Lo sciopero aveva una qualche valenza quando fermava la produzione e faceva perdere soldi al padrone.
E faceva paura quando era generale e fermava i servizi creando problemi alla società
Poi dopo gli eccessi di scioperi la loro sterilità.
Quando a proclamare lo sciopero è un giornale che da tempo incontra le difficoltà di tutta la stampa( nessuno escluso, nemmeno le grandi testate) si avverte la solitudine dei giornalisti e di tutti coloro che vi lavorano.
Sono tempi difficili per tutti.
Tanto difficili che la gente non ha i soldi e nemmeno la voglia di comprare i giornali. Si accontenta della locandina che i giornalai affiggono sulla porta. Al più vanno a prendere il caffè al bar e danno un’occhiata al giornale che il barista pone a disposizione dei clienti.
Al più sarà una locandina in meno ogni giorno, si dicono in molti.
Ma non è così
Ogni giornale “libero” che chiude è una voce in meno contro i poteri
Il giornale ahimè è in liquidazione. Ed il liquidatore non ha chiarito nessun punto degli interrogativi posti la scorsa settimana a proposito della situazione economica del giornale e del rispetto del pagamento delle spettanze a redattori e collaboratori. Lo dice il CDR.
E poi , insieme al direttore Luciano Regolo, aggiunge la preoccupazione che la testata possa finire proprio nelle mani della stessa persona che ha cercato di censurarla e sulla quale è in corso, per il blocco della rotativa nella notte del 18-19 febbraio, un’inchiesta della magistratura.
Di fronte a questa inaccettabile eventualità e in attesa dei chiarimenti già richiesti proclamiamo tre giorni di sciopero a partire da oggi.
AUGURI e Buona Pasqua alla vs famiglie.
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Cosenza
Meno male che ancora non è arrivata l’estate. E per certi versi forse è bene che non arrivi. L’ultima( ma era già successo) è che la Daneco è chiusa perché non paga gli operai e questi scioperano. Ma la Daneco non paga gli operai perche i comuni non pagano il servizio della Daneco servizio del quale si potrà fare a meno solo se si effettua la raccolta porta a porta e questa arriva a regime
Una situazione gravissima che rischia di lasciarci questa estate con i rifiuti in strada.
La Multiservizi ha informato in una nota che "nella giornata di oggi tutti i nostri mezzi non hanno potuto scaricare i rifiuti solidi urbani presso l’impianto di selezione di proprietà della Daneco, sito nell’area industriale di Lamezia Terme. La circostanza si è verificata a causa della proclamazione di uno sciopero degli addetti all’impianto che non ne ha consentito la normale apertura e operatività per cui la nostra attività di raccolta risulta totalmente bloccata. Allo stato non è dato sapere quando le operazioni di scarico potranno riprendere stante l’impossibilità di utilizzare tutti i nostri mezzi che sono tuttora bloccati e colmi di rifiuti davanti ai cancelli dell’impianto Daneco. Al momento non siamo in condizione di informare con esattezza quando il normale servizio di raccolta”
Gli operai della Daneco, la societa' che gestisce gli impianti per il conferimento dei rifiuti di Catanzaro, Pianopoli e San Pietro Lametino, hanno manifestato questa mattina davanti alla Prefettura di Catanzaro. Il presidio ha bloccato il conferimento dei rifiuti. I lavoratori lamentano i ritardi nei pagamenti degli stipendi, le carenze di sicurezza sui luoghi di lavoro e la possibilità' che la gestione delle strutture possa passare ad altra ditta con conseguenze per l'occupazione. Una delegazione, composta anche da rappresentanti sindacali, ha incontrato il prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, che ha avviato le opportune verifiche sulle situazioni denunciate. Dai sindacati e' arrivata anche la proposta di istituire un tavolo tecnico per seguire la vicenda ed evitare ulteriori problematiche.
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Primo Piano
Nel 2011 si è fusa con la British Airways. Ma non è bastato perché la compagnia nei primi 9 mesi del 2012 ha avuto una perdita di 262 milioni di euro.
Da qui il piano di riduzioni che prevede circa 3800 licenziamenti( circa il 20%) e la riduzione dei salari per i restanti dipendenti
La conseguenza è che i 20mila dipendenti della compagnia aerea spagnola Iberia hanno iniziato oggi uno sciopero di cinque giorni, fino a venerdì 22 febbraio.
Altri due blocchi di sciopero sono astati annunciati tra il 4 e l'8 marzo e tra il 18 e il 22 marzo. Secondo gli analisti gli scioperi costeranno alla compagnia tra i 50 e i 100 milioni di euro.
Solo per la giornata di oggi,infatti, è prevista la cancellazione di 236 voli. In totale nei cinque giorni saranno oltre 1220 i voli cancellati (il 40% di quelli previsti) di cui 415 di Iberia. Interessati circa 70.000 passeggeri.
La protesta infatti avrà conseguenze anche sui voli di altre compagnie, come Vueling, Iberia Express e Air Nostrum, che usufruiscono dei servizi a terra di Iberia, riporta El Pais.
Violenti scontri a Madrid tra polizia e lavoratori di Iberia. I tafferugli si sono registrati intorno alle 14:00. Tra i manifestanti in molti si sono presentati ai cancelli dell'aeroporto con bandiere e striscioni . Massiccio anche lo schieramento di forze dell'ordine, che alla fine ha dovuto cedere lasciando irrompere la folla nello scalo.
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Mondo