamo il progetto per la realizzazione di una nuova discarica, avversato dalle popolazioni locali che sta organizzando diverse assemblee cittadine per impedirne la realizzazione.
Pubblicato in
Basso Tirreno
Oggi Venerdi 13 Dicembre ore 20.30 - Ingresso GRATUITO -
Le indagini del Capitano Natale De Grazia hanno riguardato anche la cittadina tirrenica tra misteri, veleni e tumori
Il capitano Natale De Grazia indagando sulle navi dei veleni si è imbattuto anche sull’imbarcazione che spiaggiò sulle coste di Amantea il 14 dicembre 1990. Da allora la storia della cittadina è costellata di misteri, di rifiuti interrati negli alvei dei fiumi che, ufficialmente, non si sa da dove provengano e di terribili malattie che a sentir la gente locale sono troppo frequenti ma di cui non si può parlare perchè mancano studi e dati precisi, non se ne conosce le cause. E in Calabria il registro tumori non è mai stato istituito.
Intanto il parlamento ha deciso – o meglio per ora solo comunicato – che intende desecretare gli atti parlamentari sul traffico dei rifiuti e sul fenomeno delle navi a perdere così come fatto per le dichiarazioni del pentito napoletano Schiavone che ha fatto esplodere il caso della terra dei fuochi in Campania.
In questi giorni la Commissione sanità del consiglio regionale della Calabria intende fare luce sulla mancata istituzione dei registro tumori regionali e sta convocando i dirigenti del settore sanitario mettendoli a confronto con le associazioni che operano nei vari territori calabresi martoriati dalle malattie tumorali e da disastri ambientali.
Di questo ed altro si parlerà venerdì sera nella sala eventi del Campus Temesa di Amantea. Si inizierà alle 20.30 con la proiezione de “La Forestale dei veleni” la video inchiesta vincitrice della seconda edizione del Premio Morrione, la nuova sezione del Premio Ilaria Alpi. Gli autori, i giovani giornalisti Silvia Sciorilli Borrelli, Davide Gangale e Andrea Tornago, ricostruiscono attraverso documenti inediti e la testimonianza diretta dei “sopravvissuti”, le indagini sulle navi a perdere che hanno visto protagonista il capitano De Grazia. Gli investigatori per anni hanno cercato di dare un volto e un nome ai trafficanti, nel tentativo di localizzare i relitti finché qualcosa o qualcuno non li ha fermati. Sarà motivo di riflessioni l’emozionante brano tratto dallo spettacolo teatrale “Occhi a perdere” che sarà interpretato durante la serata dagli artisti dell’associazione “La Buffa, agitatori culturali” di Amantea il cui spettacolo completo andrà in scena sempre nel Campus Temesa il prossimo 27 dicembre.
Pubblicato in
Primo Piano
Perviene e ne diamo pubblicazione il seguente comunicato del Comitato “ Natale De Grazia”
“Cosenza, 02/10/2013. Il comitato civico “Natale De Grazia” è stato ammesso come parte civile nel processo sull’inquinamento del fiume Oliva.
La decisione è stata assunta dalla Corte d’assise di Cosenza che durante l’udienza di oggi ha sciolto la riserva anche sulle altre richieste di parte civile avanzate da enti locali, associazioni ambientaliste, rappresentanze sindacali e soprattutto dai familiari delle vittime.
La Corte ha cosi deciso di rigettare le eccezioni sollevate dagli avvocati dei cinque imputati -l’imprenditore di Amantea Cesare Coccimiglio e i quattro proprietari dei terreni risultati contaminati - che a vario titolo dovranno rispondere dell’accusa di disastro ambientale, avvelenamento delle acque e discarica abusiva di rifiuti contaminati da metalli pesanti, che avrebbero favorito la diffusione di malattie tumorali nella zona provocando la morte di un pescatore e lesioni gravi ad un suo amico.
I familiari di Giancarlo Fuoco, il pescatore deceduto, sono tra le parti ammesse nel procedimento giudiziario che si aggiungono ai familiari di un operaio della ditta Coccimiglio e di alcuni abitanti dell’area dell’Oliva.
«Essere parte civile nel processo – ha dichiarato il presidente del comitato Gianfranco Posa – ci permetterà di seguire da vicino l'evolversi di una vicenda sulla quale ci stiamo battendo da anni. Il nostro auspicio è che emerga al più presto tutta la verità sull'inquinamento della valle dell'Oliva e le responsabilità di chi ha causato questo enorme disastro del nostro territorio, che si dovrà far carico della bonifica dei luoghi contaminati».
Tra le parti ammesse anche il Ministero dell’Ambiente e la Regione Calabria che appresenteranno i pubblici interessi insieme ai comuni di Amantea, San Pietro in Amantea e Serra d'Aiello, questi ultimi già ammessi dal gup di Paola nell’udienza preliminare. La Corte d’Assise ha ammesso anche la Cgil di Cosenza, che ha presentato oggi la sua richiesta, il Wwf Italia, la Legambiente Calabria, il Forum Ambientalista, l'associazione Anpana e i Vas. Comitato civico Natale De Grazia”
Pubblicato in
Cosenza